martedì 28 settembre 2010

Cavriago-Conad SG Fortitudo 81-91

Fortitudo BolognaInizia nel migliore dei modi l'avventura in serie B Dilettanti per la Conad SG Fortitudo di Romagnoli, nata dall'accordo tra la casa madre SG e Budrio: i ragazzi di coach Giuliani passano a Cavriago col punteggio di 81-91.
Sugli scudi capitan Lamma, autore di 20 punti, che ancora una volta ha fatto una scelta di cuore, decidendo di restare anche in quarta serie per diventare il simbolo del progetto finalizzato a riportare l'Aquila ai livelli che le competono.
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lunedì 27 settembre 2010

Catania-Bologna 1-1: commento partita

Bologna F.C. 1909Il Bologna ha conquistato un prezioso pareggio a Catania nel quinto turno del campionato di serie A 2010/11: 1-1 il risultato finale, frutto della rete del provvisorio vantaggio rossoblù firmata dal solito Di Vaio e di una clamorosa autorete di Britos al 66' che ha regalato il pari agli etnei.
I gol
Al 40' il vantaggio rossoblù: Siligardi va giù in area di rigore dopo una leggera trattenuta, l'arbitro Gava concede il penalty: dal dischetto Di Vaio si fa respingere il tiro da Andujar, ma è bravo ad avventarsi sulla sfera e a spingerla in rete.
Al 66' il pareggio degli etnei: cross di Marchese dalla fascia sinistra, Britos cercando di anticipare il suo avversario spinge la palla alle spalle di Viviano con un maldestro intervento di destro.
Commento della partita
La partita del Bologna è tutta nell'azione del gol. I rossoblù infatti non hanno prodotto nulla in avanti, si sono trovati in vantaggio grazie ad un penalty molto generoso concesso dall'arbitro Gava e da quel momento in poi si sono chiusi a riccio cercando di resistere ad un Catania che è andato più volte vicino al pareggio: su tutte segnalo due occasioni capitate sui piedi di Mascara (al 47' con un tocco che ha sfiorato il palo e al 74' con la palla che ha colpito la traversa) ed una palla gol clamorosa sprecata da Maxi Lopez (al 63' quando, tutto solo davanti alla porta, si è lasciato ipnotizzare dal numero uno rossoblù che ha bloccato la sfera a terra).
Gli uomini di Malesani tornano quindi dalla trasferta siciliana con un buon punto, che permette di muovere la classifica. Un po' di rammarico comunque rimane: il Catania ha prodotto molto, ma alla fine senza il "regalo" di Britos non avrebbe trovato la rete del pari ed oggi il Bologna avrebbe due preziosissimi punti in più. Perché è vero che il bottino di 6 punti racimolato nelle prime cinque uscite è comunque ben al di sopra alle aspettative di inizio campionato, ma altrettanto vero è che le altre concorrenti hanno fatto ancora meglio dei rossoblù: ad oggi alle spalle del Bologna solo Lecce e (forse) Udinese sono verosimilmente candidate a lottare per la salvezza, mentre tutte le altre formazioni, a meno di clamorose sorprese, sono destinate a risalire presto la china. Quindi, in attesa che i veri valori del campionato vengano fuori, non bisogna abbassare la guardia e lavorare soprattutto in fase di possesso palla e sulla fase offensiva che in questo avvio di stagione ha mostrato tutti i suoi limiti, ben mascherati da un Di Vaio in grande spolvero.
Nel prossimo turno i rossoblù se la dovranno vedere con la Sampdoria di Di Carlo al Dall'Ara: i blucerchiati, appaiati in classifica al Bologna, sono reduci dal deludente pareggio interno contro il fanalino di coda Udinese e verranno a Bologna per riprendersi i punti lasciati per strada. Sarà un impegno che metterà a dura prova la retroguardia felsinea, chiamata a fermare due giocatori imprevedibili come Cassano e Pazzini: Malesani dovrà impostare una partita intelligente, cercando di tenere il più possibile in mano il pallino del gioco e limitando le invenzioni del folletto barese, magari sottoponendolo alle "cure" di un giocatore arcigno come Perez.
In casa un pareggio non è mai un risultato da firmare in partenza: quindi niente barricate e cercare il gol, sempre.


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domenica 26 settembre 2010

Catania-Bologna 1-1: video highlights della partita

Bologna F.C. 1909Ecco il video con gli highlights della partita tra Bologna e Catania, disputata il 26/09/2010 allo Stadio Angelo Massimino e valida per la quinta giornata del campionato di serie A 2010-11.

Buona visione!


Fonte del video: You Tube, canale torogiacomino

Catania-Bologna 1-1
Marcatori: 40' Di Vaio, 66' aut. Britos

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European Cup: Fortitudo Baseball Bologna campione d'Europa!

Fortitudo Baseball BolognaLa UGF Fortitudo Baseball Bologna si laurea campione d'Europa, sconfiggendo a Barcellona i tedeschi dell'Heidenheim Heidekopfe nella finale dell'European Champion Cup 2010 col punteggio di 2-1.
L'Aquila torna così sul tetto d'Europa 25 anni dopo l'ultimo trionfo, chiudendo in bellezza una stagione straordinaria, macchiata solo dalla sconfitta nella finale scudetto contro Parma.
Da tutta la Bologna sportiva un sentito grazie ai ragazzi di manager Marco Nanni per questa trionfale cavalcata!
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sabato 25 settembre 2010

European Cup Final Four: Fortitudo Baseball Bologna in finale

Fortitudo Baseball BolognaLa UGF Fortitudo Baseball Bologna supera nella semifinale dell'European Cup Final Four 2010 di Barcellona la T&A San Marino con il punteggio di 3-2 e conquista un posto nella finale che si disputerà domani alle ore 17 contro la vincente della sfida tra Telemarket Rimini e i tedeschi dello Heidenheim Heidekopfe.
Il primo passo è stato compiuto, ora non resta che completare l'opera: in palio c'è la Coppa dei Campioni, trofeo che a Bologna manca dal lontano 1985.
Forza Fortitudo, tutta Bologna è con te!
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giovedì 23 settembre 2010

Bologna-Udinese 2-1: le pagelle

Bologna F.C. 1909Viviano 7: si fa sempre trovare pronto. L'ottimo riflesso su Benatia vale da solo il voto.

Garics 5,5: cala vistosamente alla distanza.

Portanova 5/6: più in difficoltà del solito, comunque sbroglia qualche situazione pericolosa

Britos 5: decisamente in affanno, commette spesso errori da principiante

Rubin 6: si propone sempre sulla fascia con generosità. Peccato per la disattenzione sul gol dell'Udinese.

Mudingayi 6,5: senza Perez deve fare gli straordinari, non si tira indietro

Casarini 5,5: molto impreciso e confusionario.

Della Rocca 5+: deve maturare ancora molto per poter calcare questi palcoscenici.

Gimenez 6+: ottimo avvio, dove riesce finalmente a sbloccarsi sotto porta. Poi si perde.

Meggiorini 5: non è la sua partita

Di Vaio 7: quando serve lui c'è, da la palla del pareggio a Gimenez e si fa trovare al posto giusto nel momento giusto, realizzando la rete della vittoria

Siligardi 6-: entra nel momento più difficile del Bologna, da più dinamismo ma senza incidere.

Radovanovic 6: bel tiro nel finale.

Mutarelli 6: merita il voto per il tocco aereo che ha smarcato Di Vaio sul secondo palo in occasione del gol.


Allenatore Malesani 5,5: oggi la disposizione tattica ha lasciato parecchio a desiderare, la difesa è stata spesso in difficoltà, poco aiutata dal centrocampo dove l'unico a far filtro era Mudingayi. Ha l'alibi di aver perso Perez all'ultima ora, cosa che può obiettivamente aver scombinato i suoi piani. Onesto nell'ammettere in sala stampa che il successo non è meritato. Dovrà lavorare molto, in attesa di recuperare qualche pedina importante.


Arbitro Celi 6: dirige la gara senza particolari sbavature.


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Bologna-Udinese 2-1: video highlights della partita

Bologna F.C. 1909Ecco il video con gli highlights della partita infrasettimanale tra Bologna e Udinese, disputata il 22/09/2010 allo Stadio Renato Dall'Ara e valida per la quarta giornata del campionato di serie A 2010-11.

Buona visione!


Fonte del video: You Tube, canale torogiacomino



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mercoledì 22 settembre 2010

Bologna-Udinese 2-1: commento partita

Bologna F.C. 1909
Al Dall'Ara, nel turno infrasettimanale valido per la quarta giornata del campionato di serie A 2010/11, il Bologna di Malesani coglie al 90' un preziosissimo successo per 2-1 contro l'Udinese dell'ex allenatore Guidolin e trova così la prima vittoria in campionato. In tutta onestà ai friulani sarebbe stato stretto anche il pareggio: gli uomini di Guidolin hanno infatti dominato per larghi tratti del match, col Bologna apparso in evidente difficoltà in difesa e poco incisivo in avanti. Ma il calcio è bello per questo: quando chiunque in casa rossoblù avrebbe firmato per il pari, al 90' arriva l'incredibile rete di Di Vaio che decide l'incontro e regala 3 punti fondamentali.
Cronaca della partita
Nel primo tempo più Udinese che Bologna, che parte molto sbilanciato in avanti e balla parecchio in difesa. In mezzo al campo si è da subito notata l'assenza di Perez, tenuto fuori all'ultimo momento per motivi precauzionali: al suo posto Malesani ha inserito Della Rocca. Già all'8' i friulani sbloccano il risultato con il capocannoniere dello scorso campionato Antonio Di Natale, che batte Viviano finalizzando un buon contropiede. Il Bologna riesce a pareggiare dopo pochi minuti: al 16' Di Vaio con un ottimo cross trova la testa di Gimenez che non sbaglia. Al 33' il Bologna va vicino al raddoppio: da azione di calcio d'angolo Di Vaio sceglie bene il tempo e anticipa il suo marcatore, ma il pallone sorvola di poco la traversa. Due minuti dopo è l'Udinese a sfiorare il vantaggio: prima con una sforbiciata di Floro Flores, respinta da Viviano in calcio d'angolo e nell'azione successiva con un colpo di testa ravvicinato di Benatia che coglie la traversa.
Nel secondo tempo l'Udinese parte fortissimo e il Bologna sembra in più occasioni sul punto di capitolare. Al 49' ottima respinta di Viviano su un diagonale di Di Natale. Al 51' friulani vicinissimi al raddoppio con Benatia che colpisce di prima intenzione da distanza ravvicinata: incredibile il riflesso di Viviano che devia quel tanto che basta per far carambolare la palla sulla traversa. Al 64' fuori Meggiorini, vistosamente calato alla distanza, e dentro Siligardi. Al 75' fuori Casarini e dentro Mutarelli. Al 79' l'ultima sostituzione per i rossoblù: dentro Radovanovic al posto di Della Rocca. Al 85' pericolosissima conclusione volante di Di Natale che sfiora il palo. Al 89' parata di Handanovic su conclusione di Radovanovic. Ma quando la partita sembrava avviarsi verso un deludente pareggio, che peraltro avrebbe penalizzato i bianconeri friulani per quanto fatto vedere fino a quel momento, arriva la zampata del bomber di razza: Marco Di Vaio, si, ancora lui, al 90' sfrutta un'ottima sponda di Mutarelli e trova il gol che decide l'incontro. Dopo quattro minuti di recupero l'arbitro fischia la fine e fa esplodere la festa al Dall'Ara. Questo successo porta i rossoblù a quota cinque punti in classifica e lascia la squadra di Guidolin (ora a serio rischio esonero) all'ultimo posto, ancora a zero punti dopo quattro turni.
Commento della partita
Ci sono momenti in una stagione che possono fare la differenza e dare una svolta al campionato di una squadra. Stasera potrebbe essere stato proprio uno di quelli: un Bologna sottotono, che stava portando a casa un punto immeritato e doveva ringraziare Viviano e la buona sorte per non essere già sotto di due reti, ha trovato allo scadere il gol della vittoria, che da respiro alla classifica e punisce oltre i propri demeriti un'Udinese che ha giocato meglio, ma che non è riuscita a concretizzare le numerose occasioni che la retroguardia messa in campo da Malesani ha concesso. Onesto il mister rossoblù nelle dichiarazioni del dopo partita: ha ammesso che il successo non è meritato, che il suo Bologna ha sofferto molto, anche a livello fisico, e che c'è ancora tanto da lavorare. Ma questi sono punti pesantissimi: intanto permettono di non perdere contatto con le dirette concorrenti per la salvezza, che continuano a far punti pesanti (successo del Chievo a Napoli e del Brescia contro la Roma), e dall'altro affossano un'Udinese che a questo punto, nonostante alla vigilia fosse candidata ad un campionato di metà classifica, potrebbe clamorosamente dover lottare per mantenere la categoria. Bene così, prendiamoci questi tre punti, con la consapevolezza che è un regalo della buona sorte. Ma bisogna ancora lavorare tanto, in attesa di recuperare i tanti infortunati che potrebbero dare alla squadra quella marcia in più che adesso sembra mancare.
Domenica i rossoblù affronteranno al Massimino il Catania di Giampaolo, reduce dalla vittoria contro il Cesena: sarà una sfida difficile, nella quale gli uomini di Malesani saranno chiamati a dimostrare che tra le loro armi non ci sono solo la fortuna e il cuore, ma anche organizzazione di gioco e idee offensive.


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Bologna: ultras annunciano sciopero del tifo

Bologna F.C. 1909
I gruppi storici della curva Bulgarelli minacciano uno sciopero del tifo in occasione della partita interna contro l'Udinese che si disputerà allo stadio Dall'Ara mercoledì sera.
Le ragioni: il comunicato dei gruppi della curva non le chiarisce al 100%, ribadendo il no al calcio moderno, quello che vive sempre più di business e sempre meno di passioni. Quindi il solito no alla tessera del tifoso, con sullo sfondo una protesta contro il caro biglietti. Nei giorni scorsi infatti gli ultras avevano chiesto al presidente Porcedda un incontro per trovare una soluzione che consentisse l'acquisto dei singoli tagliandi a condizioni agevolate per coloro che avevano scelto di non rinnovare l'abbonamento con l'obiettivo di evitare la sottoscrizione della tessera del tifoso, da quest'anno obbligatoria per tutti gli abbonati: incontro che, a quanto pare, la società ha posticipato, lasciando i prezzi invariati.
Peccato, perché la partita di mercoledì è di fondamentale importanza per i rossoblù e il calore dei tifosi potrebbe aiutare la squadra a centrare il primo successo in campionato. Al dì là delle ragioni degli ultras, rispettabilissime, adesso la priorità è sostenere il nostro Bologna: assistere alla partita in silenzio danneggerebbe solo la squadra che perderebbe così una buona fetta del vantaggio dato dal fattore campo in uno scontro troppo importante, per morale e classifica. A mio parere chi ha il privilegio di potersi pagare il biglietto senza intaccare il bilancio familiare ha il dovere di fare il tifo anche per chi, come il sottoscritto, per i prezzi elevati sarà costretto a vivere il match incollato alla radio. Uno sciopero del tifo, per essere efficace e far cambiare davvero le cose, deve colpire proprio ciò che anima tutto il movimento, cioè gli interessi economici. Acquistare il biglietto e non fare il tifo non risolve nulla: come i media nazionali non danno rilievo al Bologna, così non lo daranno alla protesta e tutto sarà stato inutile ed avrà arrecato danno solo a ciò a cui teniamo di più, cioè alla squadra. L'unica soluzione sarebbe disertare lo stadio ad oltranza: restare fuori, magari a fare il tifo all'esterno, chiaramente nel completo rispetto della legalità. Se nelle casse delle società non arriveranno più quei soldi, saranno le stesse società a muoversi per ottenere dal governo di turno regolamenti più trasparenti e semplici e venire incontro alle esigenze dei tifosi, anche adeguando i prezzi al periodo di crisi che sta vivendo il nostro paese. E' questa l'unica protesta che, se fatta in tutti gli stadi d'Italia, può davvero cambiare le cose e restituire il calcio agli appassionati, allontanando da esso tutti gli avvoltoi che lo hanno trasformato in un business scevro di passioni e sentimenti e prono alle più insensibili logiche di mercato.

Se una delegazione di tifosi dovesse incontrare il presidente Porcedda, oltre a chiedere agevolazioni per i vecchi abbonati che non hanno voluto fare la tessera, dovrebbe a mio parere esortarlo a guardare anche un po' più lontano, con progetti a medio-lungo periodo finalizzati a riempire il Dall'Ara. Abbiamo la fortuna di avere un impianto molto capiente e negli scorsi anni, nonostante un Bologna tutt'altro che brillante, quando ci sono state delle promozioni (come nella stagione scorsa in occasione della partita del centenario o nelle ultime giornate in curva S.Luca e nei distinti laterali) la città ha sempre risposto "presente" e il colpo d'occhio al è stato notevole. Ed andare allo stadio quando è pieno è uno spettacolo che fa davvero venire la voglia di tornarci.
Un ragazzino che dovesse vedere i rossoblù solo su Sky, come potrebbe appassionarsi alle sorti della squadra della sua città essendo per di più costretto a sorbirsi un commento fazioso come quello di domenica scorsa in occasione della partita contro la Roma, dove per i cronisti di turno sembrava che il Bologna non fosse nemmeno in campo? A mio parere l'unico modo per allargare il bacino d'utenza tra i più giovani e non perderli in favore delle solite squadre che monopolizzano gli spazi nei media è incentivare con agevolazioni (ma agevolazioni vere) l'ingresso negli stadi. E il cambiamento passa proprio da questa stagione, dove lo zoccolo duro del tifo, non avendo fatto l'abbonamento, può liberamente far valere il proprio peso contrattuale.
Sarebbe quindi il caso di invitare la società ad intervenire, se non quest'anno, a partire dalla prossima stagione, quando Porcedda e il suo staff potranno curare in prima persona la campagna abbonamenti: se un biglietto di curva costasse al massimo 10 euro e un distinto laterale 15, sicuramente l'accesso allo stadio sarebbe alla portata di molta più gente e gli incassi a fine anno potrebbero essere uguali se non addirittura superiori a quelli attuali. Tanto chi non ha problemi di soldi andrebbe in tribuna coperta in ogni caso, non rischierebbe certamente di prendere la pioggia nei distinti laterali per risparmiare qualche decina di euro...Si tratta di puntare sulla passione dei tifosi e secondo me se è vero che calciopoli qui a Bologna ha spento in molti l'amore per il calcio, ancora più vero è che con questi prezzi lo stadio è diventato off limits per chi deve tirare un po' la cinghia per far quadrare i conti di famiglia a fine mese: categoria questa purtroppo sempre più in aumento.
Nei match che ci vedono opposti a Juve, Inter e Milan i prezzi alti ci possono anche stare, poiché lo stadio si riempie comunque: ciò è frutto delle politiche errate degli anni passati, che non hanno saputo coinvolgere adeguatamente i più giovani, facendo si che in città si moltiplicassero i tifosi delle tre squadre sopra citate. Ormai che il danno è fatto, è giusto almeno monetizzare. Il mio appello riguarda invece le partite con le nostre pari grado: chiedere 20 euro più i diritti di prevendita per un biglietto in S.Luca o Bulgarelli, in un impianto poco confortevole come il Dall'Ara, significa voler deliberatamente allontanare la gente dal Bologna. Per fare un esempio, a Parma un biglietto di curva costa 15 euro e ciò nonostante la società ha applicato un ulteriore sconto per i vecchi abbonati, portando il prezzo a 10 euro, nonostante un impianto dalla capienza limitata.
La società ci pensi molto seriamente, il rilancio del calcio qui a Bologna passa molto anche dalle politiche odierne per catturare i più giovani e riavvicinare i meno giovani che hanno visto calare la passione per i colori rossoblù o semplicemente si sono allontanati dallo stadio solo perché non se lo potevano più permettere economicamente parlando. A tal fine i settori che nelle partite non di cartello sono abbandonati o quasi come la curva S.Luca o i distinti laterali potrebbero diventare un'arma strategica, studiando incentivi e promozioni con un occhio rivolto al futuro.
Ultima postilla: chi avrà il privilegio di incontrare il presidente potrebbe accennare un'altra questione che è sicuramente di secondaria importanza, ma che a mio parere ha un grande valore simbolico: ricordate a fine anni 90', quando il Bologna scorazzava per l'Europa, la scritta "Bologna" composta mediante seggiolini di colore blu appositamente disposti nella zona dei distinti centrali, sotto la torre di Maratona? Vi restò solo per un paio di stagioni, prima di essere smantellata per lasciar posto alla pubblicità di una vecchia tv a pagamento che, come se non bastasse, aveva anche tappezzato di cartelloni tutto l'anello del Dall'Ara. Visto che oggi quei seggiolini blu sono ancora lì, ma disposti a caso e francamente antiestetici, perché non ricomporla? Penso che se il presidente desse il suo benestare, non faticherebbe a trovare una ventina di tifosi volontari disposti a dedicare un paio d'ore a svitare e ad avvitare i seggiolini. Quella scritta a favore di telecamere ricordava a tutti che il Dall'Ara è la casa del Bologna, nonchè un simbolo della città, uno dei pochi posti dove sopravvive ancora un po' di quella bolognesità che negli ultimi anni sta sbiadendo sempre più e che era il cavallo di battaglia di uno dei simboli della storia rossoblù: Giacomo Bulgarelli. Sarebbe suggestivo vedere la sua gigantografia che campeggia sulla torre di Maratona con sotto la grande scritta Bologna: lo identificherebbe ancora di più come simbolo della squadra e di una città intera.
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lunedì 20 settembre 2010

Roma-Bologna 2-2: le pagelle

Bologna F.C. 1909
Viviano 6-: incolpevole sui gol, nella ripresa sbaglia un disimpegno di piede che potrebbe costare caro.

Garics 6-: spinge poco e commette alcuni sbagli di troppo.

Portanova 6: tanto mestiere.

Britos 5,5: nel primo tempo Borriello lo mette in difficoltà. Lo perde in occasione del vantaggio romanista, ma i replay mostrano che l'azione era da fermare per fuorigioco.

Rubin 6: primo tempo un po' sottotono, cresce esponenzialmente nella ripresa. Sfortunato nell'occasione dell'autorete.

Radovanovic 5,5: diligente, ma macchinoso e un po' troppo timido. Comunque da rivedere.

Perez 6/7: primo tempo sufficiente, nella ripresa cresce a vista d'occhio, cerca la porta in più di un'occasione e serve con un lancio di 40 metri Di Vaio per la rete del provvisorio 2-1.

Mudingayi 7: solita partita rocciosa in difesa, impreziosita anche da qualche inserimento in avanti.

Siligardi 6: gioca a sprazzi, ma è l'unico che cerca di dare profondità alla manovra. Le due palle che serve a Di Vaio, entrambe calciate sopra alla traversa dal capitano, valgono da sole la sufficienza.

Paponi 4,5: in chiusura di primo tempo coglie un palo clamoroso con la porta vuota, un errore francamente imperdonabile e nell'occasione si fa anche male. Corre e si impegna, ma per essere una punta da serie A servono qualità che sembra non avere.

Di Vaio 8,5: fino al 77' gara insufficiente a causa delle due palle gol clamorose divorate. Ma è un campione vero e come tale ha saputo reagire, trovando prima una rete di sinistro ad incrociare da cineteca e poi capitalizzando al meglio un bel pallone messo al centro da Meggiorini con un perfetto taglio sul primo palo che ha lasciato di stucco il suo marcatore. Imprescindibile.

Gimenez 6-: da lui ci si aspetta molto di più. In leggera crescita rispetto alle uscite precedenti.

Casarini 6,5: dal suo ingresso in campo la squadra cambia marcia e non è un caso.

Meggiorini 6,5: ottimo il suo impatto sulla partita. Serve a Di Vaio la palla del meritato pareggio.


Allenatore Malesani 6/7: modifica più volte la disposizione tattica dei suoi uomini durante la partita ed ha il merito di fare i cambi giusti al momento giusto. Non è poco.



Arbitro Peruzzo 5: arbitraggio decisamente casalingo. Concede a Borriello un gol in sospetto fuorigioco e nega ai rossoblù un rigore che sembra netto.



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domenica 19 settembre 2010

Roma-Bologna 2-2: video highlights della partita

Bologna F.C. 1909Ecco il video con gli highlights della partita tra Bologna e Roma, disputata il 19/09/2010 allo Stadio Olimpico di Roma e valida per la terza giornata del campionato di serie A 2010-11.

Buona visione!


Fonte del video: You Tube, canale torogiacomino

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Roma-Bologna 2-2: commento partita

Bologna F.C. 1909
Il Bologna di Malesani esce dall'Olimpico di Roma con un preziosissimo punto, rimontando ai giallorossi di Ranieri due reti nel finale di gara. Decisiva a tal fine una sontuosa doppietta di Marco Di Vaio al 77' e al 90' che ha annullato il doppio vantaggio romanista firmato da Borriello all'8' e da una sfortunata autorete di Rubin al 59'. Il Bologna ha avuto il grandissimo merito di non demoralizzarsi e di reagire al doppio svantaggio, peraltro immeritato, e di aver messo alle corde una Roma apparsa in evidente crisi.
Cronaca della partita
Nel primo tempo il Bologna entra sul terreno di gioco con l'evidente intento di limitare i danni, ma al primo affondo la Roma passa: al minuto 8 Borriello buca la retroguardia rossoblù e, tutto solo davanti a Viviano, trova il pertugio giusto con un preciso sinistro a giro sul secondo palo. Roma in vantaggio e partita in salita.
Il Bologna accusa il colpo e fatica a costruire azioni pericolose, ma un bolide di Totti che si infrange sulla traversa al 25' fa suonare la sveglia in casa felsinea. Il Bologna costruisce una bella azione, con Siligardi che di prima imbecca Di Vaio in area di rigore, ma il capitano sparacchia alle stelle di sinistro. La Roma nelle ripartenze è sempre pericolosa, ma la retroguardia rossoblù riesce a contenere le folate offensive dei giallorossi, non senza qualche brivido. Al 44' clamorosa occasione per il Bologna: cross dalla sinistra di Rubin deviato da un difensore giallorosso, Paponi si avventa sulla respinta calciando al volo all'altezza del dischetto, Julio Sergio respinge la conclusione e lo stesso Paponi si mangia un gol fatto calciando sul palo da pochi passi con l'estremo difensore romanista fuori causa. Gravissimo l'errore della giovane punta rossoblù che nell'occasione si fa anche male ed è costretta ad abbandonare il terreno di gioco (al suo posto un Gimenez apparso in leggera ripresa rispetto alle prime due uscite stagionali).
Nella ripresa in campo c'è un altro Bologna con Di Vaio che si affaccia più volte in area di rigore ma non riesce a pungere. Ma nel miglior momento del Bologna la beffa: al 59' su uno spiovente di Totti nell'area piccola Rubin, per anticipare l'accorrente Brighi, arriva scoordinato sulla palla e la spinge alle spalle di Viviano. 2-0 per i giallorossi e partita che sembra già chiusa. Anche perché il Bologna inizialmente accusa il colpo e pochi minuti dopo rischia di subire la terza rete: su azione di calcio d'angolo G. Burdisso schiaccia di testa cogliendo il palo alla sinistra di Viviano.
Ma a questo punto ecco il Bologna che non ti aspetti: i rossoblù cominciano a macinare gioco e si buttano in avanti con la forza della disperazione, ma anche con ordine e senza concedere il fianco alle ripartenze giallorosse. Al 73' bella palla filtrante di Siligardi per Di Vaio che spara alle stelle da ottima posizione. Sembrava proprio una giornata no per il capitano rossoblù, tant'è che molti pensavano fosse lui il candidato a lasciare il posto al subentrante Meggiorini: Malesani ha invece scelto di togliere dal terreno di gioco Siligardi, che ha fatto un po' di confusione ma allo stesso tempo ha dato l'impressione di essere uno dei pochi in grado di confezionare qualche buon pallone che gratifichi gli inserimenti di Di Vaio. Pochi minuti prima Radovanovic (ordinato ma troppo timido) aveva lasciato il posto a Casarini (che ha portato quella dose di dinamismo che mancava). Nello spazio di 12 minuti il Bologna mette alle corde la Roma e trova il pari: al 77' Di Vaio ben lanciato da Perez resiste all'attacco di Rosi ed esplode un meraviglioso sinistro ad incrociare che si insacca alle spalle dell'estremo difensore romanista. Poi sempre lui si butta come un rapace su una bella palla messa in mezzo da Meggiorini e anticipa Rosi insaccando la sfera alle spalle di Julio Sergio. Apoteosi per i rossoblù, col capitano (com'è noto a tutti tifosissimo della Lazio) che esulta togliendosi la maglia e viene sommerso dai suoi compagni festanti. C'è tempo solo per una punizione da posizione pericolosa che Totti spara sulla barriera prima del triplice fischio del direttore di gara.
Commento della partita
Punto meritatissimo per i rossoblù, la cui caparbietà è stata premiata. Ma non è il caso di esaltarsi troppo: il Bologna visto nel primo tempo, sebbene più propositivo di quello che la scorsa domenica era uscito con le rossa rotte dall'Olimpico, non aveva dato l'impressione di poter far male ad una Roma che è apparsa tutt'altro che imperforabile. La reazione degli uomini di Malesani è stata però lodevole: questo meritato pareggio permette all'ambiente di avvicinarsi allo scontro (a questo punto diretto) con l'Udinese di Guidolin col morale in netta ascesa e con la consapevolezza che, se non ci si arrende mai, con un Di Vaio così là davanti nessuna partita può essere considerata persa né partenza, né sotto di uno o due gol: è questo lo spirito che da anni tutti i tifosi sognano di vedere in campo. Con prestazioni di carattere sono certo che tutto l'ambiente si compatterà attorno alla squadra: mi riferisco soprattutto ai giornalisti che a torto o ragione in questi giorni hanno sparso un po' di terrorismo di troppo. Sia chiaro, la notizia c'è ed è giusto divulgarla: lo stesso Porcedda ha ammesso che il Bologna sta vivendo un periodo di tensione economica e non ha negato che alcuni pagamenti sono stati fatti all'ultimo momento se non oltre i termini previsti. E' un buon segno? No. Però attenzione a sparare a zero e a ipotizzare scenari catastrofici quando non ce n'è la certezza: una squadra giovane per crescere ha bisogno di un ambiente sereno e creare inutili tensioni adesso potrebbe avere ripercussioni sul morale di alcuni ragazzi che sono alla loro prima esperienza importante e che se percepissero odore di bruciato potrebbero lasciarsi distrarre dalle voci.
Ultima nota per l'immenso Di Vaio: a 34 anni il capitano rossoblù è ancora un esempio e deve essere un modello da seguire per tutti i suoi compagni, giovani e meno giovani: dopo tutto quello che ha fatto per i colori rossoblù, se dopo quelle due reti sbagliate si fosse messo a trotterellare per il campo in attesa del fischio finale, convinto che non fosse giornata, nessuno lo avrebbe comunque messo in discussione (beh, forse proprio nessuno no...). Invece SuperMarco non si è arreso, ha continuato a fare quei movimenti e quei tagli che solo lui in questa squadra sa fare, ed ha trovato due perle preziosissime per il Bologna: non tanto per il punto che hanno portato, che comunque fa molto comodo, ma soprattutto per il morale del gruppo e di tutto l'ambiente. La prima rete di sinistro è un autentico capolavoro, che meriterebbe di essere inserito per tutta la stagione nelle sigle delle principali trasmissioni sportive.
Comunque attenzione: soprattutto alla luce dei risultati delle presunte concorrenti per la salvezza (il Cesena dopo il successo odierno sul Lecce è in testa alla classifica, il Brescia ha sbancato il Bentegodi, raggiungendo proprio il Chievo al secondo posto), il prossimo turno interno contro l'Udinese dell'ex Guidolin sarà una partita chiave per stabilire quale ruolo reciteranno i rossoblù in questo campionato. I friulani sono solitari all'ultimo posto della classifica con tre sconfitte su tre, un solo gol fatto e ben 7 subiti: verranno a Bologna col coltello tra i denti per fare risultato pieno, perchè se un pari servirebbe poco a noi, sarebbe ancor meno utile a loro.
Un successo potrebbe dare una sterzata alla stagione rossoblù, un'eventuale sconfitta vanificherebbe quanto di buono fatto finora, facendo tornare i fantasmi.


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La Fortitudo Baseball Bologna si aggiudica la Coppa Italia

Fortitudo Baseball Bologna
La UGF Fortitudo Bologna si è aggiudicata la Coppa Italia 2010 sconfiggendo in finale la Danesi Nettuno e conquistando così un posto per l'European Cup 2011.
Forse ancora scossi per la sconfitta nella finale scudetto contro Parma, in gara 1 gli uomini di manager Marco Nanni hanno ceduto per 3-4.
In gara 2 la reazione è stata rabbiosa e la Effe ha schiantato gli avversari col punteggio di 10-0.
Nella decisiva gara 3 la Fortitudo si è imposta col punteggio di 5-2, alzando al cielo la settima Coppa Italia e staccando l'ultimo pass disponibile per la massima competizione europea.
La stagione non è ancora conclusa: manca l'appuntamento più importante, la final four di European Champion Cup, alla quale i biancoblù arriveranno di certo stanchi, ma sicuramente con un po' più di entusiasmo. A Barcellona il 25-26 settembre l'Aquila sarà chiamata a regalare ai suoi tifosi ed alla città un titolo che manca dal lontano 1985 e che già lo scorso anno aveva mancato di un soffio, sconfitta nella finalissima proprio per mano di Nettuno.
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venerdì 17 settembre 2010

Lazio-Bologna 3-1: video highlights della partita

Bologna F.C. 1909Ecco il video con gli highlights della partita tra Bologna e Lazio, disputata il 12/09/2010 allo Stadio Olimpico di Roma e valida per la seconda giornata del campionato di serie A 2010-11.

Buona visione!


Fonte del video: You Tube, canale torogiacomino


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Lazio-Bologna 3-1: commento partita

Bologna F.C. 1909
Un Bologna timoroso e incapace di costruire azioni pericolose è uscito sconfitto dall'Olimpico di Roma: i biancocelesti guidati da Edy Reja, apparsi anch'essi tutt'altro che irresistibili, si sono infatti imposti col punteggio di 3-1, dopo che i primi 45 minuti si erano chiusi a reti inviolate e tra gli sbadigli del pubblico. Il nuovo tecnico rossoblù Malesani ha affrontato il match con una inedita difesa a tre che i capitolini hanno graziato fino al 68', quando un errore in disimpegno ha dato il via all'azione che ha portato al gol il laziale Mauri. La reazione rossoblù è stata sterile e la Lazio ne ha approfittato per colpire in contropiede: al 75' Rocchi ben servito da Mauri ha tagliato in due la retroguardia felsinea e con un bellissimo pallonetto ha beffato Viviano in uscita. Il Bologna è riuscito subito ad accorciare le distanze con un potentissimo sinistro da fuori area di Gaby Mudingayi che si è insaccato nell'angolino alla sinistra dell'estremo difensore laziale. Nonostante le pochissime idee in attacco, all'87' i rossoblù hanno avuto anche la palla del possibile pareggio: il subentrante Paponi, ben servito da Siligardi, ha colpito di testa da pochi passi, ma non è riuscito ad inquadrare la porta. Al 94' la Lazio ha calato il tris con il primo gol italiano di Hernanes che ha trasformato un calcio di rigore concesso per un ingenuo fallo di Portanova su Kozak proprio sotto gli occhi dell'arbitro.
Finisce così un match molto più povero di emozioni di quanto il risultato dica. La Lazio ha fatto poco o nulla per vincere, ma contro un Bologna così dimesso è stato più che sufficiente per avere la meglio. I rossoblù sono sempre stati fuori partita, senza una minima idea di gioco e aggrappati solo alla furia agonistica di Mudingayi, sempre più leader incontrastato di una squadra che sembra non avere frecce al proprio arco per far male agli avversari. Migliore tra i rossoblù: Mudingayi, ovviamente. Il peggiore: Gimenez. Prestazione decisamente poco brillante anche per l'atteso Diego Perez: probabilmente l'uruguaiano deve ancora trovare la condizione migliore per potersi esprimere ai livelli che gli competono.
Domenica prossima i rossoblù saranno di scena ancora all'Olimpico, ma l'avversario sarà la Roma: i giallorossi avranno tutte le intenzioni di riscattarsi davanti al proprio pubblico dopo il sonoro 5-1 subito a Cagliari, i rossoblù invece dovranno per forza di cose rivedere un assetto tattico che non sembra adattarsi alle caratteristiche degli uomini a disposizione di Malesani. Serve un cambio di rotta, se non nel risultato, almeno nel gioco: un Bologna così remissivo è troppo brutto per essere vero.
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Baseball, finale: Fortitudo Bologna KO, scudetto a Parma

Fortitudo Baseball Bologna
La Fortitudo Baseball Bologna non ce l'ha fatta: dopo aver sprecato il match point di gara 6 (7-4 per i ducali), nell'ultima e decisiva sfida i biancoblù sono stati nuovamente sconfitti da Parma (2-1) ed hanno visto sfumare il sogno scudetto, a lungo accarezzato.
La stagione della Fortitudo è stata fin qui straordinaria, ma l'amarezza resta comunque tanta: le due vittorie esterne che avevano aperto la serie finale avevano fatto sognare a tutti un epilogo differente. Purtroppo la Effe ha commesso il peccato mortale di non chiudere i conti al Falchi e Parma non si è lasciata sfuggire l'occasione. Per i ducali si tratta del decimo tricolore, quello della stella.
Agli uomini di Marco Nanni non mancano però le possibilità di riscatto: venerdì 17 settembre al Falchi è in programma il primo atto della finale di Coppa Italia contro Nettuno che vale tra l'altro un posto nella prossima European Cup. L'impegno andrà affrontato con la massima concentrazione, cercando di dimenticare Parma ed evitando che la testa voli già a Barcellona, dove il 25-26 settembre la Fortitudo è attesa dalla sfida più importante: la final four di European Champion Cup.
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martedì 7 settembre 2010

Baseball, finale scudetto: UGF Fortitudo Bologna avanti 3-2

Fortitudo Baseball Bologna
La UGF Fortitudo Bologna ha chiuso il trittico di partite al Falchi contro Parma con un successo, arrivato dopo due sconfitte: ora i biancoblù conducono la serie per 3-2 e saranno chiamati a conquistare un'altra vittoria in terra ducale per non farsi scucire lo scudetto dal petto dai rivali.
In gara 3 Bologna, forse a causa di un calo di tensione, è entrata sul terreno di gioco senza la grinta necessaria e ha subito un perentorio 0-6 che ha permesso agli avversari di riaprire i giochi.
Gara 4 è stata caratterizzata da momenti di grande tensione, sfociati in una rissa tra i giocatori delle due squadre: la Fortitudo era giunta ad un passo dal successo, ma al nono inning Parma ha clamorosamente ribaltato la situazione, aggiundicandosi il match col risultato di 5-7 e riprendendosi di fatto il vantaggio del fattore campo.
In gara 5 l'Aquila è riuscita a rialzare la testa e, dopo l'iniziale vantaggio ospite, ha portato a casa il match con un convincente 5-1 che le ha permesso così di portarsi ad un solo successo dalla conquista del tricolore.
E' innegabile che ci sia un po' di delusione: dopo il doppio blitz in terra ducale, avevamo tutti coltivato la speranza di chiudere la pratica-scudetto tra le mure amiche del Falchi. Parma ha avuto il merito di non demoralizzarsi e di ribaltare l'inerzia della serie, ma la reazione dei biancoblù in gara 5 lascia comunque ben sperare.
Gara 6 è in programma venerdì 10 settembre a Parma: i padroni di casa avranno addosso tutta la pressione di chi sa di non poter più sbagliare e la Fortitudo dovrà approfittarne giocando con la stessa determinazione con la quale ha affrontato e vinto le prime due gare esterne della serie.
Fondamentale sarà l'apporto dei tifosi biancoblù, che non vorranno di certo far mancare il loro sostegno alla squadra nella gara che potrebbe regalare il nono titolo.
Chi fosse interessato può trovare tutti i dettagli della prevendita sul sito ufficiale della Fortitudo Baseball.
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giovedì 2 settembre 2010

Fortitudo: la Fossa non seguirà il progetto Romagnoli

Fortitudo Bologna
La Fossa Dei Leoni, cuore pulsante del tifo biancoblù, dal lontano 1970 a fianco della Fortitudo, annuncia in un comunicato apparso sul proprio sito internet che per ora non seguirà il progetto nato dalla collaborazione tra il patron di Budrio Giulio Romagnoli e la casa madre S.G..
La "Nuova Fortitudo", a meno di sorprese, si troverà quindi ad affrontare il campionato di serie B Dilettanti senza la spinta della parte più calorosa del tifo.
E' sicuramente difficile dare un giudizio su questa scelta.
Da semplice tifoso che sta vivendo la vicenda dall'esterno posso solo dire che la situazione venutasi a creare non mi piace per nulla: l'unico modo per superare le difficoltà e andare avanti è essere tutti uniti e porsi un obiettivo alla volta.
A questo punto non è importante la categoria nella quale la Fortitudo giocherà, dove giocherà o se non giocherà affatto, la priorità deve essere una sola: non disperdere il vero patrimonio della Fortitudo pallacanestro, i suoi tifosi.
Un anno di stop di sicuro non scalfirebbe la passione dei suoi sostenitori più caldi, quelli che dell'Aquila hanno fatto una ragione di vita. Ma il mio timore è che i supporters meno incalliti, quelli che riempivano il Paladozza solo nelle occasioni più importanti, possano definitivamente allontanarsi in assenza di un progetto che dia in qualche modo continuità alla storia biancoblù. Forse qualcuno penserà che questi non sono dei veri tifosi e che perderli sia un male da poco, ma di sicuro prima di correre questo rischio è bene riflettere bene e venirsi reciprocamente incontro per trovare una soluzione condivisa da tutti: in gioco c'è il futuro della nostra Fortitudo.

Di seguito riporto integralmente il comunicato pubblicato sul sito http://www.fdl1970.net/.

COMUNICATO Fossa dei Leoni - 1 Settembre 2010

Il problema non è la caduta ma l'atterraggio.

Con questa celebre frase ci sentiamo di rappresentare l'attuale momento che stiamo vivendo noi della Fossa ma, crediamo, in generale tutti i tifosi fortitudini. Già, perchè noi stiamo ancora cadendo, non abbiamo ancora sbattuto il muso contro ciò che si sta per compiere.
Ad ora, TUTTI ci troviamo in una situazione che non lascia scampo perché si è a un bivio, si deve fare una scelta, e molto difficile. Bisogna scegliere tra il nulla e il niente, cioè tra la Fortitudo prigioniera, ferma in coma irreversibile e un ibrido di Fortitudo che prova a presentarsi ai nastri di partenza.
Non pare un granchè. Non c’è nulla di certo in questi giorni, nulla di scritto, per ora si sprecano solo parole e si manifestano intenzioni. Parole che sembrano vuote e senza senso agli occhi di chi, sgomento e stanco, vorrebbe avere qualcosa di vero per emozionarsi dopo mesi di sofferenza e rabbia.
Invece, ci è stato chiesto di accontentarci, come se, essere tifosi Fortitudo non implicasse già questo! Ci è stato chiesto di spostarci come pedine di una scacchiera da una parte all’altra. Come se nulla fosse. Ma, gli“addetti ai lavori”sanno di cosa stanno parlando? Sicuramente no.
Le parole che seguiranno potrebbero apparire dure ma, chi ne rimarrà scandalizzato, è la nostra convinzione, non potrà che essere un ipocrita visto ciò che abbiamo subito noi negli ultimi tempi sommato a quello che ancora ci attende.
Riteniamo che la Fortitudo, o più precisamente il tanto decantato e ormai bistrattato SPIRITO FORTITUDO sia stato vittima di una violenza di gruppo a dir poco inaccettabile. E non stiamo quindi parlando solo dell’attuale proprietario della Fortitudo SRL, per tutti il padre di tutti i mali.

Le eminenze grigie della Fortitudo SG ora si ripresentano sulla piazza dietro alla figura spendibile del sig.Romagnoli ma, noi non dimentichiamo che lor signori non hanno mosso un dito per salvare il salvabile! Loro potevano fare qualcosa a differenza di tutti gli altri ma hanno preferito restare fermi e piangere dopo, solo perché, a nostro avviso, le loro decisioni le avevano prese da tempo in attesa della morte della Fortitudo SRL.
Ora, non ci addentreremo nei risvolti politico/economici che sono la parte più schifosa della vicenda ma vogliamo dire chiaramente che l’imprenditoria, la politica e la stampa bolognese hanno giocato il loro ruolo e fatto il resto.
NESSUNO ha le mani pulite, ognuno in questo gioco al massacro ha svolto il suo ruolo. Tutti ad aspettare il cadavere che però, deve ancora passare! Che sfortuna, sono saltati tutti i piani e così ci si è ritrovati a doversi inventare qualcosa con le briciole.. Una complicazione che probabilmente ruba un anno di tempo.
Viene da pensare che solo chi è come te, ora, può capirti, provare il senso di rabbia e frustrazione che stringe il cuore e la mente. E’ per questo motivo che, in questa situazione, così come è certa ad ora, noi, il direttivo della Fossa dei Leoni 1970 annunciamo che NON seguiremo il progetto che sta nascendo. Non vogliamo imporre la nostra scelta a nessuno, nemmeno ai nostri tesserati, a quelli che ci hanno appoggiato più da vicino nelle nostre battaglie. Ognuno deve sentirsi libero di prendere la strada che ritiene più opportuna.


Noi non vogliamo mettere i bastoni tra le ruote alla nuova entità ma la riteniamo qualcosa di ancora molto lontano da quello che abbiamo sempre avuto e vorremmo rivivere. Non abbiamo nulla di personale contro il sig. Romagnoli e valutiamo il progetto futuribile quanto si vuole ma poco appetibile nel presente, non ci scalda il cuore insomma. La fiamma della passione non arde e senza questo, nulla avrebbe senso.
In tutto questo, alla fine, gli unici che ci rimetteranno saremo noi, i tifosi, il vero patrimonio dell'universo Fortitudo. Ci fermiamo quindi. E aspettiamo. Osserveremo tutto da fuori e se,e quando, si ripresenteranno le condizioni per tornare, lo faremo.
Sia chiaro da ora che se quel giorno verrà, non ci ripresentermo col capo chino di chi ha sbagliato, anzi, guarderemo tutti dritti negli occhi perchè noi, in questa vicenda, non abbiamo mai avuto secondi fini o usato mezzucci.

Abbiamo letto sui giornali che la Fossa sarebbe spaccata su questa vicenda, ci dispiace contraddirli ma il direttivo del gruppo è più unito che mai e per questo la Fossa continuerà a vivere. Questa sarà la nostra nuova battaglia: continuare a vivere, restare tanto tempo, che sia una partita, uno o quarant’anni senza la nostra Fortitudo, aspettando che lei torni da noi.


Nel frattempo, lavoreremo in tutte le maniere per coinvolgere ancora di più e per non disperdere il patrimonio di calore e amicizia che è rappresentato dalle tante persone che ci appoggiano e che ci sono vicine: loro sono sempre stato la vera forza del gruppo e ci auguriamo che questa non venga mai a mancare.


Fossa dei Leoni 1970
- il direttivo -

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mercoledì 1 settembre 2010

Bologna: giudizio finale sul mercato 2010

Bologna F.C. 1909
Il Bologna nell'ultimo giorno di mercato ha ufficializzato gli acquisti del centrocampista uruguaiano Diego Perez, classe 1980, prelevato a titolo definitivo dal Monaco (contratto triennale per lui) e di Ivan Radovanovic, classe 1988, arrivato in prestito dall'Atalanta con diritto di riscatto sulla metà. Sul fronte cessioni, è stato ufficializzato il prestito all'Andria del giovane Alessandro Elia e il trasferimento a titolo definitivo dell'attaccante Pablo Daniel Osvaldo all'Espanyol.

E' quindi sfumato l'arrivo della punta di prima fascia promessa da Carmine Longo: fino all'ultimo momento si è tentato di ingaggiare Nicola Pozzi della Sampdoria, ma la richiesta economica della società doriana (4 milioni di euro per metà cartellino) è stata considerata troppo elevata dalla società rossoblù. Un vero peccato, perché iniziare la stagione con i soli Di Vaio, Meggiorini, Gimenez, Paponi e Gavilan arruolabili in avanti potrebbe rivelarsi una scelta molto rischiosa: se malauguratamente il capitano rossoblù dovesse subire un infortunio come nella scorsa stagione, la coperta diventerebbe davvero molto corta e la squadra si vederebbe costretta a scendere in campo senza un finalizzatore di razza. A meno che questo Gavilan, classe 1991, non sia davvero un baby fenomeno o che Meggiorini non si riveli un goleador spietato (qualità che francamente sembra non avere), il rischio è di ritrovarsi con una squadra rocciosa a centrocampo (con la linea mediana composta da Perez e Mudingayi), talentuosa sulla trequarti (con Ramirez e Gimenez), ma senza quel centroavanti di peso che può essere molto utile nei momenti di difficoltà per far salire la squadra e tenere le difese avversarie in apprensione.
Il mio giudizio sul mercato è quindi una sufficienza risicata: ci sono a mio parere troppe scommesse che non permettono ai tifosi rossoblù di dormire sonni tranquilli. Se tutti i giovani confermassero sul campo quanto di buono è stato detto al loro arrivo, il Bologna potrebbe essere la squadra rivelazione del campionato; se al contrario nessuno di loro si rivelasse pronto a calcare i campi di serie A, ai rossoblù spetterebbe con ogni probabilità il ruolo di squadra materasso.
Un paio di innesti "sicuri", da affiancare ai giovani, sarebbero stati a mio parere necessari: soprattutto una punta, magari non necessariamente di primissima fascia.
Tra gli svincolati c'è qualcuno che possa colmare il tassello rimasto vuoto in avanti? Ci sarebbero Claudio Bellucci e Julio Cruz, due ex in netta parabola discendente, che però potrebbero aggiungere un po' di esperienza ad un reparto che, Di Vaio a parte, sembra non avere molti gol nei piedi. In quanto ex potrebbero accontentarsi di un contratto annuale e di un ruolo da comprimari: è certamente un'ipotesi di emergenza, ma che non va scartata a priori, soprattutto se nelle prossime giornate il Bologna mostrasse qualche difficoltà di troppo nel trovare la via del gol.
Intanto oggi è stato presentato il nuovo allenatore: come previsto la scelta è caduta su Alberto Malesani. Il tecnico veneto, ex Siena, Parma e Fiorentina, avrà il duro compito di trovare un modulo che esalti le qualità dei ragazzi più talentuosi. Dalla sua parte c'è la sosta, che gli permetterà di avere qualche giorno in più per conoscere il gruppo e dare una sua prima impronta tattica alla squadra. Un grande in bocca al lupo.
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Bologna-Inter 0-0: le pagelle

Bologna F.C. 1909
Viviano 7/8: una sicurezza, merita la nazionale.

Esposito 6,5: ottimo primo tempo, controlla bene un bruttissimo cliente come Eto'o. Meno reattivo nella ripresa.

Rubin 6,5: copre bene la fascia e cerca anche di proporsi in avanti.

Portanova 6,5: sicuro, cancella Milito dal campo. Nel primo tempo sfiora la rete di testa.

Britos 6+: qualche black out, ma la sua fisicità si rivela fondamentale.

Garics 6+: molto propositivo nella prima frazione, sembra a suo agio anche in una posizione più avanzata. Nella ripresa fatica molto.

Mudingayi 7,5: un leone. Lotta su ogni pallone, aggredisce gli avversari, li anticipa. Se riuscisse anche ad impostare il gioco sarebbe al Real Madrid con Mourinho.

Casarini 6+: nel primo tempo è molto propositivo, nel secondo tempo accusa la stanchezza.

Ekdal 6-: da lui ci si aspetta più personalità e più dinamismo.

Gimenez 5,5: veloce e rapido di gambe, ma i due errori sotto porta confermano che non è un goleador.

Di Vaio 6: corre molto e in più occasioni riesce a conquistare palloni preziosi che consentono alla squadra di respirare. Ma è troppo solo e alle sue spalle non c'è nessuno in grado di imbeccarlo a dovere.

Meggiorini 5/6: entra quando i suoi compagni sono già esausti, cerca di darsi da fare più in fase di copertura che in fase offensiva, ma sbaglia qualche appoggio di troppo.

Della Rocca 6-: tanta volontà per aiutare i compagni, ma a volte è poco lucido.

Siligardi s.v.: solo pochi minuti per lui.

Allenatore Magnani 6: in pochi giorni viene catapultato sotto i riflettori e riesce a motivare a dovere la squadra. Porcedda gli attribuisce tutti i meriti e lui, con molta umiltà ed onestà, ne gira buona parte al suo predecessore Colomba. Va nel pallone quando decide di sostituire l'ottimo Mudingayi credendo che fosse stato colpito dai crampi: fortunatamente Di Vaio ferma il cambio in tempo.


Arbitro Valeri 5: non punisce col secondo cartellino giallo un fallo di mano volontario di Sneijder e concede inspiegabilmente sei minuti di recupero.



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