Nella tredicesima giornata del campionato di serie A 2010/2011, il Bologna ha subito una sonora sconfitta contro il Napoli, restando inchiodato a quota 14 punti in classifica, in attesa della penalizzazione per il mancato pagamento dell'Irpef e degli stipendi: 4-1 il risultato al San Paolo, sotto una pioggia scrosciante.
Primo tempo dominato dal Napoli, passato in vantaggio già al 3° con un colpo di testa di Maggio su tiro dalla bandierina, con la difesa rossoblù totalmente immobile. Il Bologna è apparso inerte e incapace di reagire, con evidenti errori di concentrazione, cosa peraltro comprensibile data la settimana terribile vissuta in casa rossoblù. E così al 37° è arrivato il raddoppio del Napoli, con Hamsik: sul tiro dello slovacco è stata però decisiva la deviazione di Garics, che ha messo fuori gioco Viviano.
Al rientro in campo dopo l'intervallo, subito dentro Siligardi e Meggiorini al posto di Garics (pessimo) e Gimenez. Ma già al 48° il Napoli ha calato il tris: Hamsik, lasciato tutto solo sul secondo palo, ha beffato la morbida difesa rossoblù spingendo la palla in rete a pochi passi dalla linea di porta. A partita virtualmente finita il Bologna ha se non altro abbozzato una reazione, trascinato da un Siligardi molto vivace e propositivo in avanti. Al 52° è stato proprio lui ad impegnare De Sanctis dalla distanza. Al 58° è stato invece Della Rocca ad andare vicino alla rete con un colpo di testa che si è spento di poco a lato. Al 65° il terzo e ultimo cambio di Malesani: fuori Portanova e dentro Moras, alla sua prima presenza stagionale. Al 68° il Bologna ha accorciato le distanze con Meggiorini, bravo a sfruttare un bel cross di Rubin dalla sinistra e a siglare di testa la sua prima rete in maglia rossoblù. Ma non c'è stato nemmeno il tempo di alimentare una flebile fiammella di speranza: al 74° Cavani ha bucato per la quarta volta la difesa rossoblù e ha messo la parola fine all'incontro.
Inutile negarlo: la crisi societaria ha influito e non poco sulla prestazione dei ragazzi di Malesani, entrati in campo con la testa comprensibilmente da un'altra parte. Le troppe leggerezze e dormite difensive non sono altrimenti giustificabili. D'altronde era scontato che il mancato pagamento degli stipendi e la bufera che si è abbattuta su Casteldebole influisse negativamente sulla concentrazione dei giocatori.
A onor del vero il Bologna formato trasferta non ha mai espresso un bel calcio, quindi la speranza di tutti è che quella del San Paolo sia stata l'ennesima prestazione da dimenticare lontano dal Dall'Ara. Per questo motivo, alla luce di tutto ciò che sta accadendo, è fondamentale non far mancare alla squadra tutto il sostegno che il popolo rossoblù è capace di dare. I giocatori devono sentire che i tifosi sono dalla loro parte e credono in loro, perchè solo un loro scatto d'orgoglio può tenere in corsa il Bologna nella lotta per non retrocedere. In attesa di novità sul fronte societario, siamo nelle mani dei giocatori: solo appellandoci alla loro professionalità possiamo cercare di limitare i danni in attesa che qualcuno si faccia avanti al capezzale del Bologna per risollevarne le sorti con una bella iniezione di capitali. Un'altra via in questo momento non c'è.
Quindi forza ragazzi, siamo con voi: ma contro il Chievo dovrete necessariamente essere dei leoni e dimostrare che non avete ancora abbandonato la nave che sta affondando.
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Primo tempo dominato dal Napoli, passato in vantaggio già al 3° con un colpo di testa di Maggio su tiro dalla bandierina, con la difesa rossoblù totalmente immobile. Il Bologna è apparso inerte e incapace di reagire, con evidenti errori di concentrazione, cosa peraltro comprensibile data la settimana terribile vissuta in casa rossoblù. E così al 37° è arrivato il raddoppio del Napoli, con Hamsik: sul tiro dello slovacco è stata però decisiva la deviazione di Garics, che ha messo fuori gioco Viviano.
Al rientro in campo dopo l'intervallo, subito dentro Siligardi e Meggiorini al posto di Garics (pessimo) e Gimenez. Ma già al 48° il Napoli ha calato il tris: Hamsik, lasciato tutto solo sul secondo palo, ha beffato la morbida difesa rossoblù spingendo la palla in rete a pochi passi dalla linea di porta. A partita virtualmente finita il Bologna ha se non altro abbozzato una reazione, trascinato da un Siligardi molto vivace e propositivo in avanti. Al 52° è stato proprio lui ad impegnare De Sanctis dalla distanza. Al 58° è stato invece Della Rocca ad andare vicino alla rete con un colpo di testa che si è spento di poco a lato. Al 65° il terzo e ultimo cambio di Malesani: fuori Portanova e dentro Moras, alla sua prima presenza stagionale. Al 68° il Bologna ha accorciato le distanze con Meggiorini, bravo a sfruttare un bel cross di Rubin dalla sinistra e a siglare di testa la sua prima rete in maglia rossoblù. Ma non c'è stato nemmeno il tempo di alimentare una flebile fiammella di speranza: al 74° Cavani ha bucato per la quarta volta la difesa rossoblù e ha messo la parola fine all'incontro.
Inutile negarlo: la crisi societaria ha influito e non poco sulla prestazione dei ragazzi di Malesani, entrati in campo con la testa comprensibilmente da un'altra parte. Le troppe leggerezze e dormite difensive non sono altrimenti giustificabili. D'altronde era scontato che il mancato pagamento degli stipendi e la bufera che si è abbattuta su Casteldebole influisse negativamente sulla concentrazione dei giocatori.
A onor del vero il Bologna formato trasferta non ha mai espresso un bel calcio, quindi la speranza di tutti è che quella del San Paolo sia stata l'ennesima prestazione da dimenticare lontano dal Dall'Ara. Per questo motivo, alla luce di tutto ciò che sta accadendo, è fondamentale non far mancare alla squadra tutto il sostegno che il popolo rossoblù è capace di dare. I giocatori devono sentire che i tifosi sono dalla loro parte e credono in loro, perchè solo un loro scatto d'orgoglio può tenere in corsa il Bologna nella lotta per non retrocedere. In attesa di novità sul fronte societario, siamo nelle mani dei giocatori: solo appellandoci alla loro professionalità possiamo cercare di limitare i danni in attesa che qualcuno si faccia avanti al capezzale del Bologna per risollevarne le sorti con una bella iniezione di capitali. Un'altra via in questo momento non c'è.
Quindi forza ragazzi, siamo con voi: ma contro il Chievo dovrete necessariamente essere dei leoni e dimostrare che non avete ancora abbandonato la nave che sta affondando.
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