Nella dodicesima giornata del campionato di serie A 2011/2012, il Bologna è stato sconfitto tra le mura amiche dal Cesena: 0-1 il risultato allo stadio Renato Dall'Ara, in virtù dela rete di Parolo all'84°.
Commento partita
Senza "Parolo": il gioco di parole esprime appieno lo stato d'animo dei tifosi rossoblù, costretti a veder festeggiare i cugini romagnoli sul proprio campo per la seconda volta in sette mesi. Lo scoramento non deriva dall'aver malamente perso un derby che in verità è sempre stato percepito come tale solo in quel di Cesena, ma dall'aver ceduto di schianto al cospetto di un avversario modestissimo, che ha confermato che l'ultimo posto in classifica non è casuale.
La rete di Parolo all'84° ha sbloccato un match noioso e dagli scarsi contenuti tecnici: al Cesena di Arrigoni è stato sufficiente mettere sul terreno di gioco un po' di carattere per avere la meglio sui fantasmi rossoblù e dominare di fatto l'incontro.
E ora? La botta è stata pesantissima, inutile negarlo. Il Bologna è riuscito in un colpo solo a vanificare i benefici della cura Pioli e a riesumare il cadavere di una diretta concorrente che, in caso di sconfitta, avrebbe avuto un piede e mezzo in serie B.
La lotta-salvezza sembra sempre più un discorso a quattro: Bologna, Lecce, Novara e Cesena, ad oggi, sono le squadre che hanno dimostrato i limiti più evidenti e, in tal senso, la classifica parla chiaro. Aver permesso a due delle tre concorrenti di sbancare il Dall'Ara e di avere lo scontro diretto a favore rischia, pertanto, di pesare come un macigno sulla stagione rossoblù.
In classifica il Bologna resta inchiodato a quota dieci, solitario al quartultimo posto.
Nel prossimo turno, i rossoblù affronteranno il Cagliari al Sant'Elia, una partita assolutamente da non sbagliare.
Ma prima c'è da pensare alla Coppa Italia: la sfida col Crotone permetterà a Pioli di fare un po' di esperimenti e cercare di pescare tra gli uomini fino ad ora accantonati un jolly in grado di cambiare volto ad una squadra ancora senza capo nè coda nonostante il cambio in panchina.
- Per vedere il video con gli highlights della partita, clicca qui
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Senza "Parolo": il gioco di parole esprime appieno lo stato d'animo dei tifosi rossoblù, costretti a veder festeggiare i cugini romagnoli sul proprio campo per la seconda volta in sette mesi. Lo scoramento non deriva dall'aver malamente perso un derby che in verità è sempre stato percepito come tale solo in quel di Cesena, ma dall'aver ceduto di schianto al cospetto di un avversario modestissimo, che ha confermato che l'ultimo posto in classifica non è casuale.
La rete di Parolo all'84° ha sbloccato un match noioso e dagli scarsi contenuti tecnici: al Cesena di Arrigoni è stato sufficiente mettere sul terreno di gioco un po' di carattere per avere la meglio sui fantasmi rossoblù e dominare di fatto l'incontro.
E ora? La botta è stata pesantissima, inutile negarlo. Il Bologna è riuscito in un colpo solo a vanificare i benefici della cura Pioli e a riesumare il cadavere di una diretta concorrente che, in caso di sconfitta, avrebbe avuto un piede e mezzo in serie B.
La lotta-salvezza sembra sempre più un discorso a quattro: Bologna, Lecce, Novara e Cesena, ad oggi, sono le squadre che hanno dimostrato i limiti più evidenti e, in tal senso, la classifica parla chiaro. Aver permesso a due delle tre concorrenti di sbancare il Dall'Ara e di avere lo scontro diretto a favore rischia, pertanto, di pesare come un macigno sulla stagione rossoblù.
In classifica il Bologna resta inchiodato a quota dieci, solitario al quartultimo posto.
Nel prossimo turno, i rossoblù affronteranno il Cagliari al Sant'Elia, una partita assolutamente da non sbagliare.
Ma prima c'è da pensare alla Coppa Italia: la sfida col Crotone permetterà a Pioli di fare un po' di esperimenti e cercare di pescare tra gli uomini fino ad ora accantonati un jolly in grado di cambiare volto ad una squadra ancora senza capo nè coda nonostante il cambio in panchina.
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