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domenica 5 novembre 2017

Bologna-Crotone 2-3: video highlights, gol e commento [2017/18]

Bologna F.C. 1909 Vs. Crotone

Ecco il video con gli highlights e i gol della partita tra Bologna e Crotone, disputata sabato 04/11/2017 allo stadio Renato Dall'Ara e valida per la dodicesima giornata del campionato di serie A 2017/18.

Quarta sconfitta consecutiva per i ragazzi di Donadoni che, dopo un buon avvio di stagione, ripiombano in quel grigio vortice di mediocrità e di non gioco che tanto ricorda lo scorso campionato, senza alcuna idea offensiva nonostante ben 25 minuti per tentare di riaddrizzare una partita contro una squadra oggettivamente debolissima come il Crotone, ultima nelle statistiche quanto a tiri in porta proprio davanti ai rossoblù nostrani.

Avvio discreto, ma con la ormai solita difficoltà ad andare al tiro. E allora serve l'episodio ed è Verdi a trovare il gol al 38° con una punizione mancina sulla quale Cordaz non tenta nemmeno il tuffo. 1-0 e il match sembra in discesa.
Ma dopo soli 4 minuti i calabresi pareggiano: Masina perde una sanguinosa palla a metà campo con la squadra sbilanciata, Trotta si invola sul fronte offensivo sinistro e scocca un tiro da posizione defilata, Da Costa smanaccia e in mezzo all'area Budimir insacca tutto solo mentre Krafth invece di tagliare al centro sorseggia un tè caldo.
Ormai la testa è negli spogliatoi, ma nel recupero del primo tempo altra punizione dal limite per un duro fallo su Di Francesco (che abbandonerà il terreno di gioco all'intervallo, da valutare le sue condizioni, si teme per il ginocchio), stavolta Verdi usa il piede destro ma il risultato non cambia, palla in rete con l'evidente complicità di Cordaz e Dall'Ara in festa.
Si va al riposo sul 2-1, senza praticamente aver mai tirato in porta su azione, eccezion fatta per un timido tentativo a ruzzolino di Palacio.

Nella ripresa ci si aspetta un Bologna determinato a chiudere il match, ma è il Crotone a prendere coraggio mentre i nostri palleggiano in orizzontale senza evidentemente aver fatto tesoro delle clamorose rimonte subite nella scorsa stagione. Il var agevola il compito dei calabresi con un rigore assegnato dopo il termine dell'azione: ma c'è poco da contestare, visto che il fallo di mano di Kratfh, appostato a centro area a mani aperte come una giovane ginnasta sulla trave di equilibrio, era nettissimo ed evidentissimo già ad occhio nudo. Trotta spiazza Da Costa e trova l'insperato 2-2.
Dall'Ara gelato, nemmeno il tempo di capire come riorganizzare il gioco che ancora Budimir al 70° completa il clamoroso sorpasso: prima conclusione ribattuta la palla resta lì al limite e la punta calabrese la colpisce con forza di controbalzo gonfiando la rete alla destra di Da Costa. Silenzio e incredilità.
I tifosi si guardano: e adesso? Come possiamo fare due reti in venti minuti se in 70 non abbiamo praticamente mai fatto un tiro in porta degno di questo nome? C'è chi suggerisce di correre in orizzontale con la palla sulla linea di gesso che delimita l'area in cerca di un altro calcio di punizione e chi giustamente se la prende con Donadoni che, con gli avversari ormai chiusi a riccio a difendere il prezioso vantaggio e con la squadra incapace di tenere su un pallone e di trovare accelerazioni, con le sue mani rigorosamente in tasca si diletta in cambi fantasiosi: prima inserisce Destro, togliendo Donsah e tenendo in campo moviolone-Crisetig e poi, non pago, inserisce il tergiversatore Falletti invece di Petkovic, l'unico forse in grado di alzare il baricentro offensivo richiamando per giunta in panchina Masina invece di Krafth: sia chiaro, il terzino sinistro in maglia numero 25 è stato a dir poco imbarazzante in entrambe le fasi, con grosse responsabilità sul gol dell'1-1 e con una sfilza di traversoni sbilenchi tale da far rabbrividire anche la nostra vecchia conoscenza Lanna, ma almeno poteva rivelarsi utile per la sua stazza nelle eventuali mischie finali.
Eventuali, appunto: perché come tutti temevano i rossoblù non sono riusciti a rendersi pericolosi nemmeno in un'occasione, passandosi stancamente la palla in orizzontale senza trovare alcuna soluzione davanti con Palacio ormai stanco e Destro che stanco ci è nato. Ma oggi sarebbe ingeneroso prendersela con lui, entrato quando ormai la luce, già molto fioca per tutta la gara, si era già spenta: il suo atteggiamento remissivo non aiuta di certo in gare che si mettono male come questa, ma la pochezza di idee espressa dalla squadra prescinde dal singolo giocatore.
Al fischio finale fischi, qualche soldato giapponese sull'isola ha tentato di applaudire, ma quasi nessuno lo ha seguito.
Negli occhi di chi usciva dal Dall'Ara c'era lo stesso sguardo perso dei protagonisti di IT dopo aver visto la luce dei defunti. E ora c'è anche la sosta a rendere per due settimane indigesto questo ennesimo boccone amaro che siamo stati costretti ad ingoiare.

E' solo un episodio? Quattro sconfitte di fila non possono esserlo, ma se le precedenti tre avevano l'alibi della presunta netta superiorità degli avversari questa è un autentico scivolone su una buccia di banana, visto che tutti l'attendevano come il match del riscatto ed anche un pareggio sarebbe stato visto come una sconfitta.
La sensazione è che manchi proprio un'idea di gioco e che si viva dei lampi dei singoli: oggi Verdi ha segnato due reti, ma è non ha dato nulla alla manovra offensiva, Palacio ha smistato qualche pallone, ma se lui fa il lavoro sporco in mezzo all'area chi c'è?
Il modulo a una punta con i due esterni a svariare può andare bene contro le grandi, ma se nemmeno contro il Crotone possiamo permetterci di osare le due punte va riconosciuto che qualcosa che non va nella gestione della rosa c'è: i giocatori sono per 8/11 gli stessi che l'anno scorso, pur mantenendo la categoria senza patemi ma solo per demeriti altrui si sono resi protagonisti di una delle stagioni più umilianti della storia quanto a numeri e Poli e Palacio da soli non possono di certo cambiare le cose, soprattutto in attacco dove una squadra già sterile ha perso anche le 8 reti di Dzemaili e vede il miglior marcatore della scorsa stagione, Destro, ormai relegato in panchina.

Che si fa in questi casi?
Se dopo tre anni il leitmotiv è sempre lo stesso, in genere si cambia il manico per cercare di rivitalizzare qualche giocatore ormai smarrito (Destro, Krejci e Nagy su tutti) e scongiurare il rischio di collezionare altre debacle da almanacco come nella scorsa stagione.
Non si vuole cambiare il manico? Allora si apra il portafoglio, si comprino tre giocatori del livello di Palacio ma con sei anni di meno e si riconosca che Destro è stato un investimento sbagliato e non adatto al gioco che vuole esprimere l'allenatore al quale ci si è affrettati a rinnovare il contratto. Serve come il pane una punta degna di questo nome, pronta da subito e con i 90 minuti nelle gambe e non un'altra scommessa da lanciare sperando che si riveli un giocatore da plusvalenza come Diawara.

Cosa succederà? Niente, come al solito: la classifica è ancora "tranquilla", la squadra della quale andare fieri continua ad essere lontana anni luce e nessun dirigente ha gli attributi per prendersi davanti al capo la responsabilità di una gestione sportiva che continua a non decollare, attestandosi un paio di spanne sotto alla mediocrità.
Una cosa è certa: se l'anno scorso il pubblico ha persino applaudito dopo l'1-7 interno col Napoli e prima di perdere la pazienza ha atteso le ultime giornate, quest'anno la misura è già abbondantemente colma.

Ora testa al Verona, un match da non sbagliare assolutamente perché il "Real Crotone", che per quanto visto sul terreno di gioco resta una delle principali candidate alla retrocessione, è adesso a soli due punti.

Risultato finale: 2-3 per i rossoblù calabresi.

Buona visione!


Fonte del video:
- You Tube, canale RAPID VIDEO



Bologna-Crotone 2-3
Marcatori: 38° e 46° p.t. Verdi, 42° e 70° Budimir, 68° Trotta (rig.)

Highlights


Le punizioni vincenti di Verdi viste dalla curva Bulgarelli



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