Nel recupero della
ventiduesima giornata del
campionato di serie A 2010/2011, il
Bologna è stato sconfitto di misura dalla
Roma:
0-1 il risultato allo
stadio Renato Dall'Ara grazie alla rete di
Daniele De Rossi al 45°, agevolata da una sfortunata deviazione di Cherubin che ha messo fuori causa Viviano.
La partita, equilibrata e con pochi episodi da gol, è stata pesantemente condizionata da una decisione arbitrale molto discutibile quando il risultato era ancora inchiodato sullo 0-0: l'autore del gol De Rossi, già ammonito in precedenza per un fallo su Ramirez, ha commesso un evidente fallo di mano volontario che doveva essere sanzionato con il secondo cartellino giallo.
Commento partita
Come da regolamento, la partita è ripresa dal minuto in cui era stata sospesa (il 16°) e con un tiro dalla bandierina a favore dei rossoblù.
Al 25° De Rossi verticalizza al limite dell'area per Simplicio che calcia in porta col destro: Viviano si fa trovare pronto e respinge la sfera.
Al 35° la migliore occasione da gol per il Bologna: Rubin mette in mezzo un invitante pallone per l'accorrente Meggiorini che non ci pensa due volte ed esplode un sinistro di prima intenzione dal limite dell'area, ma Doni si fa trovare pronto e blocca la sfera.
Al 37° cartellino giallo per De Rossi per un intervento da dietro su Ramirez.
Pochi minuti più tardi l'episodio chiave del match: De Rossi, già ammonito, ferma volontariamente con la mano una ripartenza del Bologna, ma l'arbitro Banti lo grazia fischiando un semplice calcio di punizione senza prendere ulteriori provvedimenti.
Al 45°, dopo un ingenuo errore in disimpegno di Casarini, la beffa: è proprio De Rossi a portare in vantaggio la Roma con un destro da posizione defilata sporcato da una sfortunata deviazione di Cherubin.
Si va così al riposo con una Roma immeritatamente in vantaggio ed un Bologna giustamente nervoso per aver subito ingenuamente gol proprio per mano di un giocatore che Banti, da regolamento, avrebbe dovuto spedire anzitempo negli spogliatoi.
In avvio di ripresa si registrano poche emozioni, col Bologna in palese difficoltà nella costruzione del gioco palla a terra anche a causa della serata no di Ramirez, mai capace di aprire spazi in zona centrale.
Al 65° l'unica azione degna di nota dei rossoblù: Mutarelli serve Ramirez al limite della area, ma il sinistro dell'uruguiano si perde abbondantemente sul fondo.
Al 70° doppio cambio comandato da Malesani nel tentativo di rivitalizzare il reparto offensivo: fuori Meggiorini e Mutarelli, dentro Paponi e il redivivo Siligardi.
Ma i cambi non danno i frutti sperati e l'unico episodio rilevante è di marca giallorossa: Brighi, smarcato da un passaggio filtrante di Menez, si vede respingere la conclusione ravvicinata dall'estremo difensore rossoblù.
All'88° dentro Morleo al posto di Rubin, nel disperato tentativo di dare più spinta sulla fascia.
Dopo 5 minuti di recupero il fischio finale di Banti mette fine ad un match nel quale entrambe le squadre hanno prodotto pochissime occasioni da rete: probabilmente il risultato più giusto sarebbe stato lo 0-0.
A far pendere l'ago della bilancia a favore dei giallorossi di Montella sono stati due episodi: il grave errore dell'arbitro Banti (De Rossi, da regolamento, andava espulso per fallo di mano volontario) e l'ingenuità di Casarini che ha tardato il disimpegno facendosi soffiare il pallone sulla linea di fondo proprio allo scadere del primo tempo.
I rossoblù, alla seconda sconfitta interna stagionale, sono apparsi comunque sottotono rispetto alla gara vinta contro il Palermo: le pesanti assenze (Moras, Perez, Portanova, Gimenez erano squalificati, Britos ed Ekdal infortunati) hanno sicuramente pesato nell'economia dell'incontro, costringendo Malesani a reinventare il reparto arretrato con l'inedita coppia di centrali Esposito-Cherubin e con l'inserimento sulla fascia destra di Casarini, già provato in quella posizione in occasione della sfortunata trasferta contro la Sampdoria.
A centrocampo il pur volenteroso Mutarelli non ha nulla a che vedere con Perez né sul piano della quantità né su quello della qualità: la mancanza del roccioso centrocampista uruguaiano ha inciso in qualche modo sul rendimento degli altri due compagni di reparto Mudingayi e Della Rocca, inceppando quegli automatismi che avevano permesso alla squadra di mettere alle corde due signore squadre come Lazio e Palermo.
Se a tutto ciò aggiungiamo la serata negativa di Ramirez e Di Vaio ecco spiegato il perché di una prestazione anonima al cospetto di una Roma che in realtà non ha fatto molto di più per portare a casa l'intera posta in palio.
Il Bologna perde così l'occasione per allungare in classifica e resta fermo a 32 punti, a +9 dal Brescia terzultimo.
Ora i rossoblù sono attesi dall'insidiosissima trasferta contro la Juventus, in programma sabato 26 febbraio alle ore 20,45 allo stadio Olimpico di Torino: Malesani recupererà gli squalificati, ma sarà costretto a rinunciare a Ramirez, diffidato ed ammonito negli ultimi minuti del match.
Inutile nascondersi: nonostante stia vivendo una stagione di alti e bassi, la vecchia signora rimane largamente superiore sul piano tecnico e sarà fortemente motivata a riscattare la brutta prova di Lecce per tentare un disperato recupero in classifica e conquistare il pass per L'Europa che conta.
In ogni caso perché non provarci? Nonostante la sconfitta, la classifica sorride ancora e consente al Bologna di affrontare l'impegno contro i bianconeri senza alcun timore reverenziale: Malesani dovrà mettere in campo un undici titolare compatto ma anche votato all'attacco, con l'obiettivo di pungere in contropiede e mettere pressione alla retroguardia juventina, in questa stagione tutt'altro che imperforabile.
Se un pareggio sarebbe accolto come un risultato largamente positivo, sbancare un campo che in serie A è tabù dal lontanissimo 1980 rappresenterebbe il vero fiore all'occhiello di una stagione fin qui al di sopra delle più rosee aspettative. Un successo ripagherebbe infatti i tifosi rossoblù delle tante ingiustizie patite contro i bianconeri nel corso degli anni, bocconi amari faticosamente inghiottiti ma mai digeriti: l'ultimo episodio grottesco risale proprio alla partita di andata, quando Krasic ha tratto in inganno (?) il direttore di gara con un tuffo degno di Tania Cagnotto, inducendolo a fischiare un penalty che fortunatamente Viviano ha saputo neutralizzare, evitando l'ennesima beffa.
Visto che già contro la Roma il Bologna ha pagato dazio, speriamo che questa volta l'arbitraggio sia finalmente ininfluente ai fini del risultato: chiediamo troppo?
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