Nel turno infrasettimanale, valido per l'undicesima giornata del campionato di serie A 2010/2011, il Bologna è uscito sconfitto dallo stadio Luigi Ferraris: 1-0 il risultato per il Genoa, grazie alla rete di Milanetto all'81°.
Malesani ha riconfermato il modulo schierato contro il Lecce, con Meggiorini al centro dell'attacco e con Di Vaio ancora relegato sulla fascia sinistra. Unica modifica, l'inserimento di Ekdal al posto di Della Rocca.
Malesani ha riconfermato il modulo schierato contro il Lecce, con Meggiorini al centro dell'attacco e con Di Vaio ancora relegato sulla fascia sinistra. Unica modifica, l'inserimento di Ekdal al posto di Della Rocca.
Dopo i primi minuti, nei quali il Bologna sembrava poter giocare la partita alla pari, il Genoa ha preso il totale controllo del match, andando vicino alla rete al 7° con una conclusione di Rudolf sulla quale Viviano si è superato. Da quel momento in poi gli uomini di Malesani si sono chiusi a riccio in difesa, senza riuscire mai ad abbozzare una ripartenza degna di questo nome e concedendo tantissimi tiri dalla bandierina agli avversari. La pressione continua dei grifoni ha messo a dura prova i riflessi di Viviano, bravissimo a respingere tutti i palloni transitati dalle sue parti: è solo grazie a lui che il Bologna è riuscito a limitare i danni e ad andare al riposo sullo 0-0.
Al rientro in campo Malesani non ha apportato alcun correttivo e così il Genoa ha ripreso a fare la partita: il Bologna si è nuovamente arroccato nella propria metà campo con Perez bravo a tamponare le numerose iniziative offensive degli uomini di Ballardini (subentrato in settimana a Gasperini sulla panchina genoana).
Al 57° punizione velenosa di Veloso, con Viviano che non si è fatto sorprendere dalla traiettoria a giro e ha spedito la sfera in calcio d'angolo con un ottimo colpo di reni.
Al 61° altra punizione di Veloso, questa volta destinata all'incrocio dei pali, e intervento prodigioso di Viviano, che ha sfiorato la sfera con la punta delle dita facendola carambolare sulla traversa.
Al 64° il primo cambio per il Bologna: fuori Ekdal, apparso ancora una volta troppo timido, e dentro Casarini.
Al 69° il secondo cambio: dentro Ramirez al posto di Meggiorini, autore ancora una volta di una prestazione ben al di sotto della sufficienza.
All'81°, quando la foga del Genoa sembrava essersi placata, la beffa: Milanetto, lasciato colpevolmente solo al limite dell'area, ha trovato l'angolino alla sinistra di Viviano portando (meritatamente) in vantaggio il Grifone.
Malesani ha cercato di correre subito ai ripari, inserendo Gimenez al posto di Buscè. L'ingresso dell'uruguaiano ha dato nuova linfa al Bologna, che all'87° ha avuto una clamorosa occasione per riequilibrare le sorti dell'incontro: azione orchestrata da Ramirez e Gimenez, palla a Di Vaio che al volo ha spedito la sfera sul fondo. Nei minuti di recupero il Bologna ha provato a spingersi in avanti con la forza della disperazione, rendendosi pericoloso in due occasioni con Gimenez: prima con un tiro sull'esterno della rete e poi con un colpo di testa bloccato agevolmente da Eduardo, pochi secondi prima del triplice fischio dell'arbitro Celi.
Aver resistito per 80 minuti agli assalti degli avversari e capitolare proprio quando il peggio sembrava passato lascia molta amarezza: ma guardando il conto delle conclusioni verso la porta, il dominio del Genoa è stato schiacciante ed è solo grazie ad un super Viviano che il Bologna è arrivato a giocarsi il pareggio fino ai minuti finali.
Alla luce dei buoni risultati delle dirette concorrenti (vittorie di Cesena e Catania contro Lazio e Udinese, pareggi di Lecce e Brescia contro Inter e Juventus), questa sconfitta è pesante: i rossoblù tornano in piena zona retrocessione e saranno costretti a battere il Brescia domenica prossima al Dall'Ara, in un altro scontro salvezza ad alta tensione.
I limiti evidenziati dall'organico sono evidenti, con i nuovi acquisti che stanno davvero deludendo sotto tutti i punti di vista: su tutti Ekdal e Meggiorini, arrivati per essere protagonisti e fin qui autori di prestazioni sempre sottotono. Soprattutto il centravanti, che Malesani si ostina a schierare al centro dell'attacco, relegando Di Vaio sulla fascia sinistra, ruolo che peraltro il capitano non gradisce: al suo approdo in rossoblù due stagioni fa dichiarò espressamente di aver lasciato il Genoa proprio perchè Gasperini lo impiegava sempre a sinistra, posizione che lo teneva troppo lontano dall'area di rigore, il suo habitat naturale.
Non sarebbe più produttivo schierare in quella zona del campo Siligardi, che quando è stato chiamato in causa non ha mai sfigurato? Il suo innesto potrebbe risolvere due problemi in un solo colpo: Di Vaio potrebbe tornare ad occupare la sua posizione prediletta al centro dell'attacco e nello stesso tempo verrebbe esonerato dalla battuta dei calci piazzati, consentendogli di ricevere palla a centro area, dove può rendersi pericoloso. Non so se questa possa essere la soluzione di tutti i mali, ma una cosa è certa: domenica contro il Brescia il mister dovrà necessariamente rivedere molte delle sue certezze, perché con questo tipo di modulo, con questi interpreti e con questo atteggiamento ormai è chiaro a tutti che sarà davvero un'impresa racimolare i punti necessari per raggiungere la salvezza.
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All'81°, quando la foga del Genoa sembrava essersi placata, la beffa: Milanetto, lasciato colpevolmente solo al limite dell'area, ha trovato l'angolino alla sinistra di Viviano portando (meritatamente) in vantaggio il Grifone.
Malesani ha cercato di correre subito ai ripari, inserendo Gimenez al posto di Buscè. L'ingresso dell'uruguaiano ha dato nuova linfa al Bologna, che all'87° ha avuto una clamorosa occasione per riequilibrare le sorti dell'incontro: azione orchestrata da Ramirez e Gimenez, palla a Di Vaio che al volo ha spedito la sfera sul fondo. Nei minuti di recupero il Bologna ha provato a spingersi in avanti con la forza della disperazione, rendendosi pericoloso in due occasioni con Gimenez: prima con un tiro sull'esterno della rete e poi con un colpo di testa bloccato agevolmente da Eduardo, pochi secondi prima del triplice fischio dell'arbitro Celi.
Aver resistito per 80 minuti agli assalti degli avversari e capitolare proprio quando il peggio sembrava passato lascia molta amarezza: ma guardando il conto delle conclusioni verso la porta, il dominio del Genoa è stato schiacciante ed è solo grazie ad un super Viviano che il Bologna è arrivato a giocarsi il pareggio fino ai minuti finali.
Alla luce dei buoni risultati delle dirette concorrenti (vittorie di Cesena e Catania contro Lazio e Udinese, pareggi di Lecce e Brescia contro Inter e Juventus), questa sconfitta è pesante: i rossoblù tornano in piena zona retrocessione e saranno costretti a battere il Brescia domenica prossima al Dall'Ara, in un altro scontro salvezza ad alta tensione.
I limiti evidenziati dall'organico sono evidenti, con i nuovi acquisti che stanno davvero deludendo sotto tutti i punti di vista: su tutti Ekdal e Meggiorini, arrivati per essere protagonisti e fin qui autori di prestazioni sempre sottotono. Soprattutto il centravanti, che Malesani si ostina a schierare al centro dell'attacco, relegando Di Vaio sulla fascia sinistra, ruolo che peraltro il capitano non gradisce: al suo approdo in rossoblù due stagioni fa dichiarò espressamente di aver lasciato il Genoa proprio perchè Gasperini lo impiegava sempre a sinistra, posizione che lo teneva troppo lontano dall'area di rigore, il suo habitat naturale.
Non sarebbe più produttivo schierare in quella zona del campo Siligardi, che quando è stato chiamato in causa non ha mai sfigurato? Il suo innesto potrebbe risolvere due problemi in un solo colpo: Di Vaio potrebbe tornare ad occupare la sua posizione prediletta al centro dell'attacco e nello stesso tempo verrebbe esonerato dalla battuta dei calci piazzati, consentendogli di ricevere palla a centro area, dove può rendersi pericoloso. Non so se questa possa essere la soluzione di tutti i mali, ma una cosa è certa: domenica contro il Brescia il mister dovrà necessariamente rivedere molte delle sue certezze, perché con questo tipo di modulo, con questi interpreti e con questo atteggiamento ormai è chiaro a tutti che sarà davvero un'impresa racimolare i punti necessari per raggiungere la salvezza.
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