domenica 9 maggio 2010

Bologna-Catania 1-1: commento partita

Bologna F.C. 1909
Napoli-Atalanta 2-0. E' questo risultato che garantisce al Bologna la permanenza in serie A.
Della partita che dire? Il pareggio era annunciato: e pareggio è stato.
Il Catania è venuto a Bologna già in infradito e si vede: infatti al via sono gli uomini di Colomba a prendere subito in mano il pallino del gioco. Al 9' minuto Zalayeta conquista un prezioso calcio di punizione dal limite dell'area: Di Vaio calcia di potenza, ma Andujar respinge. All'11' Casarini lascia partire un potente destro in corsa dal limite dell'area che l'estremo difensore etneo alza in corner: dalla bandierina batte Adailton, Zalayeta conclude a rete di sinistro dall'altezza del dischetto ma Maxi Lopez è sulla traiettoria e devia con la schiena sul fondo.
Al 15' Buscé serve in profondità Di Vaio che di sinistro sorprende Andujar sul primo palo. Bologna in vantaggio e dodicesima rete in campionato del capitano rossoblù. Al 36' fuori l'acciaccato Casarini, dentro Modesto. Poco prima del riposo arriva la notizia del vantaggio del Napoli sull'Atalanta, salutato da un boato del Dall'Ara: la pratica salvezza appare ormai chiusa.
Finisce il primo tempo, con gli uomini di Mihajlovic (applaudito dal suo ex pubblico) mai realmente pericolosi.
Al rientro in campo Zalayeta lascia il posto ad Appiah (esordio stagionale per il ghanese) ma il Bologna non c'è più: i rossoblù passeggiano in campo, senza cercare la porta e senza aggredire gli avversari. Bastano infatti due accelerazioni dei rossoazzurri per mettere Maxi Lopez da solo davanti a Viviano: nella prima occasione l'argentino conclude a lato, nella seconda ben imbeccato sul filo del fuorigioco da Biagianti insacca il pallone del definitivo 1-1. Siamo solo al 51' e non c'è altro da registrare: solo l'ingresso in campo di Succi al posto di Adailton al 58' e il raddoppio del Napoli sull'Atalanta annunciato dal tabellone elettronico.
Le squadre palleggiano in orizzontale fino al 90', riuscendo a far spazientire i 22.000 del Dall'Ara che cominciano a fischiare sonoramente. Al triplice fischio dell'arbitro i tifosi che non avevano già abbandonato gli spalti tirano un sospiro di sollievo: più per la fine di questo match soporifero che per la conquista della salvezza.
Bologna-Catania: bellissima coreografia della curva Bulgarelli
Ero in curva S. Luca (anche questa volta stracolma di tifosi) ed ho potuto ammirare la splendida coreografia inscenata dalla curva Bulgarelli all'ingresso delle squadre in campo (v. foto a destra).
Dopo la rete di Di Vaio e il vantaggio del Napoli sull'Atalanta ero convinto di assistere ad una bella partita tra due squadre che non avevano più l'obbligo del risultato. Purtroppo l'atteggiamento con il quale i rossoblù hanno affrontato i secondi 45 minuti mi ha lasciato ancora una volta con l'amaro in bocca: sarò di palato fino, ma io alla fine non me la sono sentita di festeggiare la salvezza e sono uscito a testa bassa. E' vero che nemmeno gli uomini di Mihajlovic si sono dati un gran da fare per accelerare il ritmo di gioco, soprattutto dopo aver raggiunto il pari, ma loro non si esibivano davanti al proprio pubblico e sono certo che domenica prossima al Massimino lo saluteranno con una prestazione di ben altra intensità.
Viste le buone notizie che giungevano da Napoli, quello che io e tutti gli altri presenti volevamo non era necessariamente portare a casa la vittoria, ma vedere una partita di calcio: ossia 11 uomini che cercassero di portare la palla il più vicino possibile all'area avversaria per arrivare al tiro. Era chiedere troppo? Udinese e Bari, in una partita inutile per entrambe le squadre, si sono affrontate a viso aperto, chiudendo sul 3-3 e facendo divertire gli spettatori presenti al Friuli con giocate spettacolari.
Spettacolo e Bologna sono due parole che non possono stare nella stessa frase da parecchi anni, è vero: ma c'erano altri modi per chiudere la stagione davanti ai propri tifosi. Palleggiare a centrocampo senza mai cercare la rete, è stata una grave mancanza di rispetto verso chi ha pagato il biglietto (1, 10 o 100 euro, non conta): non deve quindi stupire l'atteggiamento del pubblico che, annoiato e spazientito, ha cominciato a fischiare.
Ha ragione la curva: MERITIAMO DI PIU'. Il messaggio era rivolto ai Menarini, ma anche agli undici che vanno in campo e a chi ce li manda.
Ora, raggiunto il traguardo, attendiamo di sapere quali sono i programmi della società per la prossima stagione. Aspettative? Zero.
Continua a leggere...

venerdì 7 maggio 2010

Aspettando Bologna-Catania

Bologna F.C. 1909

Bologna-Catania, ultima partita della stagione al Dall'Ara.
Circa dodici mesi fa, proprio contro gli etnei, il Bologna guidato da Papadopulo ottenne i 3 punti che gli permisero di raggiungere una miracolosa salvezza.
Per uno strano scherzo del destino anche quest'anno i rossoblù potrebbero festeggiare la permanenza in serie A superando i rossoazzurri. Ma a differenza dello scorso campionato, nel quale erano appaiati al Torino con una sola partita da giocare, quest'anno possono gestire ben 5 punti di vantaggio sull'Atalanta a soli due turni dal termine. L'obiettivo, quindi, dista solo due lunghezze (in caso di arrivo a pari punti si salverebbero gli orobici, grazie ad una differenza reti migliore).
Sia chiaro, il Bologna visto a Bergamo potrebbe faticare e non poco per ottenere i 2 punti che lo separano dalla salvezza matematica, anche se affronterà due formazioni già salve che non avranno di certo il coltello tra i denti. E' vero, il Catania non ha ancora il conforto della matematica, ma vanta una differenza reti di +11 sui bergamaschi che non è verosimilmente dilapidabile in soli due turni. A tal proposito a tranquillizzare i tifosi etnei ci pensa il Bologna, che, statistiche alla mano, in questa stagione ha saputo superare con più di un gol di scarto solo Livorno e Palermo ed è in un periodo di forma tutt'altro che buono.
Quindi che Catania dobbiamo aspettarci? Arrendevole come nella scorsa stagione? Non penso. Ci sarà Mihajlovic, che torna per la prima volta al Dall'Ara da ex: e, c'è da scommetterci, avrà voglia di dimostrare qualcosa ad una società che ha macchiato il suo tabellino di allenatore esordiente con un'esonero (comunque giustificato dai pessimi risultati). E ci sarà Maxi Lopez, autentico jolly pescato durante il mercato di gennaio dall'a.d. etneo Lo Monaco, che con 9 reti (di cui solo una su rigore) ha trascinato i rossoazzurri fuori dai bassifondi della classifica.
Ciò dovrebbe far riflettere attentamente gli uomini che curano gli interessi del Bologna: è infatti da tempo memorabile che durante il mercato di riparazione la società rossoblù non inserisce nella rosa giocatori in grado di dare una svolta alla stagione: negli ultimi anni gli innesti a campionato in corso non hanno dato quanto ci si attendeva, anzi in alcuni casi sono stati addirittura deleteri (cito a titolo esemplificativo i vari Legrottaglie, Ferrante, Danilevicius fino ad arrivare ad Osvaldo). Quest'anno, tolti Buscè e Modesto che se non altro sono stati quasi sempre schierati nell'undici titolare, gli altri acquisti di gennaio (Savio, Pisanu, Succi, Appiah) sono stati impiegati col contagocce e non hanno dato nessun contributo alla causa.
Chissà che la partita col Catania non sia l'occasione per vedere qualcuno di loro all'opera: non mi aspetto molto, ma, rispetto agli uomini che a Bergamo hanno dato vita a una delle prestazioni più remissive della storia rossoblù, almeno avranno la motivazione di dimostrare alla piazza e all'allenatore che avrebbero meritato più spazio.
Riuscirà questo Bologna spento e alle prese con alcune defezioni (Portanova è squalificato, Guana in dubbio) ad aver la meglio sul Catania? Non lo so. Ecco spiegato perché noi tifosi contiamo molto sul fatto che l'Atalanta abbia perso la voglia di lottare e non faccia bottino pieno a Napoli: in tal caso si potrà festeggiare anche in caso di sconfitta contro gli etnei. Ma un finale di stagione simile lascerebbe decisamente l'amaro in bocca e spegnerebbe del tutto la fiducia della piazza in un tecnico che negli ultimi mesi, con scelte discutibili, ha oscurato quanto di buono fatto in precedenza. Ci auguriamo che nell'ultima partita interna gli uomini di Colomba sfoderino una prestazione all'altezza e non si accontentino di esultare per le sfortune altrui. Non sarebbe giusto per i tanti tifosi che stanno acquistando i tagliandi e che si aspettano di chiudere la pratica salvezza con una vittoria frutto di una prestazione finalmente convincente.
Tra questi ci sarò anch'io, di nuovo in curva S. Luca approfittando della promozione. Dagli ultimi dati sulla prevendita si supererà certamente quota 20.000 spettatori. Dato forse sotto le attese: ma se si pensa alla prestazione imbarazzante fornita contro l'Atalanta non era lecito aspettarsi di più, nonostante gli sconti.

Continua a leggere...

martedì 4 maggio 2010

M. Roma Volley-Zinella Bologna 3-0

Zinella Bologna
Si spegne a Roma il sogno promozione della Zinella: viene sconfitta per 3-0 (25-21, 25-23, 25-20) in gara 2 della semifinale playoff di serie A2 dalla M. Roma Volley, autentica bestia nera di questa stagione (5 sconfitte su 5 incontri), chiudendo così una stagione che comunque è andata ben oltre le aspettative.

Ci auguriamo che il prossimo anno la squadra venga ulteriormente rinforzata, per poter finalmente conquistare un posto nell'elite del volley, dalla quale Bologna manca da troppo tempo.
Continua a leggere...

lunedì 3 maggio 2010

Atalanta-Bologna 1-1: le pagelle

Bologna F.C. 1909
Viviano 5+: gravissimo l'errore di posizione in occasione del gol su punizione di Guarente: fa due passi in avanti aspettandosi un cross e viene beffato. Respinge un rigore più per demerito di Valdes (che gli tira addosso) che per meriti propri.

Raggi 5,5: spaesato, in occasione dell'azione dal quale nasce il rigore non raddoppia su Tiribocchi permettendogli di trovare un pertugio per servire Guarente.

Portanova 5: sarà per la folta barba, ma non sembra lui. Interviene goffamente su Guarente, provocando il rigore che Valdes spara sui piedi di Viviano. Ammonito salterà l'ultimo match interno contro il Catania.

Moras 5/6: anche lui soffre parecchio nel primo tempo, poi si riprende.

Britos 6: il meno peggio dietro: nella ripresa è fondamentale un suo recupero su Amoruso lanciato a rete.

Modesto 5: il suo lato è sempre scoperto quando l'Atalanta si distende in contropiede. Fatica molto a coprire tutta la fascia e sente l'assenza di Lanna alle sue spalle. Sbagliando la battuta del corner, fa annullare la decisione dell'arbitro Tagliavento che aveva concesso il penalty per fallo di Pellegrino su Portanova. Ha un solo merito: recuperare e servire a Gimenez il prezioso pallone che da il via all'azione che causa l'autorete di Peluso.

Buscè 6-: cerca qualche ripartenza ma deve sacrificarsi molto in copertura per chiudere le falle del centrocampo. Prova non brillante, ma come sempre generosa.

Mutarelli 4: partita disastrosa. Costantemente in ritardo, viene sempre saltato in velocità e non sapendo più che pesci pigliare inizia a fare falli a ripetizione: ammonito e avvisato da Tagliavento, viene graziato in due occasioni. Non me ne voglia l'ex laziale, ma è lontanissimo da uno stato di forma lontanamente accettabile per calcare i campi di serie A.

Guana 5,5: senza Mudingayi di fianco a "fare della legna", si fa prendere in mezzo dagli avversari e nei rari casi in cui conquista palla non riesce mai a far ripartire i suoi. Nel secondo tempo si riprende e fornisce due buoni palloni a Gimenez (che spara alto) e a Di Vaio (che viene ingiustamente fermato per fuorigioco).

Zalayeta 5/6: troppo lento per poter spaventare la retroguardia nerazzurra, dopo un primo tempo dove non la prende mai, nella seconda frazione ha il merito di arretrare a centrocampo per cercare palloni giocabili e far ripartire i suoi.

Di Vaio 5: non incide sul match, ma se al 95' il guardalinee non avesse sbandierato un fuorigioco inesistente sarebbe entrato in porta col pallone che valeva la matematica salvezza.

Casarini 5,5: entra nella ripresa al posto di Mutarelli e il miglioramento è evidente, ma non per meriti suoi: sente molto la pressione della partita ed è più nervoso del solito. Si batte ma nulla di più.

Adailton 5+: entra al posto di Portanova, ma non punge. Nel finale, quando sarebbe stato utile congelare la partita, sbaglia alcuni palloni di troppo.

Gimenez 7-: combina più lui in 25 minuti di tutti i suoi compagni. Quando entra in campo il Bologna comincia finalmente ad affacciarsi nella metà campo avversaria con convinzione. Un suo tiro velenoso innesca la carambola da cui nasce la sfortunata quanto maldestra deviazione nella propria porta di Peluso. Su assist di Guana ha la palla del 2-1 ma purtroppo sul destro che non è il suo piede (a tal proposito ricordiamo tutti il clamoroso errore contro la Juventus...). Meriterebbe più spazio, è l'unico che può dare un tocco di imprevedibilità ad una squadra altrimenti senza idee.


Colomba 4,5: sbaglia totalmente la formazione, non c'è altro da dire. Schiera dall'inizio un Mutarelli fuori condizione, rischiando di ritrovarsi in dieci uomini dopo pochi giri d'orologio. Al termine di una prima frazione di gioco a dir poco allucinante, con 45 minuti da giocare in superiorità numerica, non riesce a partorire nessun cambiamento tattico e si ripresenta in campo con lo stesso sciagurato assetto. Per fortuna lascia negli spogliatoi Mutarelli, buttando nella mischia Casarini che però, per passo e caratteristiche, non è di certo l'uomo che può far cambiare marcia alla squadra. Gimenez, l'unico che con le sue giocate poteva mettere in crisi il bunker atalantino, viene inserito solo al 70' come mossa della disperazione: a mio parere sarebbe dovuto entrare immediatamente a inizio ripresa, per sfruttare da subito la superiorità numerica. Insomma una partita gestita nel peggiore dei modi e che solo una clamorosa autorete poteva rimettere in piedi. Le dichiarazioni rilasciate con tono stizzito nel dopo gara e durante la trasmissione "Il pallone nel 7" non fanno altro che confermare che l'allenatore sente di aver perso la fiducia della società, dei giornalisti e della maggior parte dei tifosi. La squadra, che comunque l'impegno non lo fa mai mancare, sembra essere ancora dalla sua parte: ma iniziare una nuova stagione con questo clima di sfiducia rischia di demoralizzare tutto l'ambiente, spegnendo sul nascere i sogni di una piazza che da troppi anni vive il calcio senza entusiasmo. E' noto che a salvezza raggiunta il mister si troverà tra le mani un contratto biennale già firmato. Non oso aspettarmi da parte di questa proprietà decisioni sensate e tempestive (sebbene economicamente non vantaggiose), quindi il mio appello è rivolto direttamente a lui: essendo un galantuomo, a fine stagione si faccia da parte e non tenga la società vincolata ad un impegno preso quando nessuno avrebbe mai immaginato un simile finale di stagione. Così sarà ricordato per aver contribuito ad una preziosa salvezza, per aver recuperato psicologicamente un giocatore fondamentale come Mudingayi e per qualche bella partita come la rocambolesca vittoria di Genova: tutto sommato come un vincente. Non credo voglia seguire le orme dei suoi predecessori, prematuramente confermati da questa dirigenza, esonerati la stagione successiva dopo pochi turni e ora non visti più di buon occhio sotto le due torri. Se ci tiene al Bologna la metà di quanto io credo, sono convinto che farà la scelta giusta.


Arbitro Tagliavento 5,5: la partita è delicatissima e lui lo sa. Nei primi minuti grazia Tiribocchi per un fallo su Raggi che poteva essere punito col cartellino rosso e, forse per compensazione, non caccia Mutarelli che, già ammonito, ha continuato a distribuire calci e pestoni agli avversari a palla lontana. In occasione del calcio di rigore inizialmente concesso ai rossoblù fa un po' confusione, ma alla fine applica correttamente il regolamento: ingenuo Pellegrino a perdere la testa dopo il fischio, meritandosi il rosso per proteste. Grave errore del suo collaboratore nel finale: Di Vaio non era in fuorigioco.
Continua a leggere...

Amori Fortitudo Bologna-Nobili Sbs Castelletto 76-54

Fortitudo BolognaLa Fortitudo si sbarazza di Castelletto Ticino riscattando l'opaca prestazione di gara 2 e chiude la serie sul 2-1, qualificandosi per il secondo turno dei playoff di serie A Dilettanti.
Inizio sprint degli uomini di Finelli che vanno subito avanti 15-0. Dopo un calo a inizio secondo quarto, che vede gli avversari risalire fino al -5, i biancoblù si risvegliano piazzando un parziale di 11-0. Da lì in poi controllano agevolmente il match fino al 76-54 finale.
Ora ad attendere l'Aquila in semifinale ci sarà il Gira Ozzano di coach Salieri. Gara 1 domenica al Paladozza per un derby che si preannuncia infuocato.
Quando gioca la Effe è sempre superfluo chiamare a raccolta i tifosi: anche contro Castelletto, nonostante la diretta tv su Sportitalia 2, erano presenti circa 3000 spettatori che hanno incitato la squadra dal primo all'ultimo minuto. Col Gira, se sarà confermata l'affluenza registrata in occasione del match di regular season, si potrebbe superare quota 5000. E, perché no, puntare al tutto esaurito: l'impatto con un palazzo tutto biancoblù potrebbe intimidire la giovane formazione di Salieri, poco avvezza a simili palcoscenici, e risultare un fattore determinante ai fini del risultato.
Continua a leggere...

domenica 2 maggio 2010

Atalanta-Bologna 1-1: commento partita

Bologna F.C. 1909Chi non avrebbe firmato un punto alla vigilia? Un punto è arrivato, ma ciò che sconvolge il popolo rossoblù e non lo fa ancora gridare alla salvezza, nonostante il +5 a due turni dal termine, è il modo in cui è stato ottenuto. Solo un'autorete clamorosa del bergamasco Peluso a 8 minuti dal 90' ha permesso agli uomini di Colomba di raggiungere l'agognato pari, dopo più di 45 minuti giocati in superiorità numerica a causa dell'espulsione di Pellegrino per doppia ammonizione. Ma andiamo con ordine.
Pronti via, si capisce subito che il pallino del gioco sarebbe stato in mano ai nerazzurri per tutto il match: il Bologna non riesce a costruire nulla, si arrocca nella propria metà campo e appena conquista la sfera la allontana dall'area, ma in avanti né Di Vaio né Zalayeta riescono a tener palla e a far salire la squadra. La difesa a 5 è tutt'altro che un fortino: in settimana Colomba aveva citato come esempio da emulare il 'catenaccio' inscenato dall'Inter di Mourinho al Camp Nou, ma l'assetto difensivo rossoblù, nonostante Valdes non sia Messi, ha deluso tutte le aspettative, concedendo troppi spazi agli inserimenti degli avversari, complice anche il centrocampo, che non ha mai fatto filtro. L'assenza di Mudingayi, come si temeva, si è fatta sentire: dopo pochi minuti, infatti, era chiaro a tutti che la scelta del sostituto, caduta su Mutarelli, al rientro dopo sette mesi, era stata un clamoroso errore di valutazione del tecnico. L'ex laziale, in palese ritardo su tutti i palloni, si è fatto notare solo per i numerosi interventi fallosi: dopo il cartellino giallo preso all'11' minuto per fallo su Valdes, ha effettuato altri due duri interventi a metà campo rischiando la seconda ammonizione, ma è stato graziato dal direttore di gara.
Al 15' il dominio nerazzurro si concretizza: iniziativa di Tiribocchi che imbecca in area Guarente: il centrocampista nerazzurro sposta il pallone e viene steso da Portanova. Rigore e cartellino giallo per il centrale rossoblù che era diffidato e quindi salterà il Catania. Dal dischetto Valdes calcia centrale e Viviano respinge con i piedi. Pericolo scampato, più per demerito del numero 20 nerazzurro, che ha tirato malamente, che per merito del numero uno rossoblù che si era buttato alla sua destra ed è stato colpito dal pallone.
L'Atalanta non demorde e al 23' minuto conquista un calcio di punizione sulla trequarti: Guarente invece di scodellare al centro tira verso la porta e sorprende Viviano che era colpevolmente fuori dai pali: grave leggerezza dell'estremo difensore rossoblù che vanifica la precedente parata dagli undici metri. Atalanta in vantaggio e virtualmente a soli 2 punti dagli uomini di Colomba, che sembrano non reagire alla rete subita.
Al 45' il giallo: corner di Modesto, l'arbitro Tagliavento fischia il penalty a favore dei rossoblù per trattenuta di Pellegrino su Portanova. L'atalantino protesta in maniera troppo veemente e l'arbitro gli mostra il cartellino rosso. Tutti attendono la battuta del calcio di rigore, invece si riprende con una rimessa da fondo campo: il guardalinee aveva alzato la bandierina per segnalare che il pallone calciato da Modesto aveva superato la linea di fondo durante la traiettoria aerea, inducendo l'arbitro a tornare sulla propria decisione. Ma il provvedimento disciplinare ai danni del difensore orobico resta. Situazione senza precedenti e proteste da ambo le parti. Ma tant'è: il Bologna va negli spogliatoi sapendo di poter giocare i secondi 45 minuti in superiorità numerica.
Tutti si aspettano un cambio tattico radicale, per l'esigenza di spostare in avanti il baricentro e dare vivacità ad un attacco che fino a quel momento non aveva prodotto un solo tiro in porta. Invece al rientro in campo l'unico cambiamento è l'ingresso di Casarini, un altro centrocampista, al posto di Mutarelli, già ammonito e francamente impresentabile.
L'inerzia del match però non cambia e al 51' Colomba decide di buttare nella mischia anche Adailton, al posto di Portanova. Il baricentro si alza, ma non si registrano conclusioni verso la porta eccetto una debole punizione dello stesso Adailton che Consigli blocca con tranquillità. E' il primo tiro in porta del Bologna: arriva al minuto 56.
E' invece l'Atalanta che, nonostante l'uomo in meno, pressa e conquista numerosi palloni a metà campo, pungendo in contropiede con Amoruso sul quale Britos fa un prodigioso intervento in scivolata, sventando il pericolo.
La partita cambia al 25' minuto: Colomba inserisce Gimenez per Raggi e il Bologna finalmente comincia a farsi vedere dalle parti di Consigli. Prima l'uruguaiano serve Zalayeta defilato a destra che, invece di tentare la conclusione a rete, cerca un improbabile passaggio al centro che viene intercettato. Poi al minuto numero 82, servito in area di rigore da Modesto che aveva recuperato un pallone sulla sinistra, tira verso la porta (il primo vero tiro in porta), Consigli respinge e Peluso, senza la pressione di nessun avversario, sbaglia goffamente il tocco spingendo la palla all'interno della propria porta. E' il pareggio che fa tirare a tutta Bologna un sospiro di sollievo. L'Atalanta si riversa in avanti con la forza della disperazione e va vicina al gol con un pericoloso colpo di testa di Amoruso che si spegne di poco a lato alla sinistra di Viviano.
Il Bologna si chiude e cerca di ripartire in contropiede ma è molto impreciso negli appoggi. Al 90' Gimenez, imbeccato in area da Guana, spara col destro ma non inquadra la porta. Al termine dei 5 minuti di recupero Di Vaio, lanciato da Guana, viene fermato per un fuorigioco inesistente dopo aver saltato Consigli: era da solo con la porta spalancata davanti a sé. Sarebbe stato il gol salvezza, ma pazienza: vista la deludente prestazione dei rossoblù sarebbe stato chiedere davvero troppo.

Ci sarebbe da gioire, ma io non riesco a godere pienamente di questo momento: e, senza presunzione, credo che il mio stato d'animo sia condiviso dalla maggior parte di coloro che hanno visto la partita. Non fraintendetemi, alla vigilia avrei fatto carte false per un pareggio. Ma, siamo onesti, questo punto non è meritato. Abbiamo giocato per oltre 50 minuti in superiorità numerica senza renderci mai pericolosi, con un allenatore che ha palesemente sbagliato assetto tattico e interpreti in campo: la difesa a cinque ha lasciato sguarnito un centrocampo che, orfano di Mudingayi, veniva sempre saltato e la scelta di Mutarelli, fermo da mesi, non trova spiegazioni logiche, visto che chi ha avuto modo di vedere l'amichevole del giovedì a Scandiano lo ha segnalato come uno dei meno propositivi. Solo dopo l'ingresso di Adailton l'assetto è stato modificato, ma purtroppo il brasiliano è un lontano parente di quello che ha steso il Genoa a Marassi e non è riuscito a dare nessuna scossa ad una squadra che non riusciva ad inanellare tre passaggi di fila e subiva addirittura il pressing a metà campo degli avversari in inferiorità numerica. Solo dopo l'ingresso di Gimenez il vento è cambiato: il sospetto è che sia stata la mossa della disperazione, fatta dal mister più per salvare se stesso dalle critiche che per effettiva convinzione nelle capacità del giocatore: in tal caso, secondo me, lo avrebbe buttato nella mischia dopo l'intervallo per dare subito un'altra impronta ai suoi. Fortunatamente il folletto uruguaiano è entrato subito in partita, creando scompiglio e scagliando l'unico tiro degno di nota verso la porta bergamasca, dal quale è nata l'incredibile autorete di Peluso.
E' triste dover gioire per un errore clamoroso degli avversari e non per meriti propri. Domani i giornali titoleranno "Salvi per un Peluso" o "Viva Culomba". E non si può negare che la dea bendata ci abbia dato una grossa mano, in questo finale di stagione come nei due precedenti, restituendoci in parte il credito maturato dopo l'incredibile retrocessione del 2005.
Ma di questi tempi bisogna accontentarsi, "tapparsi il naso" e guardare avanti: l'importante è aver tenuto la formazione bergamasca a distanza, mortificandone le speranze di rimonta. Pertanto questo punto, sebbene immeritato, rappresenta un passo forse decisivo per la permanenza nella massima serie. Ora per gli uomini di Colomba sarà sufficiente ottenere 2 punti negli ultimi due abbordabili turni: ma ciò che conforta di più il popolo rossoblù è che se l'Atalanta non farà bottino pieno a Napoli, si potrà festeggiare la salvezza con un turno di anticipo anche in caso di sconfitta contro il Catania.
Continua a leggere...

sabato 1 maggio 2010

Bologna-Catania: curva S.Luca ad 1 euro

Bologna F.C. 1909Il Bologna, attraverso il suo sito ufficiale, ha annunciato che verrà riproposta l'iniziativa che ha avuto successo in occasione del vittorioso match con il Parma e che ho già avuto modo di commentare in un precedente post: per l'ultima partita interna della stagione, in programma domenica 9 maggio contro il Catania dell'ex Mihajlovic, sarà consentito l'ingresso in curva S.Luca ad un euro. La promozione è riservata ai residenti a Bologna e provincia che acquisteranno i biglietti in prevendita da lunedì 3 a venerdì 7 maggio.
Iniziativa lodevole della società per chiamare a raccolta i tifosi in vista di un match la cui importanza sarà legata a doppio filo all'esito della partita di domenica contro l'Atalanta.
La speranza di tutti è che sia una passerella di fine stagione per festeggiare insieme al pubblico la permanenza nella massima serie: a tal fine, sarà fondamentale uscire imbattuti dalla insidiosissima trasferta di Bergamo, in occasione della quale il tifo organizzato si è mobilitato per ottenere un esodo massiccio di supporters rossoblù, appendendo vari striscioni in punti strategici della città.

Lunedì correrò a prendere i biglietti: sono certo che i tifosi risponderanno presente anche in questa occasione. Come ho già detto, apprezzo molto questa iniziativa e mi auguro che anche per il prossimo campionato vengano valutate soluzioni per rendere la curva S.Luca un secondo cuore pulsante del nostro tifo: purtroppo il Dall'Ara ha un'acustica pessima e la maggior parte degli incitamenti della curva Bulgarelli faticano ad arrivare oltre la torre di Maratona, quindi poter schiacciare i tifosi ospiti nel loro "angolino" soffocandone i cori sul nascere renderebbe il nostro vecchio caro stadio ancora più caldo di quanto già non sia.
Continua a leggere...