domenica 22 maggio 2011

Bologna-Bari 0-4: commento partita

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Nella trentottesima ed ultima giornata del campionato di serie A 2010/2011, il Bologna ha subito un'autentica umiliazione contro il Bari: 0-4 il risultato allo stadio Renato Dall'Ara, in virtù della tripletta del baby Grandolfo (28°, 47° e 54°) e del poker di Huseklepp (78°).


Commento partitaIl tabellone del Dall'Ara mostra impietoso l'umiliante risultato (Bologna-Bari 0-4 2010/11)
Umiliazione: non c'è altro modo per definire lo "spettacolo" andato di scena allo stadio Dall'Ara. Il Bari, cenerentola del campionato, ha schierato mezza squadra primavera ed ha inflitto una punizione severissima ad un Bologna talmente brutto da far pensare male. A proposito, a quanto era quotato lo 0-4 esterno in favore dei pugliesi?
Inutile soffermarsi sul match: una squadra svogliata e a tratti indisponente è stata prima ridicolizzata dal giovane giocatore pugliese Grandolfo (classe 1992), autore di una tripletta al 28°, al 47° e al 54°, e poi definitivamente seppellita dal norvegese Huseklepp, abile ad approfittare di un clamoroso buco difensivo di Cherubin al 78°.
Per il Bologna solo un palo di Di Vaio nei minuti finali.
A fare male non è tanto la sconfitta, ma l'atteggiamento: subire passivamente quattro reti nell'ultima uscita stagionale davanti al proprio pubblico dalla squadra più debole del torneo significa mancare di rispetto ad una tifoseria che non ha mai smesso di sostenere i propri colori, anche dopo le ultime prestazioni vergognose.
Come se non bastasse, la maggior parte dei giocatori al fischio finale ha preso velocemente la via degli spogliatoi, senza degnare di un saluto quella curva che ha continuato imperterrita a sostenerli anche dopo quest'ultimo rovinoso scivolone: i soli Malesani, Moras e Di Vaio hanno risposto agli applausi del pubblico, mentre tutti gli altri, molti dei quali sicuramente all'ultima apparizione in maglia rossoblù, hanno mostrato una totale mancanza di attaccamento ai colori, snobbando coloro che hanno contribuito a pagare i loro stipendi acquistando biglietti ed abbonamenti. Dopo un finale di stagione da incubo, sarebbe stato quantomeno doveroso dire grazie a chi permette loro di condurre una vita da privilegiati facendo il mestiere più bello del mondo.
Il solo Di Vaio si è diretto anche sotto distinti e tribuna, a testimonianza dell'attaccamento che nutre nei confronti della maglia e della città: nonostante una prestazione insufficiente, oggi il capitano ha dato una lezione di stile, dimostrando di meritare il rinnovo del contratto non solo per quello che ha dato in campo (19 reti), ma soprattutto per la sua capacità di essere un leader anche fuori dal terreno di gioco.
Un'immagine della curva A.Costa-Bulgarelli all'ingresso delle squadre in campo: al centro è stato esposto un gigantesco striscione contro la tessera del tifoso (Bologna-Bari 0-4 2010/11)

I rossoblù chiudono la stagione al sedicesimo posto con 42 punti in classifica: sarebbero stati 45, ma la graduatoria che rimarrà stampata negli almanacchi vedrà il Bologna stazionare dietro a squadre del calibro di Cesena, Chievo e Catania per l'ennesima volta, con il solo Lecce a separarlo dal baratro.
A questo gruppo va detto grazie per la salvezza, ma nulla di più.
Concludo con una domanda, certo di non essere l'unico ad essersela posta: se questo Bologna per salvarsi avesse dovuto fare obbligatoriamente tre punti contro la formazione pugliese, quale sarebbe stato l'epilogo di questa stagione? Io preferisco non rispondere, ma nel dubbio ringrazio di cuore il giocatore genoano Boselli e i palermitani Miccoli e Pinilla. A buon intenditor poche parole.


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