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mercoledì 29 novembre 2017

Bologna-Juventus 3-0: video, gol e partita completa [1998/99]

Bologna F.C. 1909 vs. Juventus
Ecco i video con highlights, gol e partita completa del match tra Bologna e Juventus, disputato domenica 29/11/1998 allo stadio Renato Dall'Ara e valido per l'undicesima giornata del campionato di serie A 1998/1999.
L'incontro terminò con un memorabile 3-0 a favore dei rossoblù.

Commento partita

Cade oggi il diciannovesimo anniversario della indimenticabile vittoria per 3-0 del Bologna di Carletto Mazzone sulla Juventus di Marcello Lippi e Zinedine Zidane.
I rossoblù affondarono i bianconeri in mezz'ora, facendo esplodere uno stadio Dall'Ara gremito in ogni ordine di posto.

Michele Paramatti, terzino goleador, aprì le danze dopo soli tre minuti con un'imperiosa incornata urlando la sua gioia verso la curva Andrea Costa. Dietro di me, tra le urla scomposte, sentii qualcuno dire sommessamente: "Abbiamo segnato troppo presto...troppo presto, ca**o...". Toccata di maroni fugace.

Al 9° spizzata di testa di Andersson, Beppe Signori si avventò sulla palla vagante in area e la spedì alle spalle di Peruzzi: raddoppio e folle corsa sotto la curva impazzita roteando la maglietta. L'esultanza del numero 10 ricorda quella tanto discussa di Mattia Destro contro la Roma, ma il calcio è bello proprio per questo motivo e, in certi casi, quando si segnano gol così importanti, il regolamento può simpaticamente andare al diavolo. Il bomber rossoblù arrivò sulla sfera così certo di fare gol che tirò centralmente con la porta completamente spalancata, rischiando di farsi respingere la conclusione dall'estremo difensore bianconero che, per sua e nostra fortuna, riuscì solo a smorzare la traiettoria del pallone.
2-0 dopo dieci minuti, incredibile: ma la paura di una reazione bianconera era ancora forte.
Ma quel Bologna decise di non chiudersi e non mollò un solo centimetro, così Bia sfiorò il tre a zero con un colpo di testa che fece la barba al palo.

E poi 29° ci pensò Davide Fontolan a cancellare ogni timore e a far assaporare ai 36000 del Dall'Ara il sapore dolce del trionfo sugli odiati rivali: contropiede bruciante, il numero 18 rossoblù premiò la sovrapposizione di Kennet Andersson che gli restituì la sfera a centro area, tocco morbido e palla che gonfiò la rete alla sinistra di Peruzzi.
3-0. Apoteosi.
Ricordo solo che volai giù dalle scale e mezza pinta di birra di qualcuno che si trovava sopra di me mi colò nel coppino: ma nulla aveva importanza in quell'istante se non partecipare all'urlo del Dall'Ara pieno.
Poco dopo ci provò anche Binotto, ma giunto a tu per tu con Peruzzi si fece ipnotizzare dalla panza dell'estremo difensore bianconero.

Nella ripresa ordinaria amministrazione: Amedeo Mangone, sganciatosi dalla retroguardia in cerca di gloria, tentò una epica sforbiciata per scalzare Parola dalla copertina dell'album Panini, ma la sfera sibilò a pochi centimetri dal palo alla sinistra di Peruzzi.
Applausi anche per Francesco Antonioli, che si superò su una girata a botta sicura di Inzaghi, facendo esplodere la curva come ad un gol.

Al triplice fischio, con le corde vocali che avevano indetto uno sciopero, non restava altro da fare che godere di quel momento tanto atteso. Umiliare la Juve, la squadra che rappresenta l'antisportività per eccellenza: che giornata ragazzi, quando ci ripenso ho ancora la pelle d'oca.
In quell'istante ero certo che quel pomeriggio non lo avrei dimenticato per il resto dei miei giorni: quello che invece non immaginavo è che diciassette anni dopo non avrei avuto nessun altro pomeriggio simile da ricordare contro i maledetti gobbi all'interno del mio amato stadio.
C'è stato lo 0-2 a Torino con la straordinaria doppietta di Di Vaio, altra perla da galleria dei ricordi (per chi vuole riviverlo, qui video e commento): ma al Dall'Ara, da allora, quasi solo amarezze e tanti furti.

Ma, ne sono certo, si tratta di attendere ancora poco: se il nuovo corso rossoblù targato Joey Saputo manterrà le promesse, rivivremo pomeriggi come questo.
Magari non più davanti a 36000 spettatori, questo no: ed è il mio rammarico più grande. Sky e calciopoli hanno lasciato il segno sulle presenze allo stadio e se, come pare certo, il Dall'Ara ristrutturato non supererà i 30000 posti, pienoni così li potremo ammirare solo attraverso vecchi filmati che, pertanto, vanno conservati e trasmessi ai posteri.
Basta un giorno così a cancellare centoventi giorni stronzi (cit.): ma non 19 anni di attesa, quelli si cancellano solo con un'altra memorabile vittoria.

Forza Bologna, forza rossoblù.



Buona visione!


Fonte dei video:
- You Tube, canale torogiacomino (sintesi)
- You Tube, canale torogiacomino (partita completa)


Bologna-Juventus 3-0

Marcatori: 3° Paramatti, 9° Signori, 29° Fontolan

Sintesi RAI 90° minuto



La partita completa


sabato 25 novembre 2017

Bologna-Sampdoria 3-0: video highlights e gol della partita [2017/18]

Bologna F.C. 1909 vs. Sampdoria
Ecco il video con gli highlights e i gol della partita tra Bologna e Sampdoria, disputata mercoledì 25/11/2017 allo stadio Renato Dall'Ara e valida per la quattordicesima giornata del campionato di serie A 2017/18.

La partita perfetta, nient'altro da dire.
Un Bologna coriaceo e determinato stende i blucerchiati con un perentorio 3-0 senza quasi mai rischiare nonostante abbia giocato in inferiorità numerica per quasi 50 minuti dopo l'invenzione del pessimo arbitro Maresca, che ha assegnato a Torosidis il secondo giallo nel finale del primo tempo per un presunto fallo su Duvan: le immagini mostrano chiaramente che la punta sampdoriana si è tuffata, senza aver subito alcun tocco da parte del terzino rossoblù. Ma andiamo con ordine.

Pronti via e dopo tre minuti i ragazzi di Donadoni passano in vantaggio: Destro trova il varco giusto dentro all'area e calcia in porta, l'ex Viviano respinge come può e l'accorrente Verdi gonfia la rete e corre a festeggiare sotto la curva Bulgarelli.
I doriani accusano il colpo, i rossoblù fanno la partita e su azione di calcio d'angolo trovano il raddoppio: dalla bandierina Verdi disegna una parabola perfetta, Mbaye colpisce con forza e spedisce la sfera alle spalle dell'estremo difensore blucerchiato. 2-0 e anche il senegalese (uno dei migliori in campo assieme a Poli) può correre sotto la curva a festeggiare il suo primo gol stagionale.
Il Bologna sembra in totale controllo del match, ma nel finale di tempo l'arbitro partenopeo Maresca decide di ergersi a protagonista della gara e di rimescolare le carte: Duvan lanciato a rete si tuffa di pancia sul prato, Torosidis si inciampa su di lui e il direttore di gara non trova di meglio che estrarre il secondo giallo per il difensore greco, lasciando i rossoblù in dieci. Fortunatamente nella successiva punizione dal limite l'ex Gaston Ramirez colpisce la barriera e si va al riposo con lo stadio imbufalito che riserva insulti di ogni genere al direttore di gara.

Nel secondo tempo, com'è ovvio, è la Samp a fare la partita, il Bologna si chiude rinunciando a Destro (peccato, ma era una scelta obbligata) e inserendo Masina.
I giocatori guidati da Giampaolo conquistano corner, ma non si rendono quasi mai pericolosi eccezion fatta per un palo colpito da Verre.
Donadoni richiama in panchina Verdi, inserendo il giovane Okwonkwo e la scelta ancora una volta lo ripaga: contropiede travolgente di Donsah sulla sinistra, palla in mezzo all'area dove il numero 30 trova il gol del 3-0 "rubando" addirittura palla a Palacio. Il Dall'Ara esplode, la paura passa e si può fare finalmente festa.
Nel finale c'è gloria anche per Mirante che dice no ad una conclusione ravvicinata riscattandosi dopo la brutta prestazione in quel di Verona.

Un successo preziosissimo sotto agli occhi dell'ex Kennet Andersson venuto dalla Svezia a prendere la meritata ovazione dei suoi tifosi.
Grazie a questi tre punti meritatissimi i rossoblù volano provvisoriamente al settimo posto: è questo il Bologna che vogliamo sempre vedere, avanti così!

Risultato finale: 3-0 per i rossoblù.

Buona visione!


Fonte dei video:
- You Tube, utente Fixarama Football Videos
- You Tube, utente Calcio Champagne Sintesi


Bologna-Sampdoria 3-0
Marcatori: 3° Verdi, 23° Mbaye, 73° Okwonkwo




Le esultanze della curva Bulgarelli ai gol di Verdi, Mbaye e Okwonkwo



lunedì 20 novembre 2017

Verona-Bologna 2-3: video highlights e gol della partita [2017/18]

Verona vs. Bologna F.C. 1909
Ecco il video con gli highlights e i gol della partita tra Bologna e Hellas Verona, disputata lunedì 20/11/2017 allo stadio Marcantonio Bentegodi e valida per il posticipo della tredicesima giornata del campionato di serie A 2017/18.

Dall'inferno al paradiso in due minuti: questa la sintesi di una partita giocata malissimo che ha visto i rossoblù ad un passo dalla quinta sconfitta consecutiva uscire vittoriosi e volare al nono posto in coabitazione con Fiorentina e Chievo. Il Bologna ha avuto la meglio dopo un match giocato sottotono contro un avversario che nonostante sia apparso debolissimo è riuscito a metterlo in seria difficoltà.
I ragazzi di Donadoni sono andati sotto già dopo 12 minuti grazie a un gol di Cerci che ha approfittato di una dormita collettiva della difesa, con Mirante che ha sbagliato clamorosamente il tempo dell'uscita restando a metà strada e lasciando la porta sguarnita.
Il Bologna al 21° ha pareggiato con Destro, ottimamente servito da Palacio e abile a trovare il pertugio sul primo palo con una conclusione potente. Match aggiustato? Macché.
Un'altra dormita, questa volta di Masina, ha consentito a Caceres di colpire di testa da pochi passi, la conclusione pareva alla portata di Mirante che però ha goffamente smanacciato la sfera consentendo allo stesso ex juventino di ribattere in rete. 2-1 per l'#Hellas e rossoblù gelati.
Donadoni a quel punto ha richiamato in panchina l'imbarazzante Masina e ha inserito Mbaye, ancora incomprensibilmente escluso dall'undici titolare. Ma dai nostri non è arrivato nessun segno di vita e si è andati al riposo sotto di una rete.

Nella ripresa il Bologna non è riuscito a rendersi pericoloso ed è stato il Verona a sfiorare il terzo gol con Cerci che ha mancato la deviazione vincente da pochi passi.
Donadoni a quel punto ha stupito tutti con una scelta all'apparenza folle: fuori Destro, uno dei pochi fino a quel momento a salvarsi e dentro il giovane Okwonkwo.
I tifosi imbufaliti si chiedevano che senso avesse togliere l'autore del gol del pari quando si era sotto di una rete in un match da vincere assolutamente, ma contro ogni pronostico il campo ha dato ragione al tecnico: è stato proprio il giovane prodotto della primavera a trovare il pari con un colpo di testa su assist di Verdi.
E dopo due minuti il clamoroso sorpasso: scambio al limite dell'area tra Verdi e Donsah, il ghanese (fino a quel momento evanescente) si è accentrato e ha fatto partire una rasoiata tesa che si è insaccata nell'angolino alla sinistra di Nicolas. 2-3 e match ribaltato.
Nel finale il Verona si è gettato in avanti, ma il Bologna ha tenuto botta e ha portato a casa l'intera posta in palio dopo aver giocato la più brutta partita della stagione. Il calcio è bello proprio per questo.

Speriamo che questa rocambolesca e immeritata vittoria rappresenti il match della svolta.

Risultato finale: 2-3.

Buona visione!


Fonte dei video:
- You Tube, canale FOOTBALL SPOTLIGHT

Verona-Bologna 2-3
Marcatori: 12° Cerci, 21° Destro, 33° Caceres, 74° Okwonkwo, 76° Donsah



domenica 5 novembre 2017

Bologna-Crotone 2-3: video highlights, gol e commento [2017/18]

Bologna F.C. 1909 Vs. Crotone

Ecco il video con gli highlights e i gol della partita tra Bologna e Crotone, disputata sabato 04/11/2017 allo stadio Renato Dall'Ara e valida per la dodicesima giornata del campionato di serie A 2017/18.

Quarta sconfitta consecutiva per i ragazzi di Donadoni che, dopo un buon avvio di stagione, ripiombano in quel grigio vortice di mediocrità e di non gioco che tanto ricorda lo scorso campionato, senza alcuna idea offensiva nonostante ben 25 minuti per tentare di riaddrizzare una partita contro una squadra oggettivamente debolissima come il Crotone, ultima nelle statistiche quanto a tiri in porta proprio davanti ai rossoblù nostrani.

Avvio discreto, ma con la ormai solita difficoltà ad andare al tiro. E allora serve l'episodio ed è Verdi a trovare il gol al 38° con una punizione mancina sulla quale Cordaz non tenta nemmeno il tuffo. 1-0 e il match sembra in discesa.
Ma dopo soli 4 minuti i calabresi pareggiano: Masina perde una sanguinosa palla a metà campo con la squadra sbilanciata, Trotta si invola sul fronte offensivo sinistro e scocca un tiro da posizione defilata, Da Costa smanaccia e in mezzo all'area Budimir insacca tutto solo mentre Krafth invece di tagliare al centro sorseggia un tè caldo.
Ormai la testa è negli spogliatoi, ma nel recupero del primo tempo altra punizione dal limite per un duro fallo su Di Francesco (che abbandonerà il terreno di gioco all'intervallo, da valutare le sue condizioni, si teme per il ginocchio), stavolta Verdi usa il piede destro ma il risultato non cambia, palla in rete con l'evidente complicità di Cordaz e Dall'Ara in festa.
Si va al riposo sul 2-1, senza praticamente aver mai tirato in porta su azione, eccezion fatta per un timido tentativo a ruzzolino di Palacio.

Nella ripresa ci si aspetta un Bologna determinato a chiudere il match, ma è il Crotone a prendere coraggio mentre i nostri palleggiano in orizzontale senza evidentemente aver fatto tesoro delle clamorose rimonte subite nella scorsa stagione. Il var agevola il compito dei calabresi con un rigore assegnato dopo il termine dell'azione: ma c'è poco da contestare, visto che il fallo di mano di Kratfh, appostato a centro area a mani aperte come una giovane ginnasta sulla trave di equilibrio, era nettissimo ed evidentissimo già ad occhio nudo. Trotta spiazza Da Costa e trova l'insperato 2-2.
Dall'Ara gelato, nemmeno il tempo di capire come riorganizzare il gioco che ancora Budimir al 70° completa il clamoroso sorpasso: prima conclusione ribattuta la palla resta lì al limite e la punta calabrese la colpisce con forza di controbalzo gonfiando la rete alla destra di Da Costa. Silenzio e incredilità.
I tifosi si guardano: e adesso? Come possiamo fare due reti in venti minuti se in 70 non abbiamo praticamente mai fatto un tiro in porta degno di questo nome? C'è chi suggerisce di correre in orizzontale con la palla sulla linea di gesso che delimita l'area in cerca di un altro calcio di punizione e chi giustamente se la prende con Donadoni che, con gli avversari ormai chiusi a riccio a difendere il prezioso vantaggio e con la squadra incapace di tenere su un pallone e di trovare accelerazioni, con le sue mani rigorosamente in tasca si diletta in cambi fantasiosi: prima inserisce Destro, togliendo Donsah e tenendo in campo moviolone-Crisetig e poi, non pago, inserisce il tergiversatore Falletti invece di Petkovic, l'unico forse in grado di alzare il baricentro offensivo richiamando per giunta in panchina Masina invece di Krafth: sia chiaro, il terzino sinistro in maglia numero 25 è stato a dir poco imbarazzante in entrambe le fasi, con grosse responsabilità sul gol dell'1-1 e con una sfilza di traversoni sbilenchi tale da far rabbrividire anche la nostra vecchia conoscenza Lanna, ma almeno poteva rivelarsi utile per la sua stazza nelle eventuali mischie finali.
Eventuali, appunto: perché come tutti temevano i rossoblù non sono riusciti a rendersi pericolosi nemmeno in un'occasione, passandosi stancamente la palla in orizzontale senza trovare alcuna soluzione davanti con Palacio ormai stanco e Destro che stanco ci è nato. Ma oggi sarebbe ingeneroso prendersela con lui, entrato quando ormai la luce, già molto fioca per tutta la gara, si era già spenta: il suo atteggiamento remissivo non aiuta di certo in gare che si mettono male come questa, ma la pochezza di idee espressa dalla squadra prescinde dal singolo giocatore.
Al fischio finale fischi, qualche soldato giapponese sull'isola ha tentato di applaudire, ma quasi nessuno lo ha seguito.
Negli occhi di chi usciva dal Dall'Ara c'era lo stesso sguardo perso dei protagonisti di IT dopo aver visto la luce dei defunti. E ora c'è anche la sosta a rendere per due settimane indigesto questo ennesimo boccone amaro che siamo stati costretti ad ingoiare.

E' solo un episodio? Quattro sconfitte di fila non possono esserlo, ma se le precedenti tre avevano l'alibi della presunta netta superiorità degli avversari questa è un autentico scivolone su una buccia di banana, visto che tutti l'attendevano come il match del riscatto ed anche un pareggio sarebbe stato visto come una sconfitta.
La sensazione è che manchi proprio un'idea di gioco e che si viva dei lampi dei singoli: oggi Verdi ha segnato due reti, ma è non ha dato nulla alla manovra offensiva, Palacio ha smistato qualche pallone, ma se lui fa il lavoro sporco in mezzo all'area chi c'è?
Il modulo a una punta con i due esterni a svariare può andare bene contro le grandi, ma se nemmeno contro il Crotone possiamo permetterci di osare le due punte va riconosciuto che qualcosa che non va nella gestione della rosa c'è: i giocatori sono per 8/11 gli stessi che l'anno scorso, pur mantenendo la categoria senza patemi ma solo per demeriti altrui si sono resi protagonisti di una delle stagioni più umilianti della storia quanto a numeri e Poli e Palacio da soli non possono di certo cambiare le cose, soprattutto in attacco dove una squadra già sterile ha perso anche le 8 reti di Dzemaili e vede il miglior marcatore della scorsa stagione, Destro, ormai relegato in panchina.

Che si fa in questi casi?
Se dopo tre anni il leitmotiv è sempre lo stesso, in genere si cambia il manico per cercare di rivitalizzare qualche giocatore ormai smarrito (Destro, Krejci e Nagy su tutti) e scongiurare il rischio di collezionare altre debacle da almanacco come nella scorsa stagione.
Non si vuole cambiare il manico? Allora si apra il portafoglio, si comprino tre giocatori del livello di Palacio ma con sei anni di meno e si riconosca che Destro è stato un investimento sbagliato e non adatto al gioco che vuole esprimere l'allenatore al quale ci si è affrettati a rinnovare il contratto. Serve come il pane una punta degna di questo nome, pronta da subito e con i 90 minuti nelle gambe e non un'altra scommessa da lanciare sperando che si riveli un giocatore da plusvalenza come Diawara.

Cosa succederà? Niente, come al solito: la classifica è ancora "tranquilla", la squadra della quale andare fieri continua ad essere lontana anni luce e nessun dirigente ha gli attributi per prendersi davanti al capo la responsabilità di una gestione sportiva che continua a non decollare, attestandosi un paio di spanne sotto alla mediocrità.
Una cosa è certa: se l'anno scorso il pubblico ha persino applaudito dopo l'1-7 interno col Napoli e prima di perdere la pazienza ha atteso le ultime giornate, quest'anno la misura è già abbondantemente colma.

Ora testa al Verona, un match da non sbagliare assolutamente perché il "Real Crotone", che per quanto visto sul terreno di gioco resta una delle principali candidate alla retrocessione, è adesso a soli due punti.

Risultato finale: 2-3 per i rossoblù calabresi.

Buona visione!


Fonte del video:
- You Tube, canale RAPID VIDEO



Bologna-Crotone 2-3
Marcatori: 38° e 46° p.t. Verdi, 42° e 70° Budimir, 68° Trotta (rig.)

Highlights


Le punizioni vincenti di Verdi viste dalla curva Bulgarelli