Nella ventiseiesima giornata del campionato di serie A 2011/2012, il Bologna ha battuto in extremis il Novara: 1-0 il risultato allo stadio Renato Dall'Ara, grazie alla rete di Robert Acquafresca all'82°.
Commento partita
4/3/2012: Lucio Dalla, tifosissimo rossoblù, avrebbe compiuto 69 anni.
Impossibile non commentare il toccante minuto di silenzio che ha preceduto la partita. Un silenzio assordante, gioco di parole spesso abusato, ma oggi al Dall'Ara non volava davvero un mosca, segno della vicinanza della tifoseria ad un artista che aveva da sempre il Bologna nel cuore e che tutta Bologna ha voluto celebrare alla grande nel giorno dell'ultimo saluto.
Marco Di Vaio, capitano e uomo simbolo del Bologna, ha posato un mazzo di fiori sul seggiolino solitamente occupato dal cantautore, mentre al Dall'Ara risuonavano i suoi più grandi successi.
Un piccolo pezzo di storia della nostra città è volato in cielo: ciao Lucio, per sempre uno di noi.
Veniamo alla partita. I risultati delle dirette concorrenti non lasciavano scelta a nessuna delle contendenti: unico imperativo, vincere.
Il Bologna (oggi col lutto al braccio) è partito con l'intenzione di fare la partita, condizione nella quale non è mai stato propriamente a proprio agio.
Ma già al 18° il match sembrava mettersi sulla strada giusta: fallo di Garcia su Diamanti e penalty concesso dall arbitro Tommasi. Sul dischetto si è presentato Di Vaio, ma Ujkani è stato abile a respingere la sfera.
L'errore dagli undici metri ha di fatto spento la verve offensiva dei rossoblù, che si sono persi in una fitta ragnatela di passaggi senza mai trovare la profondità giusta per bucare la retroguardia piemontese.
Nella ripresa il Bologna ha tentato timidamente di prendere le redini dell'incontro, ma senza pungere mai, complice la giornata no di Ramirez e Di Vaio.
Al 70° Pioli ha capito che il match si stava spegnendo ed ha provato a dare la scossa: fuori Ramirez e Pulzetti, dentro Acquafresca e Kone.
Spinti da un pubblico fantastico, i rossoblù hanno tirato fuori l'orgoglio e si sono buttati a capofitto nella metà campo del Novara.
Al 79° Diamanti ha scodellato a centro area un delizioso pallone che Raggi, tutto solo, ha incornato a lato di un soffio.
Sembrava davvero finita.
Ma tre minuti più tardi è arrivato il lampo che ha deciso l'incontro. Perez, indemoniato, ha rubato palla sulla trequarti di campo e di forza ha sfondato la difesa piemontese, entrando in area e calciando a rete: la sfera ha incocciato contro il palo ed è finita sui piedi di Di Vaio che, in una situazione di equilibrio precario, ha calciato a botta sicura, colpendo a sua volta il palo dopo un'incredibile carambola. Ci ha pensato Acquafresca a risolvere la mischia con un tocco di stinco, di suola, francamente non lo so e non mi importa: so solo che la rete si è gonfiata, il Dall'Ara è esploso, due persone volate giù dai gradoni mi sono piombate addosso ed ho visto un cellulare prendere il volo e disintegrarsi.
Un gol fondamentale, voluto fortemente da tutto lo stadio: davvero una liberazione.
I giocatori sono corsi sotto la curva mentre io raccattavo da terra i miei amici e i pezzi del cellulare. L'importante era vincere, tutto il resto non conta: per la cronaca, il cellulare non era il mio...
Al fischio finale il boato dell Dall'Ara ha celebrato una vittoria davvero importante che, ne sono certo, avrà fatto sorridere anche qualcuno lassù.
Non poteva esserci miglior epilogo per una giornata di lutto cittadino che per intensità di emozioni verrà sicuramente ricordata a lungo.
In classifica il Bologna sale a quota trentuno, agganciando Fiorentina e Cagliari e scavalcando Siena e Parma, ferme a 29.
Mercoledì alle 18.30 sarà la Juventus a far visita al Dall'Ara per il recupero della ventitreesima giornata: i bianconeri in questa stagione non hanno ancora perso una partita, vuoi vedere che...
- Per vedere il video con gli highlights della partita, clicca qui
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4/3/2012: Lucio Dalla, tifosissimo rossoblù, avrebbe compiuto 69 anni.
Impossibile non commentare il toccante minuto di silenzio che ha preceduto la partita. Un silenzio assordante, gioco di parole spesso abusato, ma oggi al Dall'Ara non volava davvero un mosca, segno della vicinanza della tifoseria ad un artista che aveva da sempre il Bologna nel cuore e che tutta Bologna ha voluto celebrare alla grande nel giorno dell'ultimo saluto.
Marco Di Vaio, capitano e uomo simbolo del Bologna, ha posato un mazzo di fiori sul seggiolino solitamente occupato dal cantautore, mentre al Dall'Ara risuonavano i suoi più grandi successi.
Un piccolo pezzo di storia della nostra città è volato in cielo: ciao Lucio, per sempre uno di noi.
Veniamo alla partita. I risultati delle dirette concorrenti non lasciavano scelta a nessuna delle contendenti: unico imperativo, vincere.
Il Bologna (oggi col lutto al braccio) è partito con l'intenzione di fare la partita, condizione nella quale non è mai stato propriamente a proprio agio.
Ma già al 18° il match sembrava mettersi sulla strada giusta: fallo di Garcia su Diamanti e penalty concesso dall arbitro Tommasi. Sul dischetto si è presentato Di Vaio, ma Ujkani è stato abile a respingere la sfera.
L'errore dagli undici metri ha di fatto spento la verve offensiva dei rossoblù, che si sono persi in una fitta ragnatela di passaggi senza mai trovare la profondità giusta per bucare la retroguardia piemontese.
Nella ripresa il Bologna ha tentato timidamente di prendere le redini dell'incontro, ma senza pungere mai, complice la giornata no di Ramirez e Di Vaio.
Al 70° Pioli ha capito che il match si stava spegnendo ed ha provato a dare la scossa: fuori Ramirez e Pulzetti, dentro Acquafresca e Kone.
Spinti da un pubblico fantastico, i rossoblù hanno tirato fuori l'orgoglio e si sono buttati a capofitto nella metà campo del Novara.
Al 79° Diamanti ha scodellato a centro area un delizioso pallone che Raggi, tutto solo, ha incornato a lato di un soffio.
Sembrava davvero finita.
Ma tre minuti più tardi è arrivato il lampo che ha deciso l'incontro. Perez, indemoniato, ha rubato palla sulla trequarti di campo e di forza ha sfondato la difesa piemontese, entrando in area e calciando a rete: la sfera ha incocciato contro il palo ed è finita sui piedi di Di Vaio che, in una situazione di equilibrio precario, ha calciato a botta sicura, colpendo a sua volta il palo dopo un'incredibile carambola. Ci ha pensato Acquafresca a risolvere la mischia con un tocco di stinco, di suola, francamente non lo so e non mi importa: so solo che la rete si è gonfiata, il Dall'Ara è esploso, due persone volate giù dai gradoni mi sono piombate addosso ed ho visto un cellulare prendere il volo e disintegrarsi.
Un gol fondamentale, voluto fortemente da tutto lo stadio: davvero una liberazione.
I giocatori sono corsi sotto la curva mentre io raccattavo da terra i miei amici e i pezzi del cellulare. L'importante era vincere, tutto il resto non conta: per la cronaca, il cellulare non era il mio...
Al fischio finale il boato dell Dall'Ara ha celebrato una vittoria davvero importante che, ne sono certo, avrà fatto sorridere anche qualcuno lassù.
Non poteva esserci miglior epilogo per una giornata di lutto cittadino che per intensità di emozioni verrà sicuramente ricordata a lungo.
In classifica il Bologna sale a quota trentuno, agganciando Fiorentina e Cagliari e scavalcando Siena e Parma, ferme a 29.
Mercoledì alle 18.30 sarà la Juventus a far visita al Dall'Ara per il recupero della ventitreesima giornata: i bianconeri in questa stagione non hanno ancora perso una partita, vuoi vedere che...
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