Nella ventottesima giornata del campionato di serie A 2011/2012, il Bologna si è dovuto accontentare di un solo punto contro il Chievo: 2-2 il risultato allo stadio Renato Dall'Ara, grazie alle reti di Andreolli al 27°, Di Vaio al 59°, Thereau al 69° e Diamanti all' 81°.
Commento partita
Pioli ha riproposto il 3-4-2-1, con Rubin a sinistra, Pulzetti a destra e i due fantasisti Diamanti e Ramirez dietro ad un'unica punta, l'eterno Di Vaio.
Nel primo tempo pochissimi episodi degni di nota, eccezion fatta per la beffarda rete che ha portato in vantaggio i clivensi realizzata da Andreolli, fortunato a deviare in rete col corpo un innocuo tiro di Pellissier al 27°.
Il Bologna ha accusato il colpo e solo nel finale di tempo ha cercato di mettere sotto pressione la retroguardia veronese, senza però mai arrivare alla conclusione.
Nella ripresa Pioli ha lasciato negli spogliatoi Pulzetti e Rubin, inserendo Kone e Morleo. L'esterno sinistro ha avuto un ottimo impatto sul match, mettendo più volte in crisi i giocatori avversari con le sue repentine accelerazioni.
Al 59° il Bologna ha trovato il pari con Di Vaio, abile a deviare in rete una conclusione di Perez dal limite dell'area destinata altrimenti a spegnersi sul fondo.
Raggiunto il pareggio, si pensava che il Bologna potesse far sua la partita, ma al 69° è arrivata la doccia fredda: Perez ha perso malamente un pallone sulla propria trequarti di campo e il Chievo ha colpito con Thereau, abile a farsi vedere sul secondo palo ed appoggiare la sfera in rete da pochi passi. 1-2 e Dall'Ara gelato.
Dopo lo svantaggio gli uomini di Pioli sono apparsi svuotati e privi di mordente, ma quando ormai il pubblico aveva perso le speranze e io, deluso dall'atteggiamento della squadra, avevo deciso di seguire il finale della partita seduto, Diamanti ha difeso palla sulla trequarti, si è accentrato e dal limite dell'area ha battuto Sorrentino con un velenosissimo sinistro nell'angolino basso. 2-2, Dall'Ara in festa e io costretto a seguire il finale di partita seduto per questioni puramente scaramantiche.
Ma una volta raggiunto il sospirato pari il Bologna non ha fatto molto per cercare i tre punti, accontentandosi di muovere la classifica e fare un piccolo passo verso la salvezza matematica.
Poteva essere davvero la partita della svolta, quella che in caso di successo avrebbe definitivamente chiuso il discorso salvezza e proiettato i rossoblù in zona Europa League: ma purtroppo, come troppo spesso è accaduto negli anni passati, il Bologna ha fallito l'appuntamento ed è riuscito solo grazie alla qualità del suo attacco ad evitare una bruciante sconfitta.
Con un Ramirez in ombra e poco incisivo, gli uomini di Pioli hanno faticato e non poco a creare gioco e sono stati puniti dal Chievo in una giornata nella quale la difesa è apparsa più svagata del solito.
Ma se si vuol guardare il bicchiere mezzo pieno, il punto conquistato oggi ha permesso al Bologna di conservare la nona piazza in campionato, di mantenere inalterato il distacco dalla terzultima e di tenere dietro la formazione veronese, da anni stabilmente davanti ai rossoblù in classifica al termine della stagione.
Alla luce della giornata no della squadra, il pari non è quindi da buttare via: tutti si augurano che questo mezzo passo falso non sia però indice di appagamento e che il finale di stagione riservi ancora delle piacevoli sorprese.
Ci sono quasi 800 persone che hanno deciso di sottoscrivere il mini-abbonamento per le ultime cinque partite casalinghe e queste, come tutto il pubblico che ha seguito e sostenuto a gran voce la squadra da inizio stagione, meritano il massimo rispetto.
In classifica il Bologna sale a quota 36, mantenendo il nono posto e dieci lunghezze di vantaggio sul Lecce terzultimo.
Nel prossimo turno, i rossoblù affronteranno l'Atalanta: occorrerà ritrovare quella compattezza di squadra che aveva incantato nella vittoriosa trasferta di Roma per portare via punti dallo stadio Atleti Azzurri d'Italia.
- Per vedere il video con gli highlights della partita, clicca qui
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Pioli ha riproposto il 3-4-2-1, con Rubin a sinistra, Pulzetti a destra e i due fantasisti Diamanti e Ramirez dietro ad un'unica punta, l'eterno Di Vaio.
Nel primo tempo pochissimi episodi degni di nota, eccezion fatta per la beffarda rete che ha portato in vantaggio i clivensi realizzata da Andreolli, fortunato a deviare in rete col corpo un innocuo tiro di Pellissier al 27°.
Il Bologna ha accusato il colpo e solo nel finale di tempo ha cercato di mettere sotto pressione la retroguardia veronese, senza però mai arrivare alla conclusione.
Nella ripresa Pioli ha lasciato negli spogliatoi Pulzetti e Rubin, inserendo Kone e Morleo. L'esterno sinistro ha avuto un ottimo impatto sul match, mettendo più volte in crisi i giocatori avversari con le sue repentine accelerazioni.
Al 59° il Bologna ha trovato il pari con Di Vaio, abile a deviare in rete una conclusione di Perez dal limite dell'area destinata altrimenti a spegnersi sul fondo.
Raggiunto il pareggio, si pensava che il Bologna potesse far sua la partita, ma al 69° è arrivata la doccia fredda: Perez ha perso malamente un pallone sulla propria trequarti di campo e il Chievo ha colpito con Thereau, abile a farsi vedere sul secondo palo ed appoggiare la sfera in rete da pochi passi. 1-2 e Dall'Ara gelato.
Dopo lo svantaggio gli uomini di Pioli sono apparsi svuotati e privi di mordente, ma quando ormai il pubblico aveva perso le speranze e io, deluso dall'atteggiamento della squadra, avevo deciso di seguire il finale della partita seduto, Diamanti ha difeso palla sulla trequarti, si è accentrato e dal limite dell'area ha battuto Sorrentino con un velenosissimo sinistro nell'angolino basso. 2-2, Dall'Ara in festa e io costretto a seguire il finale di partita seduto per questioni puramente scaramantiche.
Ma una volta raggiunto il sospirato pari il Bologna non ha fatto molto per cercare i tre punti, accontentandosi di muovere la classifica e fare un piccolo passo verso la salvezza matematica.
Poteva essere davvero la partita della svolta, quella che in caso di successo avrebbe definitivamente chiuso il discorso salvezza e proiettato i rossoblù in zona Europa League: ma purtroppo, come troppo spesso è accaduto negli anni passati, il Bologna ha fallito l'appuntamento ed è riuscito solo grazie alla qualità del suo attacco ad evitare una bruciante sconfitta.
Con un Ramirez in ombra e poco incisivo, gli uomini di Pioli hanno faticato e non poco a creare gioco e sono stati puniti dal Chievo in una giornata nella quale la difesa è apparsa più svagata del solito.
Ma se si vuol guardare il bicchiere mezzo pieno, il punto conquistato oggi ha permesso al Bologna di conservare la nona piazza in campionato, di mantenere inalterato il distacco dalla terzultima e di tenere dietro la formazione veronese, da anni stabilmente davanti ai rossoblù in classifica al termine della stagione.
Alla luce della giornata no della squadra, il pari non è quindi da buttare via: tutti si augurano che questo mezzo passo falso non sia però indice di appagamento e che il finale di stagione riservi ancora delle piacevoli sorprese.
Ci sono quasi 800 persone che hanno deciso di sottoscrivere il mini-abbonamento per le ultime cinque partite casalinghe e queste, come tutto il pubblico che ha seguito e sostenuto a gran voce la squadra da inizio stagione, meritano il massimo rispetto.
In classifica il Bologna sale a quota 36, mantenendo il nono posto e dieci lunghezze di vantaggio sul Lecce terzultimo.
Nel prossimo turno, i rossoblù affronteranno l'Atalanta: occorrerà ritrovare quella compattezza di squadra che aveva incantato nella vittoriosa trasferta di Roma per portare via punti dallo stadio Atleti Azzurri d'Italia.
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