Nella dodicesima giornata del campionato di serie A 2010/2011, il Bologna ha superato il Brescia, balzando a quota 14 punti in classifica e mettendo 3 punti tra sé e la zona retrocessione: 1-0 il risultato al Dall'Ara, grazie ad una straordinaria rete da fuori area del solito Marco Di Vaio al 58°.
Avvio di gara discreto per il Bologna a trazione anteriore messo in campo da Malesani, con Ramirez e Gimenez a supporto di capitan Di Vaio. Ma la cronica difficoltà a costruire azioni pericolose si è palesata anche oggi: nel primo tempo l'unico tiro in porta dei rossoblù è stato ad opera di Perez, che servito al limite dell'area da Ekdal ha esploso un potente rasoterra, bloccato in due tempi dall'estremo difensore delle rondinelle. Non stupisce più di tanto quindi che la prima vera palla gol dell'incontro sia stata costruita dal Brescia proprio in chiusura di primo tempo, con Rubin autore di un miracoloso salvataggio in acrobazia su un colpo di testa a botta sicura di Caracciolo.
Nella ripresa il Brescia ha iniziato meglio dei rossoblù, ma al 58° ci è voluto un autentico colpo da campione per sbloccare il risultato: e per fortuna il campione in questione è l'eterno Marco Di Vaio, che servito spalle alla porta ha aggirato ottimamente il suo marcatore e ha trovato un'incredibile conclusione da fuori area sulla quale Arcari non ha potuto fare nulla. Dopo il vantaggio il Bologna ha arretrato il suo baricentro per arginare la reazione del Brescia. Al 64° fuori Ramirez (oggi il peggiore dei suoi, con troppi errori in appoggio), dentro Buscé e al 69° fuori Ekdal (discreta la sua partita, soprattutto ad inizio primo tempo) e dentro Casarini. Al 73° brutta tegola per i rossoblù: Perez ha dovuto lasciare il campo per infortunio, al suo posto è entrato Khrin, alla sua prima partita con la maglia del Bologna. Il Brescia a questo punto ha cominciato a spingere con convinzione, con Diamanti che ha messo alla prova i riflessi di Viviano in un paio di occasioni. All'83° un'altra brutta tegola: Mudingayi, già ammonito, ha commesso un ingenuo intervento su Zebina e l'arbitro Pierpaoli non potuto far altro che mostrargli il secondo giallo, costringendolo a rientrare anzitempo negli spogliatoi e a lasciare il centrocampo pericolosamente sguarnito. Grazie alla superiorità numerica le rondinelle hanno messo sotto pressione la retroguardia rossoblù, ma non hanno creato particolari grattacapi a Viviano fino al fischio finale, che ha consegnato al Bologna un successo fondamentale contro una diretta concorrente nella lotta per non retrocedere.
Il Bologna ha portato a casa il massimo con il minimo sforzo, dopo aver prodotto pochissimo in avanti, ma il calcio è anche questo. Di Vaio, per nostra fortuna, veste la maglia rossoblù e se segna solo lui pazienza, ce ne faremo una ragione. Oggi era importante fare tre punti, e tre punti sono arrivati. Il bel gioco è ancora un lusso che non ci possiamo permettere: questa squadra è ancora un cantiere aperto, col suo allenatore che sta cercando disperatamente di trovare un assetto che riesca ad esaltare le qualità degli uomini a sua disposizione, ma ancora senza successo. Oggi a pagare è stato Ramirez, troppo decentrato sulla destra ed autore di una prestazione sottotono: da lui ci si aspetta molto di più, ma allo stesso tempo bisognerà avere pazienza, perché solo dandogli fiducia lo si potrà mettere nelle condizioni ideali per tirare fuori le qualità che sicuramente possiede. Il successo di oggi è importante anche per questo: se non fosse arrivato, l'anonima prestazione del gioiello uruguaiano sarebbe sicuramente finita nel mirino della critica. Così invece si potrà godere finalmente di una settimana di serenità, la miglior medicina per un gruppo giovane che deve ancora trovare la sua dimensione. Sempre che lunedì la tranquillità faticosamente conquistata con questo successo fondamentale non venga spazzata via da un autentico uragano societario: sarà il giorno della verità per il presidente Porcedda, chiamato ad onorare gli stipendi dei giocatori per evitare una penalizzazione in classifica che sarebbe gravissima dal punto di vista sportivo e comprometterebbe definitivamente la sua immagine agli occhi del pubblico e della squadra. Io mi auguro che mantenga le promesse e spazzi via tutte le voci alimentate dai giornalisti in questi mesi, in modo che ci si possa finalmente concentrare solo sul campo: altrimenti vorrà dire che tante persone tacciate di essere uccelli del malaugurio avevano purtroppo visto giusto. E sarebbe davvero un beffa.
Nel prossimo turno di campionato il Bologna andrà a fare visita al Napoli di Mazzarri, uscito sconfitto nell'anticipo di mezzogiorno contro la Lazio. Sarà una partita molto difficile da affrontare, considerata la scarsa consistenza dei rossoblù formato trasferta e soprattutto per la contemporanea assenza di Mudingayi e Perez a centrocampo. Speriamo che Malesani trovi in settimana una soluzione a queste due pesanti assenze: chissà che l'emergenza non aiuti il tecnico veronese a trovare finalmente un assetto che permetta ai suoi giocatori di difendersi senza rinunciare completamente ad attaccare, come troppo spesso è accaduto nelle ultime uscite lontano dal Dall'Ara.
Avvio di gara discreto per il Bologna a trazione anteriore messo in campo da Malesani, con Ramirez e Gimenez a supporto di capitan Di Vaio. Ma la cronica difficoltà a costruire azioni pericolose si è palesata anche oggi: nel primo tempo l'unico tiro in porta dei rossoblù è stato ad opera di Perez, che servito al limite dell'area da Ekdal ha esploso un potente rasoterra, bloccato in due tempi dall'estremo difensore delle rondinelle. Non stupisce più di tanto quindi che la prima vera palla gol dell'incontro sia stata costruita dal Brescia proprio in chiusura di primo tempo, con Rubin autore di un miracoloso salvataggio in acrobazia su un colpo di testa a botta sicura di Caracciolo.
Nella ripresa il Brescia ha iniziato meglio dei rossoblù, ma al 58° ci è voluto un autentico colpo da campione per sbloccare il risultato: e per fortuna il campione in questione è l'eterno Marco Di Vaio, che servito spalle alla porta ha aggirato ottimamente il suo marcatore e ha trovato un'incredibile conclusione da fuori area sulla quale Arcari non ha potuto fare nulla. Dopo il vantaggio il Bologna ha arretrato il suo baricentro per arginare la reazione del Brescia. Al 64° fuori Ramirez (oggi il peggiore dei suoi, con troppi errori in appoggio), dentro Buscé e al 69° fuori Ekdal (discreta la sua partita, soprattutto ad inizio primo tempo) e dentro Casarini. Al 73° brutta tegola per i rossoblù: Perez ha dovuto lasciare il campo per infortunio, al suo posto è entrato Khrin, alla sua prima partita con la maglia del Bologna. Il Brescia a questo punto ha cominciato a spingere con convinzione, con Diamanti che ha messo alla prova i riflessi di Viviano in un paio di occasioni. All'83° un'altra brutta tegola: Mudingayi, già ammonito, ha commesso un ingenuo intervento su Zebina e l'arbitro Pierpaoli non potuto far altro che mostrargli il secondo giallo, costringendolo a rientrare anzitempo negli spogliatoi e a lasciare il centrocampo pericolosamente sguarnito. Grazie alla superiorità numerica le rondinelle hanno messo sotto pressione la retroguardia rossoblù, ma non hanno creato particolari grattacapi a Viviano fino al fischio finale, che ha consegnato al Bologna un successo fondamentale contro una diretta concorrente nella lotta per non retrocedere.
Il Bologna ha portato a casa il massimo con il minimo sforzo, dopo aver prodotto pochissimo in avanti, ma il calcio è anche questo. Di Vaio, per nostra fortuna, veste la maglia rossoblù e se segna solo lui pazienza, ce ne faremo una ragione. Oggi era importante fare tre punti, e tre punti sono arrivati. Il bel gioco è ancora un lusso che non ci possiamo permettere: questa squadra è ancora un cantiere aperto, col suo allenatore che sta cercando disperatamente di trovare un assetto che riesca ad esaltare le qualità degli uomini a sua disposizione, ma ancora senza successo. Oggi a pagare è stato Ramirez, troppo decentrato sulla destra ed autore di una prestazione sottotono: da lui ci si aspetta molto di più, ma allo stesso tempo bisognerà avere pazienza, perché solo dandogli fiducia lo si potrà mettere nelle condizioni ideali per tirare fuori le qualità che sicuramente possiede. Il successo di oggi è importante anche per questo: se non fosse arrivato, l'anonima prestazione del gioiello uruguaiano sarebbe sicuramente finita nel mirino della critica. Così invece si potrà godere finalmente di una settimana di serenità, la miglior medicina per un gruppo giovane che deve ancora trovare la sua dimensione. Sempre che lunedì la tranquillità faticosamente conquistata con questo successo fondamentale non venga spazzata via da un autentico uragano societario: sarà il giorno della verità per il presidente Porcedda, chiamato ad onorare gli stipendi dei giocatori per evitare una penalizzazione in classifica che sarebbe gravissima dal punto di vista sportivo e comprometterebbe definitivamente la sua immagine agli occhi del pubblico e della squadra. Io mi auguro che mantenga le promesse e spazzi via tutte le voci alimentate dai giornalisti in questi mesi, in modo che ci si possa finalmente concentrare solo sul campo: altrimenti vorrà dire che tante persone tacciate di essere uccelli del malaugurio avevano purtroppo visto giusto. E sarebbe davvero un beffa.
Nel prossimo turno di campionato il Bologna andrà a fare visita al Napoli di Mazzarri, uscito sconfitto nell'anticipo di mezzogiorno contro la Lazio. Sarà una partita molto difficile da affrontare, considerata la scarsa consistenza dei rossoblù formato trasferta e soprattutto per la contemporanea assenza di Mudingayi e Perez a centrocampo. Speriamo che Malesani trovi in settimana una soluzione a queste due pesanti assenze: chissà che l'emergenza non aiuti il tecnico veronese a trovare finalmente un assetto che permetta ai suoi giocatori di difendersi senza rinunciare completamente ad attaccare, come troppo spesso è accaduto nelle ultime uscite lontano dal Dall'Ara.
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