Nella ventunesima giornata del campionato di serie A 2010/2011, il Bologna ha portato a casa un successo fondamentale e strameritato contro la Lazio: 3-1 il risultato allo stadio Renato Dall'Ara col provvisorio vantaggio biancoceleste firmato da Floccari al 5° al quale hanno risposto Ramirez al 36° e Di Vaio con una straordinaria doppietta al 39° e al 90°.
Nei minuti finali rissa in campo (poi riaccesasi dopo il fischio finale): espulsi il laziale Dias e il bolognese Gimenez (quest'ultimo dalla panchina).
Commento partita
Vigilia movimentata per il Bologna, con le dimissioni di Zanetti e Baraldi che hanno scosso tutto l'ambiente rossoblù, rimettendo in discussione la solidità economica del club: per questo motivo il match contro i biancocelesti rappresentava un appuntamento cruciale della stagione, da vincere ad ogni costo per evitare di precipitare in classifica.
L'inizio non è stato di certo dei migliori: al 5° Floccari, servito a centro area da Hernanes, ha approfittato di una clamorosa dormita della difesa rossoblù ed ha battuto Viviano portando subito avanti la Lazio.
Ma il Bologna non si è demoralizzato e si è immediatamente gettato in avanti alla ricerca del pari, mettendo sotto pressione la retroguardia biancoceleste.
Al 10° azione dubbia: Di Vaio è stato atterrato in area da Muslera, ma l'arbitro Rocchi ha fatto proseguire negando ai rossoblù un rigore abbastanza evidente.
Al 13° Di Vaio lanciato a rete da Della Rocca ha calciato a botta sicura ma l'estremo difensore biancoceleste si è opposto d'istinto respingendo la sfera col piede destro.
La Lazio è tornata a pungere al 24°: miracolo di Viviano su un colpo di testa ravvicinato di Floccari.
Al 36° il Bologna ha raggiunto il meritato pareggio: Ekdal ha servito in profondità Ramirez che di sinistro ha trovato l'angolino basso alla sinistra di Muslera. Prima rete nel campionato italiano per il talentuoso uruguaiano, finalmente decisivo anche in zona gol.
Tre minuti più tardi il Bologna ha messo la freccia: Di Vaio ben servito da Della Rocca è entrato in area dalla sinistra e dopo aver eluso con una bella finta l'intervento in scivolata di Ledesma ha scaricato un potente destro sul primo palo che ha gonfiato la rete. 2-1 e Dall'Ara in festa, con gli operatori di Sky che puntando le telecamere sulla dirigenza rossoblù sono stati costretti ad inquadrare mezza tribuna centrale.
Nei minuti di recupero del primo tempo Viviano ha salvato il risultato opponendosi d'istinto ad una conclusione ravvicinata di Zarate.
Nella ripresa il Bologna si è presentato in campo deciso a difendere il prezioso gol di vantaggio senza però rinunciare ad offendere.
Al 65° i rossoblù sono andati vicini al terzo gol con Di Vaio che ha calciato al volo di sinistro trovando sulla propria strada Muslera che ha deviato la conclusione con la punta delle dita.
Al 74° primo cambio ordinato da Malesani: fuori Della Rocca (ottima prestazione, ormai non è più una sorpresa ma una piacevole costante) e dentro Casarini.
All'83° rissa in campo dopo un bruttissimo fallo di Dias su Ramirez: espulsi lo stesso Dias e Gimenez che si era alzato dalla panchina per difendere il compagno ed è stato a sua volta colpito al volto dal giocatore laziale.
Alla ripresa del gioco fuori l'acciaccato Ramirez e dentro Meggiorini: il talento uruguaiano ha deliziato il Dall'Ara con le sue giocate sopraffine, coronando col gol una prestazione da applausi e restando in campo nonostante una frattura allo zigomo sinistro riportata nel primo tempo a causa di un altro brutto intervento del laziale Dias.
Al 90° il Bologna ha calato il tris: Di Vaio ha approfittato di un'indecisione della difesa laziale e ha calciato a rete, con la sfera che ha colpito il palo interno e si insaccata nell'angolo opposto. 3-1 meritatissimo per una squadra che non si è mai disunita nemmeno dopo lo svantaggio iniziale ed ha immediatamente reagito, ribaltando il risultato con una prestazione sontuosa.
Nel recupero fuori un monumentale Mudingayi (standing ovation per il roccioso belga) e dentro Mutarelli.
Al fischio finale festa sugli spalti e nuova rissa in campo, con Zarate che oggi ha dimostrato di valere molto più come pugile che come giocatore.
Una partita bellissima e sofferta, nella quale si è passati dalla paura al tripudio. Gli uomini di Malesani hanno deliziato il pubblico del Dall'Ara con un calcio piacevole e finalmente concreto, portando a casa tre punti fondamentali.
Un'altra partita, altrettanto importante, si giocherà domani in occasione del consiglio di amministrazione: dopo l'inaspettato addio del socio di maggioranza relativa Massimo Zanetti i restanti componenti di Bologna 2010 dovranno trovare un modo per procedere alla ricapitalizzazione e progettare il futuro.
La speranza è che le esigenze di bilancio non spingano la nuova società a mettere sul mercato i pezzi migliori della squadra, oggi in vetrina come non mai: Di Vaio, Ramirez, Viviano, Mudingayi e Della Rocca hanno disputato una partita quasi perfetta e farebbero comodo a moltissime squadre di medio-alta classifica.
Il re del caffé con le sue dimissioni ha forse spento i sogni di gloria dei tifosi, ma non di certo lo spirito combattivo della squadra: in pochi giorni si è passati dall'esigenza di rinforzare la rosa (che nonostante gli ottimi risultati ottenuti permane) alla speranza di non veder smantellato un gruppo che sta compiendo un autentico miracolo sportivo.
Tornando alle dimissioni di Zanetti: aveva promesso anni di tranquillità e invece ai primi contrasti e alle prime critiche se ne è andato sdegnato senza avere nemmeno il buon gusto di affrontare di persona le domande dei giornalisti e spiegare alla città le vere ragioni di un voltafaccia che ha del clamoroso. Perdere l'opportunità di essere guidati da un imprenditore così danaroso lascia di certo l'amaro in bocca: ma se guardiamo i fatti il suo allontanamento non presenta solo aspetti negativi. Zanetti dal giorno del suo insediamento ha compiuto un errore dietro l'altro, riuscendo a creare malumore tra i giocatori e tra i tifosi e assumendo atteggiamenti da padrone senza voler scucire la cifra necessaria per esserlo a tutti gli effetti ed avere la piena facoltà di imporre le sue scelte, giuste o sbagliate che fossero. Comunque dopo la splendida partita disputata oggi dagli uomini di Malesani non deve essere il Bologna a rimpiangere Zanetti ma Zanetti a rimpiangere la scelta di aver abbandonato il Bologna.
In ogni caso qui si parla soprattutto di calcio e da questo punto di vista i rossoblù hanno fatto dimenticare i problemi societari, dando un'autentica lezione agli avversari: godiamoci il momento, sperando che questa prestazione spinga un nuovo imprenditore a farsi avanti e a prendere le redini del club.
Con la vittoria odierna il Bologna sale a quota 25 punti in classifica, allungando sul Lecce (che ha pareggiato a Firenze), sul Brescia (sconfitto a Palermo nell'anticipo) e sul Bari (sconfitto a domicilio dal Napoli), in attesa del posticipo tra Milan e Cesena: se i romagnoli dovessero uscire sconfitti dal Meazza i punti di vantaggio sulla terzultima sarebbero ben sei.
Nel prossimo turno i rossoblù giocheranno ancora allo stadio Dall'Ara contro la Roma: sarà un altro incontro sulla carta proibitivo, da affrontare per di più senza Perez, Portanova e Gimenez che saranno fermati in settimana dal giudice sportivo. Sarà invece in dubbio la presenza di Ramirez, uscito dal terreno di gioco malconcio: per l'uruguaiano si parla di una frattura allo zigomo e di una forte contusione alla tibia che saranno valutate nei prossimi giorni dallo staff medico rossoblù.
Anche tra mille difficoltà questa squadra ha dimostrato di avere cuore e attributi da vendere, qualità che si sommano ad una crescita costante dei giovani (Della Rocca e Ramirez su tutti) e ad un totem come Di Vaio che quando viene servito a dovere non perdona: insomma le carte in regola per continuare a stupire ci sono tutte.
Manca solo una cosa per rendere il quadro perfetto: una società solida.
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Nei minuti finali rissa in campo (poi riaccesasi dopo il fischio finale): espulsi il laziale Dias e il bolognese Gimenez (quest'ultimo dalla panchina).
Commento partita
Vigilia movimentata per il Bologna, con le dimissioni di Zanetti e Baraldi che hanno scosso tutto l'ambiente rossoblù, rimettendo in discussione la solidità economica del club: per questo motivo il match contro i biancocelesti rappresentava un appuntamento cruciale della stagione, da vincere ad ogni costo per evitare di precipitare in classifica.
L'inizio non è stato di certo dei migliori: al 5° Floccari, servito a centro area da Hernanes, ha approfittato di una clamorosa dormita della difesa rossoblù ed ha battuto Viviano portando subito avanti la Lazio.
Ma il Bologna non si è demoralizzato e si è immediatamente gettato in avanti alla ricerca del pari, mettendo sotto pressione la retroguardia biancoceleste.
Al 10° azione dubbia: Di Vaio è stato atterrato in area da Muslera, ma l'arbitro Rocchi ha fatto proseguire negando ai rossoblù un rigore abbastanza evidente.
Al 13° Di Vaio lanciato a rete da Della Rocca ha calciato a botta sicura ma l'estremo difensore biancoceleste si è opposto d'istinto respingendo la sfera col piede destro.
La Lazio è tornata a pungere al 24°: miracolo di Viviano su un colpo di testa ravvicinato di Floccari.
Al 36° il Bologna ha raggiunto il meritato pareggio: Ekdal ha servito in profondità Ramirez che di sinistro ha trovato l'angolino basso alla sinistra di Muslera. Prima rete nel campionato italiano per il talentuoso uruguaiano, finalmente decisivo anche in zona gol.
Tre minuti più tardi il Bologna ha messo la freccia: Di Vaio ben servito da Della Rocca è entrato in area dalla sinistra e dopo aver eluso con una bella finta l'intervento in scivolata di Ledesma ha scaricato un potente destro sul primo palo che ha gonfiato la rete. 2-1 e Dall'Ara in festa, con gli operatori di Sky che puntando le telecamere sulla dirigenza rossoblù sono stati costretti ad inquadrare mezza tribuna centrale.
Nei minuti di recupero del primo tempo Viviano ha salvato il risultato opponendosi d'istinto ad una conclusione ravvicinata di Zarate.
Nella ripresa il Bologna si è presentato in campo deciso a difendere il prezioso gol di vantaggio senza però rinunciare ad offendere.
Al 65° i rossoblù sono andati vicini al terzo gol con Di Vaio che ha calciato al volo di sinistro trovando sulla propria strada Muslera che ha deviato la conclusione con la punta delle dita.
Al 74° primo cambio ordinato da Malesani: fuori Della Rocca (ottima prestazione, ormai non è più una sorpresa ma una piacevole costante) e dentro Casarini.
All'83° rissa in campo dopo un bruttissimo fallo di Dias su Ramirez: espulsi lo stesso Dias e Gimenez che si era alzato dalla panchina per difendere il compagno ed è stato a sua volta colpito al volto dal giocatore laziale.
Alla ripresa del gioco fuori l'acciaccato Ramirez e dentro Meggiorini: il talento uruguaiano ha deliziato il Dall'Ara con le sue giocate sopraffine, coronando col gol una prestazione da applausi e restando in campo nonostante una frattura allo zigomo sinistro riportata nel primo tempo a causa di un altro brutto intervento del laziale Dias.
Al 90° il Bologna ha calato il tris: Di Vaio ha approfittato di un'indecisione della difesa laziale e ha calciato a rete, con la sfera che ha colpito il palo interno e si insaccata nell'angolo opposto. 3-1 meritatissimo per una squadra che non si è mai disunita nemmeno dopo lo svantaggio iniziale ed ha immediatamente reagito, ribaltando il risultato con una prestazione sontuosa.
Nel recupero fuori un monumentale Mudingayi (standing ovation per il roccioso belga) e dentro Mutarelli.
Al fischio finale festa sugli spalti e nuova rissa in campo, con Zarate che oggi ha dimostrato di valere molto più come pugile che come giocatore.
Una partita bellissima e sofferta, nella quale si è passati dalla paura al tripudio. Gli uomini di Malesani hanno deliziato il pubblico del Dall'Ara con un calcio piacevole e finalmente concreto, portando a casa tre punti fondamentali.
Un'altra partita, altrettanto importante, si giocherà domani in occasione del consiglio di amministrazione: dopo l'inaspettato addio del socio di maggioranza relativa Massimo Zanetti i restanti componenti di Bologna 2010 dovranno trovare un modo per procedere alla ricapitalizzazione e progettare il futuro.
La speranza è che le esigenze di bilancio non spingano la nuova società a mettere sul mercato i pezzi migliori della squadra, oggi in vetrina come non mai: Di Vaio, Ramirez, Viviano, Mudingayi e Della Rocca hanno disputato una partita quasi perfetta e farebbero comodo a moltissime squadre di medio-alta classifica.
Il re del caffé con le sue dimissioni ha forse spento i sogni di gloria dei tifosi, ma non di certo lo spirito combattivo della squadra: in pochi giorni si è passati dall'esigenza di rinforzare la rosa (che nonostante gli ottimi risultati ottenuti permane) alla speranza di non veder smantellato un gruppo che sta compiendo un autentico miracolo sportivo.
Tornando alle dimissioni di Zanetti: aveva promesso anni di tranquillità e invece ai primi contrasti e alle prime critiche se ne è andato sdegnato senza avere nemmeno il buon gusto di affrontare di persona le domande dei giornalisti e spiegare alla città le vere ragioni di un voltafaccia che ha del clamoroso. Perdere l'opportunità di essere guidati da un imprenditore così danaroso lascia di certo l'amaro in bocca: ma se guardiamo i fatti il suo allontanamento non presenta solo aspetti negativi. Zanetti dal giorno del suo insediamento ha compiuto un errore dietro l'altro, riuscendo a creare malumore tra i giocatori e tra i tifosi e assumendo atteggiamenti da padrone senza voler scucire la cifra necessaria per esserlo a tutti gli effetti ed avere la piena facoltà di imporre le sue scelte, giuste o sbagliate che fossero. Comunque dopo la splendida partita disputata oggi dagli uomini di Malesani non deve essere il Bologna a rimpiangere Zanetti ma Zanetti a rimpiangere la scelta di aver abbandonato il Bologna.
In ogni caso qui si parla soprattutto di calcio e da questo punto di vista i rossoblù hanno fatto dimenticare i problemi societari, dando un'autentica lezione agli avversari: godiamoci il momento, sperando che questa prestazione spinga un nuovo imprenditore a farsi avanti e a prendere le redini del club.
Con la vittoria odierna il Bologna sale a quota 25 punti in classifica, allungando sul Lecce (che ha pareggiato a Firenze), sul Brescia (sconfitto a Palermo nell'anticipo) e sul Bari (sconfitto a domicilio dal Napoli), in attesa del posticipo tra Milan e Cesena: se i romagnoli dovessero uscire sconfitti dal Meazza i punti di vantaggio sulla terzultima sarebbero ben sei.
Nel prossimo turno i rossoblù giocheranno ancora allo stadio Dall'Ara contro la Roma: sarà un altro incontro sulla carta proibitivo, da affrontare per di più senza Perez, Portanova e Gimenez che saranno fermati in settimana dal giudice sportivo. Sarà invece in dubbio la presenza di Ramirez, uscito dal terreno di gioco malconcio: per l'uruguaiano si parla di una frattura allo zigomo e di una forte contusione alla tibia che saranno valutate nei prossimi giorni dallo staff medico rossoblù.
Anche tra mille difficoltà questa squadra ha dimostrato di avere cuore e attributi da vendere, qualità che si sommano ad una crescita costante dei giovani (Della Rocca e Ramirez su tutti) e ad un totem come Di Vaio che quando viene servito a dovere non perdona: insomma le carte in regola per continuare a stupire ci sono tutte.
Manca solo una cosa per rendere il quadro perfetto: una società solida.
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