Ecco le pagelle della partita tra Bologna e Udinese, disputata domenica 27/09/2015 allo stadio Renato Dall'Ara e valida per la sesta giornata del campionato di serie A 2015/2016.
I friulani hanno vinto col risultato di 1-2: al provvisorio vantaggio di Mounier (31°) hanno risposto Badu (61°) e Zapata (85°).
Mirante 6: incolpevole sui gol, anzi, sul primo aveva anche compiuto un mezzo miracolo, peccato che i difensori in modalità fittone abbiano lasciato a Badu il tempo di rialzarsi, prendere un caffé, grattarsi il deretano e insaccare comodamente a porta vuota.
Ferrari 5: il magazziniere deve avergli lucidato le scarpe con della vasellina, visto che non indovina uno stop nemmeno per sbaglio. Purtroppo in certi casi impegno e dedizione non sono sufficienti per improvvisarsi giocatori di serie A, a maggior ragione se adattati a coprire per necessità un ruolo non proprio.
Rossettini 5-: ancora una prestazione da dimenticare, se Gastaldello viene mandato a giocare con la primavera, lui ad oggi faticherebbe a trovare posto da titolare tra gli esordienti regionali.
Oikonomou 6: ancora una volta, l'unico faro della retroguardia. Peccato che attorno a lui rotolino balle di paglia come nei migliori film western.
Masina 5: involuzione clamorosa rispetto al giovanotto pieno di personalità e strapotere fisico che avevamo ammirato nella scorsa stagione. Forse non è stato lui a fare un passo indietro, ma sta semplicemente scontando il salto di categoria: in serie A se si dorme si paga dazio, sempre.
Diawara 6+: se si tiene conto della giovane età, sbaglia poco e smista palla con disciplina, ma in certi frangenti del match chi occupa la sua posizione deve prendere le redini del gioco e lui non è ancora pronto per questo.
Rizzo 6-: l'incursione sul fondo e l'assist per Mounier, poi nella ripresa consegna la sua foto a chi l'ha visto.
Pulgar 5+: troppo scolastico, non osa mai una giocata che possa fare la differenza.
Giaccherini 5,5: al rientro dopo l'infortunio, dura solo mezz'ora e poi si rompe di nuovo come quelle graziose automobiline cinesi con la carica a molla che vanno tre volte e poi, puff, d'incanto smettono di funzionare. Nei pochi minuti in campo non aveva certamente brillato, andando spesso a pestare i piedi sia a Rizzo che a Mounier. Perché schierarlo (di nuovo) dal primo minuto se non è ancora pronto??
Mounier 6+: il gol, qualche bella iniziativa nel primo tempo, poi "il Nulla" de "La storia infinita" inghiotte pure lui.
Destro 5+: il più per l'assist a Brienza, malamente sprecato da quest'ultimo. Per il resto fatico a valutare la sua prova con aggettivi tecnici e non ho nemmeno voglia di farlo perché in fondo mi dispiace da morire per lui, ma soprattutto per il Bologna che ha puntato tutto sulla sua esplosione definitiva: ma la miccia per ora è decisamente bagnata. Quindi lascio spazio alle metafore: se fosse un sapore, sarebbe acqua distillata, se fosse un colore, un vivace grigio ghisa. Se poi quando finalmente si ricorda che è pagato per fare gol e si smarca, il suo compagno Brienza piuttosto che servirlo preferisce dribblare la bandierina del calcio d'angolo e due fotografi per poi tirare a salve, vabbé, tanto vale toglierlo perché giustamente ci sta anche che scenda la catena a lui e a chi gli continua a dare fiducia. Altrove forse avrebbe già iniziato a testare la comodità di quelle belle poltrone rossoblù sotto alla tettoia, ma è fortunato perché le sue riserve l'unico posto che possono rubargli è quello sotto alla doccia. Non ci siamo, per niente.
Brienza 4: entra al 30° al posto di Giaccherini, spreca un pallone servitogli da Destro calciando malamente sul fondo la palla del possibile 2-0 in chiusura di frazione e nella ripresa si intestardisce a voler cercare la conclusione personale ignorando Destro tutto solo a centro area. Andrebbe per punizione messo in isolamento a guardare per 48 ore il famoso spot di un profumo francese dei primi anni '90. "Egoiste".
Taider 5/6: entra al 74° al posto di Rizzo, non incide.
Mancosu 5,5: entra all' 75° al posto di Destro, l'unico pallone in profondità che gli arriva se lo porta sul fondo.
Allenatore Delio Rossi 5: rischia il rientrante Giaccherini dal primo minuto e la scelta non lo premia, visto che l'ex nazionale nella mezz'ora concessagli dai suoi muscoli di cristallo non stava certamente brillando. Nella ripresa toglie Destro, scelta che ci sta alla luce del poco che il numero 10 sta dando alla squadra in questo avvio di stagione, ma forse prima di chiamare cambio dovrebbe pensare a chi ha in panchina: ma questa non è colpa sua, ma bensì di chi ha pensato di affrontare la serie A senza munirsi di una valida alternativa in avanti. Nel primo tempo la squadra regge bene, ma nella ripresa, come al solito, si scioglie come un calippo in un solarium. Rischia fortemente l'esonero: se non compirà un'impresa contro una Juve ferita e vogliosa di trovare il primo acuto davanti al proprio pubblico, dopo la sosta non lo vedremo più sulla panchina del Bologna. Pagherà lui, anche per colpe non sue: ma se poteva dare un 10% di valore aggiunto ad una squadra che ad oggi sembra totalmente inadeguata per la categoria, beh, francamente non sembra avere inciso in positivo.
Arbitro Gervasoni 4: carica subito di ammonizioni i rossoblù, spesso nemmeno sanzionando con la punzione degli interventi di pari gravità dei friulani. Forti dubbi sul gol di Badu, dalle immagini sembra fuorigioco netto. Indisponente in vari frangenti, se gli arrivano la metà degli auguri indirizzatigli dalla curva, questa settimana lo sciacquone del suo WC avrà molto lavoro da svolgere.
- Per vedere il video con gli highlights della partita, clicca QUI
I friulani hanno vinto col risultato di 1-2: al provvisorio vantaggio di Mounier (31°) hanno risposto Badu (61°) e Zapata (85°).
Mirante 6: incolpevole sui gol, anzi, sul primo aveva anche compiuto un mezzo miracolo, peccato che i difensori in modalità fittone abbiano lasciato a Badu il tempo di rialzarsi, prendere un caffé, grattarsi il deretano e insaccare comodamente a porta vuota.
Ferrari 5: il magazziniere deve avergli lucidato le scarpe con della vasellina, visto che non indovina uno stop nemmeno per sbaglio. Purtroppo in certi casi impegno e dedizione non sono sufficienti per improvvisarsi giocatori di serie A, a maggior ragione se adattati a coprire per necessità un ruolo non proprio.
Rossettini 5-: ancora una prestazione da dimenticare, se Gastaldello viene mandato a giocare con la primavera, lui ad oggi faticherebbe a trovare posto da titolare tra gli esordienti regionali.
Oikonomou 6: ancora una volta, l'unico faro della retroguardia. Peccato che attorno a lui rotolino balle di paglia come nei migliori film western.
Masina 5: involuzione clamorosa rispetto al giovanotto pieno di personalità e strapotere fisico che avevamo ammirato nella scorsa stagione. Forse non è stato lui a fare un passo indietro, ma sta semplicemente scontando il salto di categoria: in serie A se si dorme si paga dazio, sempre.
Diawara 6+: se si tiene conto della giovane età, sbaglia poco e smista palla con disciplina, ma in certi frangenti del match chi occupa la sua posizione deve prendere le redini del gioco e lui non è ancora pronto per questo.
Rizzo 6-: l'incursione sul fondo e l'assist per Mounier, poi nella ripresa consegna la sua foto a chi l'ha visto.
Pulgar 5+: troppo scolastico, non osa mai una giocata che possa fare la differenza.
Giaccherini 5,5: al rientro dopo l'infortunio, dura solo mezz'ora e poi si rompe di nuovo come quelle graziose automobiline cinesi con la carica a molla che vanno tre volte e poi, puff, d'incanto smettono di funzionare. Nei pochi minuti in campo non aveva certamente brillato, andando spesso a pestare i piedi sia a Rizzo che a Mounier. Perché schierarlo (di nuovo) dal primo minuto se non è ancora pronto??
Mounier 6+: il gol, qualche bella iniziativa nel primo tempo, poi "il Nulla" de "La storia infinita" inghiotte pure lui.
Destro 5+: il più per l'assist a Brienza, malamente sprecato da quest'ultimo. Per il resto fatico a valutare la sua prova con aggettivi tecnici e non ho nemmeno voglia di farlo perché in fondo mi dispiace da morire per lui, ma soprattutto per il Bologna che ha puntato tutto sulla sua esplosione definitiva: ma la miccia per ora è decisamente bagnata. Quindi lascio spazio alle metafore: se fosse un sapore, sarebbe acqua distillata, se fosse un colore, un vivace grigio ghisa. Se poi quando finalmente si ricorda che è pagato per fare gol e si smarca, il suo compagno Brienza piuttosto che servirlo preferisce dribblare la bandierina del calcio d'angolo e due fotografi per poi tirare a salve, vabbé, tanto vale toglierlo perché giustamente ci sta anche che scenda la catena a lui e a chi gli continua a dare fiducia. Altrove forse avrebbe già iniziato a testare la comodità di quelle belle poltrone rossoblù sotto alla tettoia, ma è fortunato perché le sue riserve l'unico posto che possono rubargli è quello sotto alla doccia. Non ci siamo, per niente.
Brienza 4: entra al 30° al posto di Giaccherini, spreca un pallone servitogli da Destro calciando malamente sul fondo la palla del possibile 2-0 in chiusura di frazione e nella ripresa si intestardisce a voler cercare la conclusione personale ignorando Destro tutto solo a centro area. Andrebbe per punizione messo in isolamento a guardare per 48 ore il famoso spot di un profumo francese dei primi anni '90. "Egoiste".
Taider 5/6: entra al 74° al posto di Rizzo, non incide.
Mancosu 5,5: entra all' 75° al posto di Destro, l'unico pallone in profondità che gli arriva se lo porta sul fondo.
Allenatore Delio Rossi 5: rischia il rientrante Giaccherini dal primo minuto e la scelta non lo premia, visto che l'ex nazionale nella mezz'ora concessagli dai suoi muscoli di cristallo non stava certamente brillando. Nella ripresa toglie Destro, scelta che ci sta alla luce del poco che il numero 10 sta dando alla squadra in questo avvio di stagione, ma forse prima di chiamare cambio dovrebbe pensare a chi ha in panchina: ma questa non è colpa sua, ma bensì di chi ha pensato di affrontare la serie A senza munirsi di una valida alternativa in avanti. Nel primo tempo la squadra regge bene, ma nella ripresa, come al solito, si scioglie come un calippo in un solarium. Rischia fortemente l'esonero: se non compirà un'impresa contro una Juve ferita e vogliosa di trovare il primo acuto davanti al proprio pubblico, dopo la sosta non lo vedremo più sulla panchina del Bologna. Pagherà lui, anche per colpe non sue: ma se poteva dare un 10% di valore aggiunto ad una squadra che ad oggi sembra totalmente inadeguata per la categoria, beh, francamente non sembra avere inciso in positivo.
Arbitro Gervasoni 4: carica subito di ammonizioni i rossoblù, spesso nemmeno sanzionando con la punzione degli interventi di pari gravità dei friulani. Forti dubbi sul gol di Badu, dalle immagini sembra fuorigioco netto. Indisponente in vari frangenti, se gli arrivano la metà degli auguri indirizzatigli dalla curva, questa settimana lo sciacquone del suo WC avrà molto lavoro da svolgere.
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