Nella ventinovesima giornata del campionato di serie A 2010/2011, il Bologna ha ottenuto una preziosissima vittoria contro il Lecce: 0-1 il risultato allo stadio Via del Mare, grazie ad una rete di Gaston Ramirez al 33° del primo tempo.
Vittoria sofferta per i rossoblù: dopo essere passati in vantaggio alla prima vera occasione da rete, gli uomini di Malesani hanno saputo resistere agli assalti dei salentini, compiendo così un balzo decisivo verso la salvezza.
Commento partita
Dopo lo strepitoso gol all'ultimo respiro contro il Cagliari, Malesani decide di dare fiducia dal primo minuto a Gaston Ramirez, schierato in avanti a supporto di Di Vaio: finisce così in panchina Meggiorini, giocatore prezioso per la sua generosità ma finora poco incisivo in zona gol.
In avvio è il Lecce a rendersi pericoloso: al 10° Corvia colpisce di testa da posizione ravvicinata, costringendo Viviano a rifugiarsi in corner. Sul calcio d'angolo susseguente Jeda, tutto solo sul secondo palo, scavalca Viviano con un colpo di testa, ma Della Rocca sventa la minaccia respingendo sulla linea.
Al 33°, alla prima occasione, il Bologna passa in vantaggio: traversone dalla sinistra di Mutarelli per Di Vaio che viene anticipato da un difensore salentino, sulla sfera arriva Ramirez che da posizione defilata scocca una rasoiata di sinistro che si insacca sul palo opposto. Terza rete in campionato per il talentuoso uruguaiano, la seconda di fila dopo quella realizzata in extremis contro il Cagliari.
Gli uomini di De Canio non ci stanno e si buttano in avanti alla ricerca del pareggio.
Al 44° Olivera serve con la mano Corvia che vince un rimpallo e calcia in porta: la sfera carambola sulla parte bassa della traversa e rimbalza sulla linea, scatenando le proteste dei giocatori salentini che chiedevano il gol. Il replay dà ragione all'arbitro Peruzzo, mostrando che la palla non ha varcato interamente la linea di porta: in ogni caso l'azione doveva essere fermata prima del tiro, a causa dell'evidente fallo di mano di Olivera.
Sul ribaltamento di fronte Ramirez si trova a tu per tu con Rosati, ma la sua conclusione a botta sicura viene respinta dall'estremo difensore salentino.
Nella ripresa il Lecce preme sull'acceleratore, creando numerose mischie in area.
Al 62° corner di Olivera, la sfera prolungata sul secondo palo arriva sui piedi di Corvia che non inquadra lo specchio della porta.
Al 67° primo cambio per il Bologna: fuori Mutarelli, dentro Buscè.
Al 72° punizione per il Lecce sul lato sinistro, Olivera scodella a centro area e la sfera dopo una mischia carambola in rete: l'arbitro Peruzzo annulla a causa di un evidente fallo di Vives, autore di un'entrata a dir poco scomposta sul capo di Emiliano Viviano. L'estremo difensore rossoblù resta per qualche minuto a terra col volto sanguinante, ma dopo qualche attimo di spavento si rialza ed abbandona il terreno di gioco sulle proprie gambe: dentro Lupatelli, all'esordio stagionale in campionato.
Il Lecce attacca con la forza della disperazione e scodella a centro area numerosi palloni, ma la retroguardia rossoblù non si fa sorprendere.
Nei minuti di recupero Malesani inserisce Moras al posto di Di Vaio per dare una maggiore consistenza al reparto difensivo in vista degli ultimi assalti giallorossi.
Negli ultimi secondi di gioco il Bologna ha l'occasione per raddoppiare in contropiede: Mudingayi, ottimamente lanciato da Ramirez, arriva a tu per tu con Rosati ma il suo destro viene smorzato dalla difesa salentina.
Poco importa: il fischio finale consegna al Bologna tre punti d'oro che permettono ai rossoblù di distanziare il Lecce di ben undici lunghezze. Lotta salvezza, bye bye!
Oggi il Bologna non ha disputato una grande gara, ma ha avuto il merito di saper soffrire, resistendo agli attacchi di una squadra con l'acqua alla gola e riuscendo a portare a casa l'intera posta in palio quando alla vigilia quasi tutti avrebbero firmato per un pareggio.
Nota di demerito per il pubblico di Lecce: fischiare ed insultare il portiere della nazionale che usciva dal campo col volto insanguinato è un atteggiamento antisportivo che si commenta da solo.
Con questo successo il Bologna vola a 39 punti, agguantando il Cagliari al decimo posto: senza i tre punti di penalizzazione oggi i rossoblù sarebbero settimi a pari merito con la Juventus, ma davanti ai bianconeri in virtù dello scontro diretto a favore. Agguantare la settima piazza significherebbe eguagliare il miglior risultato degli ultimi trent'anni (ottenuto nell'1980-81 con Radice, nel 1996/97 con Ulivieri e nel 2001/02 con Guidolin) e potrebbe regalare la partecipazione alla prossima Europa League, nel caso in cui la finale di Coppa Italia veda opposte due squadre già qualificate per le coppe europee.
Impossibile? Forse si, ma il 15 novembre era altrettanto utopistico pensare che il Bologna fosse in grado di chiudere la pratica salvezza con ben nove giornate di anticipo: l'imperativo è crederci e chiudere in bellezza una stagione finora fantastica. Sognare non costa nulla.
Nel prossimo turno i rossoblù ospiteranno il Genoa al Dall'Ara: una vittoria metterebbe la parola fine al discorso salvezza e rilancerebbe la rincorsa al settimo posto, ora distante solo tre lunghezze.
Mi auguro che la società studi qualche altra iniziativa per calmierare il costo dei biglietti e consentire così alla città di stringersi attorno alla squadra: un Dall'Ara pieno è sicuramente un valore aggiunto che potrebbe dare ai rossoblù una spinta decisiva nella rincorsa ad un traguardo che ad inizio stagione sembrava pura fantascienza e che ora è lì ad un passo.
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Vittoria sofferta per i rossoblù: dopo essere passati in vantaggio alla prima vera occasione da rete, gli uomini di Malesani hanno saputo resistere agli assalti dei salentini, compiendo così un balzo decisivo verso la salvezza.
Commento partita
Dopo lo strepitoso gol all'ultimo respiro contro il Cagliari, Malesani decide di dare fiducia dal primo minuto a Gaston Ramirez, schierato in avanti a supporto di Di Vaio: finisce così in panchina Meggiorini, giocatore prezioso per la sua generosità ma finora poco incisivo in zona gol.
In avvio è il Lecce a rendersi pericoloso: al 10° Corvia colpisce di testa da posizione ravvicinata, costringendo Viviano a rifugiarsi in corner. Sul calcio d'angolo susseguente Jeda, tutto solo sul secondo palo, scavalca Viviano con un colpo di testa, ma Della Rocca sventa la minaccia respingendo sulla linea.
Al 33°, alla prima occasione, il Bologna passa in vantaggio: traversone dalla sinistra di Mutarelli per Di Vaio che viene anticipato da un difensore salentino, sulla sfera arriva Ramirez che da posizione defilata scocca una rasoiata di sinistro che si insacca sul palo opposto. Terza rete in campionato per il talentuoso uruguaiano, la seconda di fila dopo quella realizzata in extremis contro il Cagliari.
Gli uomini di De Canio non ci stanno e si buttano in avanti alla ricerca del pareggio.
Al 44° Olivera serve con la mano Corvia che vince un rimpallo e calcia in porta: la sfera carambola sulla parte bassa della traversa e rimbalza sulla linea, scatenando le proteste dei giocatori salentini che chiedevano il gol. Il replay dà ragione all'arbitro Peruzzo, mostrando che la palla non ha varcato interamente la linea di porta: in ogni caso l'azione doveva essere fermata prima del tiro, a causa dell'evidente fallo di mano di Olivera.
Sul ribaltamento di fronte Ramirez si trova a tu per tu con Rosati, ma la sua conclusione a botta sicura viene respinta dall'estremo difensore salentino.
Nella ripresa il Lecce preme sull'acceleratore, creando numerose mischie in area.
Al 62° corner di Olivera, la sfera prolungata sul secondo palo arriva sui piedi di Corvia che non inquadra lo specchio della porta.
Al 67° primo cambio per il Bologna: fuori Mutarelli, dentro Buscè.
Al 72° punizione per il Lecce sul lato sinistro, Olivera scodella a centro area e la sfera dopo una mischia carambola in rete: l'arbitro Peruzzo annulla a causa di un evidente fallo di Vives, autore di un'entrata a dir poco scomposta sul capo di Emiliano Viviano. L'estremo difensore rossoblù resta per qualche minuto a terra col volto sanguinante, ma dopo qualche attimo di spavento si rialza ed abbandona il terreno di gioco sulle proprie gambe: dentro Lupatelli, all'esordio stagionale in campionato.
Il Lecce attacca con la forza della disperazione e scodella a centro area numerosi palloni, ma la retroguardia rossoblù non si fa sorprendere.
Nei minuti di recupero Malesani inserisce Moras al posto di Di Vaio per dare una maggiore consistenza al reparto difensivo in vista degli ultimi assalti giallorossi.
Negli ultimi secondi di gioco il Bologna ha l'occasione per raddoppiare in contropiede: Mudingayi, ottimamente lanciato da Ramirez, arriva a tu per tu con Rosati ma il suo destro viene smorzato dalla difesa salentina.
Poco importa: il fischio finale consegna al Bologna tre punti d'oro che permettono ai rossoblù di distanziare il Lecce di ben undici lunghezze. Lotta salvezza, bye bye!
Oggi il Bologna non ha disputato una grande gara, ma ha avuto il merito di saper soffrire, resistendo agli attacchi di una squadra con l'acqua alla gola e riuscendo a portare a casa l'intera posta in palio quando alla vigilia quasi tutti avrebbero firmato per un pareggio.
Nota di demerito per il pubblico di Lecce: fischiare ed insultare il portiere della nazionale che usciva dal campo col volto insanguinato è un atteggiamento antisportivo che si commenta da solo.
Con questo successo il Bologna vola a 39 punti, agguantando il Cagliari al decimo posto: senza i tre punti di penalizzazione oggi i rossoblù sarebbero settimi a pari merito con la Juventus, ma davanti ai bianconeri in virtù dello scontro diretto a favore. Agguantare la settima piazza significherebbe eguagliare il miglior risultato degli ultimi trent'anni (ottenuto nell'1980-81 con Radice, nel 1996/97 con Ulivieri e nel 2001/02 con Guidolin) e potrebbe regalare la partecipazione alla prossima Europa League, nel caso in cui la finale di Coppa Italia veda opposte due squadre già qualificate per le coppe europee.
Impossibile? Forse si, ma il 15 novembre era altrettanto utopistico pensare che il Bologna fosse in grado di chiudere la pratica salvezza con ben nove giornate di anticipo: l'imperativo è crederci e chiudere in bellezza una stagione finora fantastica. Sognare non costa nulla.
Nel prossimo turno i rossoblù ospiteranno il Genoa al Dall'Ara: una vittoria metterebbe la parola fine al discorso salvezza e rilancerebbe la rincorsa al settimo posto, ora distante solo tre lunghezze.
Mi auguro che la società studi qualche altra iniziativa per calmierare il costo dei biglietti e consentire così alla città di stringersi attorno alla squadra: un Dall'Ara pieno è sicuramente un valore aggiunto che potrebbe dare ai rossoblù una spinta decisiva nella rincorsa ad un traguardo che ad inizio stagione sembrava pura fantascienza e che ora è lì ad un passo.
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