mercoledì 10 giugno 2015

Bologna-Pescara 1-1: pagelle del ritorno della finale playoff [serie B 2014/15]

Bologna F.C. 1909 Vs. Pescara
Ecco le pagelle della partita tra Bologna e Pescara, disputata martedì 09/06/2015 allo stadio Renato Dall'Ara e valida per il ritorno della finale playoff del campionato di serie B 2014/2015.
L'1-1 finale, sommato al risultato della gara di andata (0-0), sancisce la promozione in serie A ai rossoblù di Delio Rossi grazie al miglior piazzamento in campionato.



Da Costa 9: l'autentico eroe della serata con due parate da applausi. Tantissime uscite in mischia nei momenti di massima pressione del Pescara, bloccando il pallone come se avesse immerso i guantoni nel Bostik, a ridare ossigeno alla squadra e voce agli spettatori terrorizzati. Nel finale bacia la traversa, ancora una volta sua preziosa alleata. Incolpevole sul gol. The Wall.

Mbaye 5: spaesato, subito ammonito, gioca in punta di piedi e si fa cacciare pochi minuti dopo il pareggio abruzzese. Meriterebbe un voto in meno, ma il lieto epilogo lo salva dalla pubblica gogna. Pulcino bagnato.

Oikonomou 7+: monumentale, statuario sulle palle alte, puntuale negli interventi e sui palloni danzanti sulla riga di porta nel finale. Va anche vicino alla rete di testa. Ha i mezzi per fare bene anche in A, un punto fermo dal quale ripartire. Cuore impavido.

Maietta 7-: gioca in pessime condizioni, ma fa di tutto per esserci. E la sua presenza è importante, con lui accanto Marios sembra un altro. In occasione della rete di Pasquato si fa beffare dal controllo in velocità dell'ex rossoblù, ma si riscatta blindando la difesa nel concitato finale. Baluardo.

Morleo 6+: meno efficace dell'andata su Politano, nel finale quando la palla scotta non sempre compie le scelte giuste ed è proprio da un pallone da lui perso malamente sulla trequarti che il Pescara dà il via ad un'azione pericolosissima, sfiorando la rete dell'1-2 con Sansovini.

Matuzalem 7/8: ruggisce come un leone e guida i compagni di reparto per erigere una muraglia davanti alla difesa. Doveva avere i piedi fasciati di amianto, visto che col pallone rovente era l'unico che riusciva a ragionare senza sparare la palla in avanti alla cieca. Gladiatore.

Casarini 6/7: combatte su ogni pallone e rincorre tutti come un indemoniato, che poi con la palla tra i piedi non sia un direttore di orchestra lo si sapeva, ma in squadra di gente con la sua dinamicità e furia agonistica c'è bisogno come il pane. Andrà al Carpi, ma lascia Bologna da vincente. Operaio dal cuore rossoblù, ci mancherai.

Krsticic 6: anche lui scende in campo con un ginocchio a mezzo servizio e la sua prestazione non può essere delle migliori. Infatti lascia il campo pochi minuti dopo l'inizio del secondo tempo.

Laribi 6: si dà da fare, ma dopo il pareggio del Pescara perde palloni sanguinosi che andavano gestiti con più esperienza. Era il candidato principale a lasciare il campo dopo l'espulsione di Mbaye, ma nel finale si riscatta combattendo come un mediano di rottura.

Sansone 7,5: il gol, settimo in metà stagione che mette la partita in apparente discesa, una saetta che fulmina Fiorillo e fa esplodere il Dall'Ara gremito in uno dei boati più forti di tutti i tempi, secondo solo a quello del gol di Giorgio Bresciani nel 1996. Nella ripresa una sua azione travolgente lo porta a tu per tu con l'estremo difensore pescarese che però respinge la sfera: gol sbagliato e gol subito, sul ribaltamento di fronte gli abruzzesi trovano il pereggio che gela lo stadio.

Acquafresca 6+: si vede poco, ma entra nell'azione della rete mettendo al centro la palla che carambola in area e viene predata da Sansone. Dopo tante critiche, molte meritate, altre meno, contribuisce a riportare il Bologna in A giocando sempre con professionalità e impegno.


Buchel 6+: entra al 49° al posto di Krsticic. Dopo l'espulsione di Mbaye arretra il suo raggio di azione a protezione della difesa.

Cacia 6: entra al 63° al posto di Acquafresca poco dopo il pareggio del Pescara. Era chiaro che la partita avrebbe cambiato radicalmente tono, ma l'espulsione di Mbaye due minuti dopo ha di fatto azzerato le ambizioni offensive. Nel finale in contropiede si mangia il gol che avrebbe chiuso i conti, ma il triplice fischio di lì a pochi secondi cancella il rammarico.

Ceccarelli 6,5: entra al 67° al posto di Sansone, esperienza e grinta nella bagarre finale.


Allenatore Delio Rossi 5,5: dispiace non premiare anche il mister, fresco di rinnovo dopo l'impresa, ma il fatto di non sostituire prima Mbaye, già ammonito e in palese difficoltà, pesa come un macigno sul giudizio. Anche il cambio di Sansone dopo l'espulsione non ha convinto, infatti il Bologna ha perso ogni velleità offensiva e se avesse malauguratamente subito gol non avrebbe avuto più frecce al suo arco per tentare un disperato assalto. Bastava davvero poco per gestire la partita con meno patemi: ma visto come è andata, bene così.


Arbitro Fabbri 5: chi vuole fare il protagonista a tutti i costi in una partita così delicata, non può mai ricevere un giudizio positivo.


TIFOSI VOTO 9,5: oltre 32000 spettatori e stadio tutto esaurito, fatta eccezione per la curva San Luca, rimasta chiusa perché inagibile. E il pubblico ha risposto alla grande, con un calore mai visto al di fuori della curva. Cori, applausi ritmati persino in tribuna, è questo lo stadio che il Bologna merita di avere tutte le domeniche. Alla nuova società guidata da Joey Saputo e Tacopina l'onere e l'onore di fare in modo che sia così: la piazza di Bologna ha tantissime potenzialità, bisogna solo trovare il modo di soffiare via la cenere accumulatasi in 40 anni di delusioni. Ma sotto di essa, le braci ardono ancora vivide e pronte a ridare vita al fuoco di una passione mai sopita.



- Per vedere il video con gli highlights della partita, clicca QUI

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