Nella
tredicesima giornata del
campionato di serie A 2012/2013, il
Bologna ha colto un fondamentale successo contro il
Palermo:
3-0 il risultato allo
stadio Renato Dall'Ara, in virtù delle reti di
Gilardino al 22°,
Gabbiadini su rigore al 44° e
Diamanti al 47° ancora dal dischetto.
Nel Palermo espulsi Ujkani, Barreto e Labrin, nel Bologna Taider.
Commento partita
Partita da dentro o fuori: il Bologna, penultimo (ma ultimo senza considerare la pesante penalizzazione inflitta al Siena) e reduce da un solo punto nelle ultime 6 partite, non poteva più permettersi di sbagliare. Al cospetto dei rossoblù il Palermo, squadra anch'essa in difficoltà ma capace nello scorso turno di ritrovare la vittoria e pertanto decisa a prolungare la propria serie positiva per sganciarsi dalle posizioni di coda.
Pioli, dopo la pessima prova di Torino, ha schierato Curci in porta al posto di Agliardi e ha riproposto a centrocampo Perez, al rientro dopo l'infortunio.
In avvio Bologna timoroso e Palermo più pericoloso, ma al 22° una magia di Gilardino ha sbloccato l'incontro e tolto la ruggine dagli ingranaggi: il numero dieci rossoblù ha abilmente aggirato Donati ed ha scaricato un poderoso destro ad incrociare che si è insaccato sul secondo palo alle spalle di Ujkani. 1-0 e pressione trasferita tutta sul Palermo.
Al 38° il rientrante Curci ha accusato un fastidio muscolare, proprio come contro il Catania: al suo posto Agliardi, chiamato a riscattare la pessima prova di Torino che gli era costata il posto da titolare.
Al 44° Donati ha avuto la brillante idea di saltare e colpire la sfera con la mano in piena area di rigore: penalty calciato e trasformato da Gabbiadini, al suo primo gol in maglia rossoblù. 2-0 prima dell'intervallo e partita sorprendentemente in discesa.
Nella ripresa pronti via, Gilardino è sfuggito al suo diretto marcatore ed è stato atterrato in area da Ujkani: rigore e cartellino rosso per l'estremo difensore rosanero. Stavolta sul dischetto si è presentato Diamanti: ma se contro il Pescara il subentrante Pelizzoli aveva ipnotizzato il numero 23 rossoblù, questa volta Benussi nulla ha potuto sul potente sinistro del capitano, che si è insaccato in rete dopo aver pizzicato la parte bassa della traversa. 3-0 e partita messa in ghiaccio.
Il Bologna a questo punto ha tolto il piede dal gas, controllando il risultato e rinunciando ad offendere.
A riaprire il match ci ha provato Barreto che su punizione ha colpito il palo ad Agliardi battuto.
Al 72° lo stesso centrocampista rosanero, già ammonito, ha steso Diamanti ed è stato sanzionato dall'arbitro Valeri col secondo giallo. Palermo in nove e partita chiusa.
Al 78° Taider, già ammonito, ha commesso un ingenuo ed inutile fallo a centrocampo, lasciando il Bologna in dieci uomini imitato quattro minuti dopo dal neo subentrato Labrin, autore di un intervento criminale su Morleo.
Bologna in dieci e Palermo in otto uomini, ma i rossoblù nel finale non hanno voluto infierire.
Tre punti di platino per un Bologna grintoso ma ancora lontano dall'essere una vera squadra. Il 3-0 è un risultato netto, ma in avvio di gara gli uomini di Pioli hanno sofferto, paralizzati dalla paura di perdere l'ultimo treno salvezza.
Penserete: ma siamo ancora ad inizio stagione, il tempo per recuperare non manca. Si, è vero, ma un altro passo falso contro una diretta concorrente avrebbe messo ko il morale del gruppo e obbligato la società a cambiare allenatore, una mossa disperata che avrebbe potuto dare una scossa anche se, a scorrere la lista dei disoccupati, sulla carta non c'è nessuno valido quanto Pioli (eccetto Reja, fuori portata per una società squattrinata come quella rossoblù). E di certo non pare essere l'allenatore il problema: la squadra lavora tanto in settimana, ma per limiti tecnici fatica tremendamente a costruire gioco e in difesa risente della mancanza di un leader e, soprattutto, di un portiere affidabile.
Quanto alla difesa, il prossimo rientro di Portanova dovrebbe dare più affidabilità ad un reparto che in questo avvio di stagione continua a faticare molto nonostante un Sorensen in netta crescita.
Quanto al portiere, il ballottaggio Curci-Agliardi non aiuta di certo la retroguardia a trovare il suo equilibrio né i due giocatori ad acquisire sicurezza nei propri mezzi, particolare di fondamentale importanza per un estremo difensore. Pioli ha battezzato come titolare Curci, ma l'ex romanista sembra fatto di cristallo ed anche oggi, come durante la partita col Catania, ha accusato problemi muscolari: ormai è chiaro che questi continui infortuni non possono più essere attribuiti al caso (ma portano davvero bene, perché coincidono con due larghe vittorie e con le uniche volte che la porta rossoblù non è stata violata in questa stagione). Dal canto suo, Agliardi ha fin qui dimostrato di non essere all'altezza: il ragazzo tra i pali ha una buona reattività, ma si è rivelato poco affidabile nelle uscite ed ha alternato interventi prodigiosi a colossali "dormite" che sono costate punti pesantissimi.
A gennaio la questione del numero uno andrà in qualche modo risolta, ma visto l'operato del binomio Guaraldi-Zanzi durante il mercato estivo, francamente non c'è da stare tranquilli: portieri validi in giro ce ne sono pochissimi e chi li ha se li tiene o li cede solamente di fronte ad un'offerta irrinunciabile e di certo non per i quattro spiccioli che sono stati sufficienti a convincere il Bologna a privarsi di un estremo difensore affidabile come Gillet.
Tornando alla partita, nota di merito per Gilardino, capace di sbloccare la gara con una giocata da fuoriclasse e di procurarsi abilmente il rigore in avvio di ripresa. Il numero dieci rossoblù ha anche sprecato un'occasione facile facile colpendo debolmente di testa nonostante fosse stato lasciato tutto solo dentro all'area piccola. Sul 3-0 poco male, anche se in doppia superiorità numerica per buona parte della ripresa era lecito aspettarsi qualcosina in più: era pur sempre uno scontro diretto ed uno scarto maggiore avrebbe potuto far comodo. Era anche l'occasione di regalare ai tifosi un pomeriggio davvero speciale dopo tante amarezze, ma tre punti dovevano arrivare e tre punti sono arrivati: non importa come.
Questione società: la curva ha espresso compatta il proprio dissenso verso l'operato di Guaraldi. Era ora che venisse presa una posizione netta: la vittoria non può far dimenticare che la precaria situazione di classifica del Bologna ha un solo responsabile.
Ma adesso godiamoci questo successo nella speranza che rappresenti davvero la partita della svolta: i problemi da risolvere restano molti, ma a livello psicologico abbandonare l'ultimo posto virtuale significa tantissimo. Forza Bologna, il tuo campionato inizia oggi.
In classifica il Bologna sale a quota 11 e riaggancia il treno salvezza.
Nel prossimo turno, i rossoblù affronteranno la Sampdoria allo stadio Ferraris: contro i blucerchiati, reduci dalla vittoria nel derby dopo ben sette ko consecutivi, gli uomini di Pioli dovranno cercare quella continuità che finora è mancata.
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