giovedì 2 settembre 2010

Fortitudo: la Fossa non seguirà il progetto Romagnoli

Fortitudo Bologna
La Fossa Dei Leoni, cuore pulsante del tifo biancoblù, dal lontano 1970 a fianco della Fortitudo, annuncia in un comunicato apparso sul proprio sito internet che per ora non seguirà il progetto nato dalla collaborazione tra il patron di Budrio Giulio Romagnoli e la casa madre S.G..
La "Nuova Fortitudo", a meno di sorprese, si troverà quindi ad affrontare il campionato di serie B Dilettanti senza la spinta della parte più calorosa del tifo.
E' sicuramente difficile dare un giudizio su questa scelta.
Da semplice tifoso che sta vivendo la vicenda dall'esterno posso solo dire che la situazione venutasi a creare non mi piace per nulla: l'unico modo per superare le difficoltà e andare avanti è essere tutti uniti e porsi un obiettivo alla volta.
A questo punto non è importante la categoria nella quale la Fortitudo giocherà, dove giocherà o se non giocherà affatto, la priorità deve essere una sola: non disperdere il vero patrimonio della Fortitudo pallacanestro, i suoi tifosi.
Un anno di stop di sicuro non scalfirebbe la passione dei suoi sostenitori più caldi, quelli che dell'Aquila hanno fatto una ragione di vita. Ma il mio timore è che i supporters meno incalliti, quelli che riempivano il Paladozza solo nelle occasioni più importanti, possano definitivamente allontanarsi in assenza di un progetto che dia in qualche modo continuità alla storia biancoblù. Forse qualcuno penserà che questi non sono dei veri tifosi e che perderli sia un male da poco, ma di sicuro prima di correre questo rischio è bene riflettere bene e venirsi reciprocamente incontro per trovare una soluzione condivisa da tutti: in gioco c'è il futuro della nostra Fortitudo.

Di seguito riporto integralmente il comunicato pubblicato sul sito http://www.fdl1970.net/.

COMUNICATO Fossa dei Leoni - 1 Settembre 2010

Il problema non è la caduta ma l'atterraggio.

Con questa celebre frase ci sentiamo di rappresentare l'attuale momento che stiamo vivendo noi della Fossa ma, crediamo, in generale tutti i tifosi fortitudini. Già, perchè noi stiamo ancora cadendo, non abbiamo ancora sbattuto il muso contro ciò che si sta per compiere.
Ad ora, TUTTI ci troviamo in una situazione che non lascia scampo perché si è a un bivio, si deve fare una scelta, e molto difficile. Bisogna scegliere tra il nulla e il niente, cioè tra la Fortitudo prigioniera, ferma in coma irreversibile e un ibrido di Fortitudo che prova a presentarsi ai nastri di partenza.
Non pare un granchè. Non c’è nulla di certo in questi giorni, nulla di scritto, per ora si sprecano solo parole e si manifestano intenzioni. Parole che sembrano vuote e senza senso agli occhi di chi, sgomento e stanco, vorrebbe avere qualcosa di vero per emozionarsi dopo mesi di sofferenza e rabbia.
Invece, ci è stato chiesto di accontentarci, come se, essere tifosi Fortitudo non implicasse già questo! Ci è stato chiesto di spostarci come pedine di una scacchiera da una parte all’altra. Come se nulla fosse. Ma, gli“addetti ai lavori”sanno di cosa stanno parlando? Sicuramente no.
Le parole che seguiranno potrebbero apparire dure ma, chi ne rimarrà scandalizzato, è la nostra convinzione, non potrà che essere un ipocrita visto ciò che abbiamo subito noi negli ultimi tempi sommato a quello che ancora ci attende.
Riteniamo che la Fortitudo, o più precisamente il tanto decantato e ormai bistrattato SPIRITO FORTITUDO sia stato vittima di una violenza di gruppo a dir poco inaccettabile. E non stiamo quindi parlando solo dell’attuale proprietario della Fortitudo SRL, per tutti il padre di tutti i mali.

Le eminenze grigie della Fortitudo SG ora si ripresentano sulla piazza dietro alla figura spendibile del sig.Romagnoli ma, noi non dimentichiamo che lor signori non hanno mosso un dito per salvare il salvabile! Loro potevano fare qualcosa a differenza di tutti gli altri ma hanno preferito restare fermi e piangere dopo, solo perché, a nostro avviso, le loro decisioni le avevano prese da tempo in attesa della morte della Fortitudo SRL.
Ora, non ci addentreremo nei risvolti politico/economici che sono la parte più schifosa della vicenda ma vogliamo dire chiaramente che l’imprenditoria, la politica e la stampa bolognese hanno giocato il loro ruolo e fatto il resto.
NESSUNO ha le mani pulite, ognuno in questo gioco al massacro ha svolto il suo ruolo. Tutti ad aspettare il cadavere che però, deve ancora passare! Che sfortuna, sono saltati tutti i piani e così ci si è ritrovati a doversi inventare qualcosa con le briciole.. Una complicazione che probabilmente ruba un anno di tempo.
Viene da pensare che solo chi è come te, ora, può capirti, provare il senso di rabbia e frustrazione che stringe il cuore e la mente. E’ per questo motivo che, in questa situazione, così come è certa ad ora, noi, il direttivo della Fossa dei Leoni 1970 annunciamo che NON seguiremo il progetto che sta nascendo. Non vogliamo imporre la nostra scelta a nessuno, nemmeno ai nostri tesserati, a quelli che ci hanno appoggiato più da vicino nelle nostre battaglie. Ognuno deve sentirsi libero di prendere la strada che ritiene più opportuna.


Noi non vogliamo mettere i bastoni tra le ruote alla nuova entità ma la riteniamo qualcosa di ancora molto lontano da quello che abbiamo sempre avuto e vorremmo rivivere. Non abbiamo nulla di personale contro il sig. Romagnoli e valutiamo il progetto futuribile quanto si vuole ma poco appetibile nel presente, non ci scalda il cuore insomma. La fiamma della passione non arde e senza questo, nulla avrebbe senso.
In tutto questo, alla fine, gli unici che ci rimetteranno saremo noi, i tifosi, il vero patrimonio dell'universo Fortitudo. Ci fermiamo quindi. E aspettiamo. Osserveremo tutto da fuori e se,e quando, si ripresenteranno le condizioni per tornare, lo faremo.
Sia chiaro da ora che se quel giorno verrà, non ci ripresentermo col capo chino di chi ha sbagliato, anzi, guarderemo tutti dritti negli occhi perchè noi, in questa vicenda, non abbiamo mai avuto secondi fini o usato mezzucci.

Abbiamo letto sui giornali che la Fossa sarebbe spaccata su questa vicenda, ci dispiace contraddirli ma il direttivo del gruppo è più unito che mai e per questo la Fossa continuerà a vivere. Questa sarà la nostra nuova battaglia: continuare a vivere, restare tanto tempo, che sia una partita, uno o quarant’anni senza la nostra Fortitudo, aspettando che lei torni da noi.


Nel frattempo, lavoreremo in tutte le maniere per coinvolgere ancora di più e per non disperdere il patrimonio di calore e amicizia che è rappresentato dalle tante persone che ci appoggiano e che ci sono vicine: loro sono sempre stato la vera forza del gruppo e ci auguriamo che questa non venga mai a mancare.


Fossa dei Leoni 1970
- il direttivo -

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