venerdì 17 settembre 2010

Lazio-Bologna 3-1: video highlights della partita

Bologna F.C. 1909Ecco il video con gli highlights della partita tra Bologna e Lazio, disputata il 12/09/2010 allo Stadio Olimpico di Roma e valida per la seconda giornata del campionato di serie A 2010-11.

Buona visione!


Fonte del video: You Tube, canale torogiacomino


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Lazio-Bologna 3-1: commento partita

Bologna F.C. 1909
Un Bologna timoroso e incapace di costruire azioni pericolose è uscito sconfitto dall'Olimpico di Roma: i biancocelesti guidati da Edy Reja, apparsi anch'essi tutt'altro che irresistibili, si sono infatti imposti col punteggio di 3-1, dopo che i primi 45 minuti si erano chiusi a reti inviolate e tra gli sbadigli del pubblico. Il nuovo tecnico rossoblù Malesani ha affrontato il match con una inedita difesa a tre che i capitolini hanno graziato fino al 68', quando un errore in disimpegno ha dato il via all'azione che ha portato al gol il laziale Mauri. La reazione rossoblù è stata sterile e la Lazio ne ha approfittato per colpire in contropiede: al 75' Rocchi ben servito da Mauri ha tagliato in due la retroguardia felsinea e con un bellissimo pallonetto ha beffato Viviano in uscita. Il Bologna è riuscito subito ad accorciare le distanze con un potentissimo sinistro da fuori area di Gaby Mudingayi che si è insaccato nell'angolino alla sinistra dell'estremo difensore laziale. Nonostante le pochissime idee in attacco, all'87' i rossoblù hanno avuto anche la palla del possibile pareggio: il subentrante Paponi, ben servito da Siligardi, ha colpito di testa da pochi passi, ma non è riuscito ad inquadrare la porta. Al 94' la Lazio ha calato il tris con il primo gol italiano di Hernanes che ha trasformato un calcio di rigore concesso per un ingenuo fallo di Portanova su Kozak proprio sotto gli occhi dell'arbitro.
Finisce così un match molto più povero di emozioni di quanto il risultato dica. La Lazio ha fatto poco o nulla per vincere, ma contro un Bologna così dimesso è stato più che sufficiente per avere la meglio. I rossoblù sono sempre stati fuori partita, senza una minima idea di gioco e aggrappati solo alla furia agonistica di Mudingayi, sempre più leader incontrastato di una squadra che sembra non avere frecce al proprio arco per far male agli avversari. Migliore tra i rossoblù: Mudingayi, ovviamente. Il peggiore: Gimenez. Prestazione decisamente poco brillante anche per l'atteso Diego Perez: probabilmente l'uruguaiano deve ancora trovare la condizione migliore per potersi esprimere ai livelli che gli competono.
Domenica prossima i rossoblù saranno di scena ancora all'Olimpico, ma l'avversario sarà la Roma: i giallorossi avranno tutte le intenzioni di riscattarsi davanti al proprio pubblico dopo il sonoro 5-1 subito a Cagliari, i rossoblù invece dovranno per forza di cose rivedere un assetto tattico che non sembra adattarsi alle caratteristiche degli uomini a disposizione di Malesani. Serve un cambio di rotta, se non nel risultato, almeno nel gioco: un Bologna così remissivo è troppo brutto per essere vero.
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Baseball, finale: Fortitudo Bologna KO, scudetto a Parma

Fortitudo Baseball Bologna
La Fortitudo Baseball Bologna non ce l'ha fatta: dopo aver sprecato il match point di gara 6 (7-4 per i ducali), nell'ultima e decisiva sfida i biancoblù sono stati nuovamente sconfitti da Parma (2-1) ed hanno visto sfumare il sogno scudetto, a lungo accarezzato.
La stagione della Fortitudo è stata fin qui straordinaria, ma l'amarezza resta comunque tanta: le due vittorie esterne che avevano aperto la serie finale avevano fatto sognare a tutti un epilogo differente. Purtroppo la Effe ha commesso il peccato mortale di non chiudere i conti al Falchi e Parma non si è lasciata sfuggire l'occasione. Per i ducali si tratta del decimo tricolore, quello della stella.
Agli uomini di Marco Nanni non mancano però le possibilità di riscatto: venerdì 17 settembre al Falchi è in programma il primo atto della finale di Coppa Italia contro Nettuno che vale tra l'altro un posto nella prossima European Cup. L'impegno andrà affrontato con la massima concentrazione, cercando di dimenticare Parma ed evitando che la testa voli già a Barcellona, dove il 25-26 settembre la Fortitudo è attesa dalla sfida più importante: la final four di European Champion Cup.
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martedì 7 settembre 2010

Baseball, finale scudetto: UGF Fortitudo Bologna avanti 3-2

Fortitudo Baseball Bologna
La UGF Fortitudo Bologna ha chiuso il trittico di partite al Falchi contro Parma con un successo, arrivato dopo due sconfitte: ora i biancoblù conducono la serie per 3-2 e saranno chiamati a conquistare un'altra vittoria in terra ducale per non farsi scucire lo scudetto dal petto dai rivali.
In gara 3 Bologna, forse a causa di un calo di tensione, è entrata sul terreno di gioco senza la grinta necessaria e ha subito un perentorio 0-6 che ha permesso agli avversari di riaprire i giochi.
Gara 4 è stata caratterizzata da momenti di grande tensione, sfociati in una rissa tra i giocatori delle due squadre: la Fortitudo era giunta ad un passo dal successo, ma al nono inning Parma ha clamorosamente ribaltato la situazione, aggiundicandosi il match col risultato di 5-7 e riprendendosi di fatto il vantaggio del fattore campo.
In gara 5 l'Aquila è riuscita a rialzare la testa e, dopo l'iniziale vantaggio ospite, ha portato a casa il match con un convincente 5-1 che le ha permesso così di portarsi ad un solo successo dalla conquista del tricolore.
E' innegabile che ci sia un po' di delusione: dopo il doppio blitz in terra ducale, avevamo tutti coltivato la speranza di chiudere la pratica-scudetto tra le mure amiche del Falchi. Parma ha avuto il merito di non demoralizzarsi e di ribaltare l'inerzia della serie, ma la reazione dei biancoblù in gara 5 lascia comunque ben sperare.
Gara 6 è in programma venerdì 10 settembre a Parma: i padroni di casa avranno addosso tutta la pressione di chi sa di non poter più sbagliare e la Fortitudo dovrà approfittarne giocando con la stessa determinazione con la quale ha affrontato e vinto le prime due gare esterne della serie.
Fondamentale sarà l'apporto dei tifosi biancoblù, che non vorranno di certo far mancare il loro sostegno alla squadra nella gara che potrebbe regalare il nono titolo.
Chi fosse interessato può trovare tutti i dettagli della prevendita sul sito ufficiale della Fortitudo Baseball.
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giovedì 2 settembre 2010

Fortitudo: la Fossa non seguirà il progetto Romagnoli

Fortitudo Bologna
La Fossa Dei Leoni, cuore pulsante del tifo biancoblù, dal lontano 1970 a fianco della Fortitudo, annuncia in un comunicato apparso sul proprio sito internet che per ora non seguirà il progetto nato dalla collaborazione tra il patron di Budrio Giulio Romagnoli e la casa madre S.G..
La "Nuova Fortitudo", a meno di sorprese, si troverà quindi ad affrontare il campionato di serie B Dilettanti senza la spinta della parte più calorosa del tifo.
E' sicuramente difficile dare un giudizio su questa scelta.
Da semplice tifoso che sta vivendo la vicenda dall'esterno posso solo dire che la situazione venutasi a creare non mi piace per nulla: l'unico modo per superare le difficoltà e andare avanti è essere tutti uniti e porsi un obiettivo alla volta.
A questo punto non è importante la categoria nella quale la Fortitudo giocherà, dove giocherà o se non giocherà affatto, la priorità deve essere una sola: non disperdere il vero patrimonio della Fortitudo pallacanestro, i suoi tifosi.
Un anno di stop di sicuro non scalfirebbe la passione dei suoi sostenitori più caldi, quelli che dell'Aquila hanno fatto una ragione di vita. Ma il mio timore è che i supporters meno incalliti, quelli che riempivano il Paladozza solo nelle occasioni più importanti, possano definitivamente allontanarsi in assenza di un progetto che dia in qualche modo continuità alla storia biancoblù. Forse qualcuno penserà che questi non sono dei veri tifosi e che perderli sia un male da poco, ma di sicuro prima di correre questo rischio è bene riflettere bene e venirsi reciprocamente incontro per trovare una soluzione condivisa da tutti: in gioco c'è il futuro della nostra Fortitudo.

Di seguito riporto integralmente il comunicato pubblicato sul sito http://www.fdl1970.net/.

COMUNICATO Fossa dei Leoni - 1 Settembre 2010

Il problema non è la caduta ma l'atterraggio.

Con questa celebre frase ci sentiamo di rappresentare l'attuale momento che stiamo vivendo noi della Fossa ma, crediamo, in generale tutti i tifosi fortitudini. Già, perchè noi stiamo ancora cadendo, non abbiamo ancora sbattuto il muso contro ciò che si sta per compiere.
Ad ora, TUTTI ci troviamo in una situazione che non lascia scampo perché si è a un bivio, si deve fare una scelta, e molto difficile. Bisogna scegliere tra il nulla e il niente, cioè tra la Fortitudo prigioniera, ferma in coma irreversibile e un ibrido di Fortitudo che prova a presentarsi ai nastri di partenza.
Non pare un granchè. Non c’è nulla di certo in questi giorni, nulla di scritto, per ora si sprecano solo parole e si manifestano intenzioni. Parole che sembrano vuote e senza senso agli occhi di chi, sgomento e stanco, vorrebbe avere qualcosa di vero per emozionarsi dopo mesi di sofferenza e rabbia.
Invece, ci è stato chiesto di accontentarci, come se, essere tifosi Fortitudo non implicasse già questo! Ci è stato chiesto di spostarci come pedine di una scacchiera da una parte all’altra. Come se nulla fosse. Ma, gli“addetti ai lavori”sanno di cosa stanno parlando? Sicuramente no.
Le parole che seguiranno potrebbero apparire dure ma, chi ne rimarrà scandalizzato, è la nostra convinzione, non potrà che essere un ipocrita visto ciò che abbiamo subito noi negli ultimi tempi sommato a quello che ancora ci attende.
Riteniamo che la Fortitudo, o più precisamente il tanto decantato e ormai bistrattato SPIRITO FORTITUDO sia stato vittima di una violenza di gruppo a dir poco inaccettabile. E non stiamo quindi parlando solo dell’attuale proprietario della Fortitudo SRL, per tutti il padre di tutti i mali.

Le eminenze grigie della Fortitudo SG ora si ripresentano sulla piazza dietro alla figura spendibile del sig.Romagnoli ma, noi non dimentichiamo che lor signori non hanno mosso un dito per salvare il salvabile! Loro potevano fare qualcosa a differenza di tutti gli altri ma hanno preferito restare fermi e piangere dopo, solo perché, a nostro avviso, le loro decisioni le avevano prese da tempo in attesa della morte della Fortitudo SRL.
Ora, non ci addentreremo nei risvolti politico/economici che sono la parte più schifosa della vicenda ma vogliamo dire chiaramente che l’imprenditoria, la politica e la stampa bolognese hanno giocato il loro ruolo e fatto il resto.
NESSUNO ha le mani pulite, ognuno in questo gioco al massacro ha svolto il suo ruolo. Tutti ad aspettare il cadavere che però, deve ancora passare! Che sfortuna, sono saltati tutti i piani e così ci si è ritrovati a doversi inventare qualcosa con le briciole.. Una complicazione che probabilmente ruba un anno di tempo.
Viene da pensare che solo chi è come te, ora, può capirti, provare il senso di rabbia e frustrazione che stringe il cuore e la mente. E’ per questo motivo che, in questa situazione, così come è certa ad ora, noi, il direttivo della Fossa dei Leoni 1970 annunciamo che NON seguiremo il progetto che sta nascendo. Non vogliamo imporre la nostra scelta a nessuno, nemmeno ai nostri tesserati, a quelli che ci hanno appoggiato più da vicino nelle nostre battaglie. Ognuno deve sentirsi libero di prendere la strada che ritiene più opportuna.


Noi non vogliamo mettere i bastoni tra le ruote alla nuova entità ma la riteniamo qualcosa di ancora molto lontano da quello che abbiamo sempre avuto e vorremmo rivivere. Non abbiamo nulla di personale contro il sig. Romagnoli e valutiamo il progetto futuribile quanto si vuole ma poco appetibile nel presente, non ci scalda il cuore insomma. La fiamma della passione non arde e senza questo, nulla avrebbe senso.
In tutto questo, alla fine, gli unici che ci rimetteranno saremo noi, i tifosi, il vero patrimonio dell'universo Fortitudo. Ci fermiamo quindi. E aspettiamo. Osserveremo tutto da fuori e se,e quando, si ripresenteranno le condizioni per tornare, lo faremo.
Sia chiaro da ora che se quel giorno verrà, non ci ripresentermo col capo chino di chi ha sbagliato, anzi, guarderemo tutti dritti negli occhi perchè noi, in questa vicenda, non abbiamo mai avuto secondi fini o usato mezzucci.

Abbiamo letto sui giornali che la Fossa sarebbe spaccata su questa vicenda, ci dispiace contraddirli ma il direttivo del gruppo è più unito che mai e per questo la Fossa continuerà a vivere. Questa sarà la nostra nuova battaglia: continuare a vivere, restare tanto tempo, che sia una partita, uno o quarant’anni senza la nostra Fortitudo, aspettando che lei torni da noi.


Nel frattempo, lavoreremo in tutte le maniere per coinvolgere ancora di più e per non disperdere il patrimonio di calore e amicizia che è rappresentato dalle tante persone che ci appoggiano e che ci sono vicine: loro sono sempre stato la vera forza del gruppo e ci auguriamo che questa non venga mai a mancare.


Fossa dei Leoni 1970
- il direttivo -

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mercoledì 1 settembre 2010

Bologna: giudizio finale sul mercato 2010

Bologna F.C. 1909
Il Bologna nell'ultimo giorno di mercato ha ufficializzato gli acquisti del centrocampista uruguaiano Diego Perez, classe 1980, prelevato a titolo definitivo dal Monaco (contratto triennale per lui) e di Ivan Radovanovic, classe 1988, arrivato in prestito dall'Atalanta con diritto di riscatto sulla metà. Sul fronte cessioni, è stato ufficializzato il prestito all'Andria del giovane Alessandro Elia e il trasferimento a titolo definitivo dell'attaccante Pablo Daniel Osvaldo all'Espanyol.

E' quindi sfumato l'arrivo della punta di prima fascia promessa da Carmine Longo: fino all'ultimo momento si è tentato di ingaggiare Nicola Pozzi della Sampdoria, ma la richiesta economica della società doriana (4 milioni di euro per metà cartellino) è stata considerata troppo elevata dalla società rossoblù. Un vero peccato, perché iniziare la stagione con i soli Di Vaio, Meggiorini, Gimenez, Paponi e Gavilan arruolabili in avanti potrebbe rivelarsi una scelta molto rischiosa: se malauguratamente il capitano rossoblù dovesse subire un infortunio come nella scorsa stagione, la coperta diventerebbe davvero molto corta e la squadra si vederebbe costretta a scendere in campo senza un finalizzatore di razza. A meno che questo Gavilan, classe 1991, non sia davvero un baby fenomeno o che Meggiorini non si riveli un goleador spietato (qualità che francamente sembra non avere), il rischio è di ritrovarsi con una squadra rocciosa a centrocampo (con la linea mediana composta da Perez e Mudingayi), talentuosa sulla trequarti (con Ramirez e Gimenez), ma senza quel centroavanti di peso che può essere molto utile nei momenti di difficoltà per far salire la squadra e tenere le difese avversarie in apprensione.
Il mio giudizio sul mercato è quindi una sufficienza risicata: ci sono a mio parere troppe scommesse che non permettono ai tifosi rossoblù di dormire sonni tranquilli. Se tutti i giovani confermassero sul campo quanto di buono è stato detto al loro arrivo, il Bologna potrebbe essere la squadra rivelazione del campionato; se al contrario nessuno di loro si rivelasse pronto a calcare i campi di serie A, ai rossoblù spetterebbe con ogni probabilità il ruolo di squadra materasso.
Un paio di innesti "sicuri", da affiancare ai giovani, sarebbero stati a mio parere necessari: soprattutto una punta, magari non necessariamente di primissima fascia.
Tra gli svincolati c'è qualcuno che possa colmare il tassello rimasto vuoto in avanti? Ci sarebbero Claudio Bellucci e Julio Cruz, due ex in netta parabola discendente, che però potrebbero aggiungere un po' di esperienza ad un reparto che, Di Vaio a parte, sembra non avere molti gol nei piedi. In quanto ex potrebbero accontentarsi di un contratto annuale e di un ruolo da comprimari: è certamente un'ipotesi di emergenza, ma che non va scartata a priori, soprattutto se nelle prossime giornate il Bologna mostrasse qualche difficoltà di troppo nel trovare la via del gol.
Intanto oggi è stato presentato il nuovo allenatore: come previsto la scelta è caduta su Alberto Malesani. Il tecnico veneto, ex Siena, Parma e Fiorentina, avrà il duro compito di trovare un modulo che esalti le qualità dei ragazzi più talentuosi. Dalla sua parte c'è la sosta, che gli permetterà di avere qualche giorno in più per conoscere il gruppo e dare una sua prima impronta tattica alla squadra. Un grande in bocca al lupo.
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Bologna-Inter 0-0: le pagelle

Bologna F.C. 1909
Viviano 7/8: una sicurezza, merita la nazionale.

Esposito 6,5: ottimo primo tempo, controlla bene un bruttissimo cliente come Eto'o. Meno reattivo nella ripresa.

Rubin 6,5: copre bene la fascia e cerca anche di proporsi in avanti.

Portanova 6,5: sicuro, cancella Milito dal campo. Nel primo tempo sfiora la rete di testa.

Britos 6+: qualche black out, ma la sua fisicità si rivela fondamentale.

Garics 6+: molto propositivo nella prima frazione, sembra a suo agio anche in una posizione più avanzata. Nella ripresa fatica molto.

Mudingayi 7,5: un leone. Lotta su ogni pallone, aggredisce gli avversari, li anticipa. Se riuscisse anche ad impostare il gioco sarebbe al Real Madrid con Mourinho.

Casarini 6+: nel primo tempo è molto propositivo, nel secondo tempo accusa la stanchezza.

Ekdal 6-: da lui ci si aspetta più personalità e più dinamismo.

Gimenez 5,5: veloce e rapido di gambe, ma i due errori sotto porta confermano che non è un goleador.

Di Vaio 6: corre molto e in più occasioni riesce a conquistare palloni preziosi che consentono alla squadra di respirare. Ma è troppo solo e alle sue spalle non c'è nessuno in grado di imbeccarlo a dovere.

Meggiorini 5/6: entra quando i suoi compagni sono già esausti, cerca di darsi da fare più in fase di copertura che in fase offensiva, ma sbaglia qualche appoggio di troppo.

Della Rocca 6-: tanta volontà per aiutare i compagni, ma a volte è poco lucido.

Siligardi s.v.: solo pochi minuti per lui.

Allenatore Magnani 6: in pochi giorni viene catapultato sotto i riflettori e riesce a motivare a dovere la squadra. Porcedda gli attribuisce tutti i meriti e lui, con molta umiltà ed onestà, ne gira buona parte al suo predecessore Colomba. Va nel pallone quando decide di sostituire l'ottimo Mudingayi credendo che fosse stato colpito dai crampi: fortunatamente Di Vaio ferma il cambio in tempo.


Arbitro Valeri 5: non punisce col secondo cartellino giallo un fallo di mano volontario di Sneijder e concede inspiegabilmente sei minuti di recupero.



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