Nella trentacinquesima giornata del campionato di serie A 2010/2011, il Bologna è stato sconfitto dalla capolista Milan: 1-0 il risultato allo stadio Meazza, in virtù della rete di Flamini all'8°.
Il Bologna è stato costretto a giocare in dieci uomini dall'82° a causa dell'espulsione diretta di Della Rocca per un intervento su Nesta.
Commento partita
Nell'undici titolare dentro Mutarelli a centrocampo al posto di Perez, con Moras sull'out difensivo destro, Cherubin sull'out difensivo sinistro e Rubin dirottato in posizione più avanzata.
Milan in vantaggio dopo appena 8 minuti con Flamini: il centrocampista rossonero, liberatosi agevolmente di Britos, si è involato tutto solo in area e, dopo essersi visto ribattere la prima conclusione da Viviano, ha ribadito in rete a porta sguarnita.
Al 17° Cassano, servito da Ambrosini, si è trovato a tu per tu con Viviano, ma l'estremo difensore rossoblù è riuscito a respingere la conclusione: il replay ha evidenziato che il trequartista rossonero, al momento del passaggio, si trovava nettamente in fuorigioco.
Al 45° ancora Flamini vicino al raddoppio, ma Viviano ha respinto la sfera con i piedi.
Nella ripresa la pressione milanista è calata e così Malesani al 53° ha provato a dare più imprevedibilità alla manovra della squadra: fuori Rubin e l'evanescente Meggiorini, dentro Ramirez e Della Rocca.
Al 59° Robinho, lanciato da Cassano, si è trovato a tu per tu con Viviano: provvidenziale il recupero difensivo di Cherubin, che è riuscito a deviare la conclusione della punta brasiliana in calcio d'angolo.
Al 71° Malesani ha provato il tutto per tutto, richiamando in panchina Ekdal e gettando nella mischia Gimenez.
Il Bologna è salito decisamente di tono ed ha cominciato a mettere sotto pressione la retroguardia rossonera: su azione da calcio d'angolo, gli uomini di Malesani hanno sfiorato il pari in due occasioni, ma prima Gimenez al 75° e poi Britos al 79° non sono riusciti ad inquadrare lo specchio della porta.
All'82°, col Bologna in pressing nella trequarti avversaria, l'arbitro De Marco ha mostrato il rosso diretto a Della Rocca per un fallo su Nesta: il provvedimento del fischietto di Chiavari è stato francamente eccessivo, alla luce del fatto che lo stesso difensore rossonero ha immediatamente ammesso che l'intervento del centrocampista rossoblù non era stato di una gravità tale da giustificare l'espulsione.
In dieci e sbilanciati in avanti, gli uomini di Malesani hanno rischiato di subire il secondo gol in contropiede, ma il Milan non ha capitalizzato le occasioni create.
Dopo tre minuti di recupero, il triplice fischio dell'arbitro ha sancito la fine delle ostilità: per il Milan tre punti dal sapore di scudetto, per i rossoblù quinto ko consecutivo.
In classifica, il Bologna resta ancora fermo a 40 punti e, complici i passi falsi delle dirette concorrenti per la salvezza (ko per Cesena e Lecce, solo un pareggio per la Sampdoria), mantiene 5 punti di vantaggio sulla terzultima: se al Manuzzi Pazzini non avesse ribaltato la situazione nei minuti di recupero e Lecce e Samp avessero fatto bottino pieno, la zona rossa sarebbe distante solo 2 punti. Poteva decisamente andare peggio.
Dopo aver toccato quota 40 punti a otto turni dal termine ed aver addirittura strizzato l'occhio all'Europa, nessuno avrebbe immaginato un crollo simile: poteva essere una stagione da ricordare e, invece, per festeggiare la salvezza siamo di nuovo costretti a confidare nei demeriti altrui.
Nel prossimo turno i rossoblù ospiteranno il Parma al Dall'Ara.
I ducali, reduci dalla vittoria interna contro il Palermo, sono balzati davanti in classifica e potrebbero perciò accontentarsi di un pari; i rossoblù, al contrario, saranno obbligati a fare bottino pieno se vorranno chiudere una volta per tutte il discorso salvezza e riscattare un finale di stagione che ha compromesso quanto di buono fatto in precedenza.
Malesani sarà costretto ad inventarsi il centrocampo: Mudingayi, Della Rocca e Mutarelli saranno indisponibili per squalifica, mentre il recupero di Perez è in forte dubbio.
Con queste premesse, un pareggio non sarebbe un risultato da buttare: ora come ora, nonostante il Bologna abbia dato qualche timido segnale di risveglio, bisogna cercare di limitare i danni e tornare a muovere la classifica. Però, lasciatemelo dire, che amarezza...
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Il Bologna è stato costretto a giocare in dieci uomini dall'82° a causa dell'espulsione diretta di Della Rocca per un intervento su Nesta.
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Nell'undici titolare dentro Mutarelli a centrocampo al posto di Perez, con Moras sull'out difensivo destro, Cherubin sull'out difensivo sinistro e Rubin dirottato in posizione più avanzata.
Milan in vantaggio dopo appena 8 minuti con Flamini: il centrocampista rossonero, liberatosi agevolmente di Britos, si è involato tutto solo in area e, dopo essersi visto ribattere la prima conclusione da Viviano, ha ribadito in rete a porta sguarnita.
Al 17° Cassano, servito da Ambrosini, si è trovato a tu per tu con Viviano, ma l'estremo difensore rossoblù è riuscito a respingere la conclusione: il replay ha evidenziato che il trequartista rossonero, al momento del passaggio, si trovava nettamente in fuorigioco.
Al 45° ancora Flamini vicino al raddoppio, ma Viviano ha respinto la sfera con i piedi.
Nella ripresa la pressione milanista è calata e così Malesani al 53° ha provato a dare più imprevedibilità alla manovra della squadra: fuori Rubin e l'evanescente Meggiorini, dentro Ramirez e Della Rocca.
Al 59° Robinho, lanciato da Cassano, si è trovato a tu per tu con Viviano: provvidenziale il recupero difensivo di Cherubin, che è riuscito a deviare la conclusione della punta brasiliana in calcio d'angolo.
Al 71° Malesani ha provato il tutto per tutto, richiamando in panchina Ekdal e gettando nella mischia Gimenez.
Il Bologna è salito decisamente di tono ed ha cominciato a mettere sotto pressione la retroguardia rossonera: su azione da calcio d'angolo, gli uomini di Malesani hanno sfiorato il pari in due occasioni, ma prima Gimenez al 75° e poi Britos al 79° non sono riusciti ad inquadrare lo specchio della porta.
All'82°, col Bologna in pressing nella trequarti avversaria, l'arbitro De Marco ha mostrato il rosso diretto a Della Rocca per un fallo su Nesta: il provvedimento del fischietto di Chiavari è stato francamente eccessivo, alla luce del fatto che lo stesso difensore rossonero ha immediatamente ammesso che l'intervento del centrocampista rossoblù non era stato di una gravità tale da giustificare l'espulsione.
In dieci e sbilanciati in avanti, gli uomini di Malesani hanno rischiato di subire il secondo gol in contropiede, ma il Milan non ha capitalizzato le occasioni create.
Dopo tre minuti di recupero, il triplice fischio dell'arbitro ha sancito la fine delle ostilità: per il Milan tre punti dal sapore di scudetto, per i rossoblù quinto ko consecutivo.
In classifica, il Bologna resta ancora fermo a 40 punti e, complici i passi falsi delle dirette concorrenti per la salvezza (ko per Cesena e Lecce, solo un pareggio per la Sampdoria), mantiene 5 punti di vantaggio sulla terzultima: se al Manuzzi Pazzini non avesse ribaltato la situazione nei minuti di recupero e Lecce e Samp avessero fatto bottino pieno, la zona rossa sarebbe distante solo 2 punti. Poteva decisamente andare peggio.
Dopo aver toccato quota 40 punti a otto turni dal termine ed aver addirittura strizzato l'occhio all'Europa, nessuno avrebbe immaginato un crollo simile: poteva essere una stagione da ricordare e, invece, per festeggiare la salvezza siamo di nuovo costretti a confidare nei demeriti altrui.
Nel prossimo turno i rossoblù ospiteranno il Parma al Dall'Ara.
I ducali, reduci dalla vittoria interna contro il Palermo, sono balzati davanti in classifica e potrebbero perciò accontentarsi di un pari; i rossoblù, al contrario, saranno obbligati a fare bottino pieno se vorranno chiudere una volta per tutte il discorso salvezza e riscattare un finale di stagione che ha compromesso quanto di buono fatto in precedenza.
Malesani sarà costretto ad inventarsi il centrocampo: Mudingayi, Della Rocca e Mutarelli saranno indisponibili per squalifica, mentre il recupero di Perez è in forte dubbio.
Con queste premesse, un pareggio non sarebbe un risultato da buttare: ora come ora, nonostante il Bologna abbia dato qualche timido segnale di risveglio, bisogna cercare di limitare i danni e tornare a muovere la classifica. Però, lasciatemelo dire, che amarezza...
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