Nella terza giornata del campionato di serie A 2011/2012, il Bologna ha subito una pesantissima sconfitta contro il Lecce: 0-2 il risultato allo stadio Renato Dall'Ara, in virtù delle reti di Giacomazzi al 36° e di Grossmuller al 59°.
Commento partita
Dopo lo 0-4 contro il Bari della scorsa stagione, le umiliazioni per il pubblico del Dall'Ara non sono finite: un Lecce modesto ma volenteroso ha dominato una partita disputata sotto una pioggia battente ed ha portato a casa l'intera posta in palio con un gol per tempo.
Al 36° Giacomazzi ha ribadito in rete una respinta di piede di Gillet su tiro di Di Michele e al 59° Grossmuller ha chiuso i conti con un destro a girare dopo un'azione che ha mostrato i grossissimi limiti della retroguardia rossoblù.
L'attacco, sulla carta il punto di forza di questa squadra, in 90° di gioco ha prodotto solo un colpo di testa di Pulzetti da posizione ravvicinata e un tiro di Acquafresca, occasioni entrambe ben neutralizzate da Julio Sergio.
Irriconoscibile Marco Di Vaio, mai in grado di difendere un pallone, evanescente Diamanti, l'unico giocatore che nel turno precedente aveva ben figurato, sottotono Ramirez, inserito a metà ripresa al posto di Acquafresca ed autore di un buon passaggio filtrante per Di Vaio e nulla più.
Difesa spaventosamente inadatta alla categoria, centrocampo lento e macchinoso e privo di un uomo in grado di far arrivare un solo pallone giocabile alle punte (oggi Mudingayi fungeva da regista, vi risparmio il commento), attacco assolutamente sterile: una squadra senza capo né coda che rispecchia al 100% un assetto societario degno di una realtà sportiva parrocchiale.
Bisoli in questi pochi giorni dovrà lavorare molto sulla testa dei giocatori per cercare di dare un'identità ad un gruppo apparso totalmente allo sbando: la serie A non aspetta nessuno e togliersi di dosso l'etichetta di cenerentola del campionato è tutt'altro che semplice.
In classifica il Bologna resta inchiodato a quota zero, appaiato al Cesena e con alle spalle solo la penalizzata Atalanta, oggi vittoriosa: col calendario che attende i rossoblù, un inizio di stagione da brividi.
Ora sotto con Juventus ed Inter: a Bisoli servono 3 punti per salvare la panchina e rimettere in carreggiata una squadra che si è impantanata nella via di fuga già alla prima curva.
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Dopo lo 0-4 contro il Bari della scorsa stagione, le umiliazioni per il pubblico del Dall'Ara non sono finite: un Lecce modesto ma volenteroso ha dominato una partita disputata sotto una pioggia battente ed ha portato a casa l'intera posta in palio con un gol per tempo.
Al 36° Giacomazzi ha ribadito in rete una respinta di piede di Gillet su tiro di Di Michele e al 59° Grossmuller ha chiuso i conti con un destro a girare dopo un'azione che ha mostrato i grossissimi limiti della retroguardia rossoblù.
L'attacco, sulla carta il punto di forza di questa squadra, in 90° di gioco ha prodotto solo un colpo di testa di Pulzetti da posizione ravvicinata e un tiro di Acquafresca, occasioni entrambe ben neutralizzate da Julio Sergio.
Irriconoscibile Marco Di Vaio, mai in grado di difendere un pallone, evanescente Diamanti, l'unico giocatore che nel turno precedente aveva ben figurato, sottotono Ramirez, inserito a metà ripresa al posto di Acquafresca ed autore di un buon passaggio filtrante per Di Vaio e nulla più.
Difesa spaventosamente inadatta alla categoria, centrocampo lento e macchinoso e privo di un uomo in grado di far arrivare un solo pallone giocabile alle punte (oggi Mudingayi fungeva da regista, vi risparmio il commento), attacco assolutamente sterile: una squadra senza capo né coda che rispecchia al 100% un assetto societario degno di una realtà sportiva parrocchiale.
Bisoli in questi pochi giorni dovrà lavorare molto sulla testa dei giocatori per cercare di dare un'identità ad un gruppo apparso totalmente allo sbando: la serie A non aspetta nessuno e togliersi di dosso l'etichetta di cenerentola del campionato è tutt'altro che semplice.
In classifica il Bologna resta inchiodato a quota zero, appaiato al Cesena e con alle spalle solo la penalizzata Atalanta, oggi vittoriosa: col calendario che attende i rossoblù, un inizio di stagione da brividi.
Ora sotto con Juventus ed Inter: a Bisoli servono 3 punti per salvare la panchina e rimettere in carreggiata una squadra che si è impantanata nella via di fuga già alla prima curva.
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