Nella ventiquattresima giornata del campionato di serie A 2010/2011, il Bologna ha portato a casa un successo fondamentale anche se sofferto nell'anticipo di mezzogiorno contro il Catania: 1-0 il risultato allo stadio Renato Dall'Ara grazie alla rete di Daniele Portanova al 40°.
Nel Catania espulso Alvarez al 21° per doppia ammonizione.
Commento partita
Fin dalle prime battute il match si rivela nervoso, con le due squadre che appaiono condizionate dall'importanza dell'appuntamento.
Il Bologna non riesce ad impadronirsi del pallino del gioco e soffre l'aggressività del Catania, che all'8° trova la rete con Maxi Lopez, ma l'arbitro annulla giustamente per un netto fuorigioco dello stesso centravanti argentino.
Al 21° l'episodio chiave del match: Alvarez, precedentemente ammonito per un intervento falloso su Meggiorini, stende Ekdal al limite dell'area e viene giustamente sanzionato con il secondo cartellino giallo, lasciando i suoi in 10 uomini per più di un'ora.
Il Bologna tenta di spostare il baricentro in avanti, ma il Catania stoppa sul nascere ogni iniziativa, interrompendo spesso il gioco con falli tattici.
Al 40° il gol che decide l'incontro: Perez entra in area dalla destra e con un tiro cross trova sul secondo palo Portanova che tutto solo deposita la sfera in rete di sinistro. Prima rete stagionale per il centrale rossoblù che riscatta così l'errore commesso ad Udine e corre ad esultare sotto la curva mostrando una maglietta che esorta lo sfortunato compagno di squadra Garics a non mollare dopo il brutto infortunio al ginocchio patito in settimana.
Il Catania non ci sta e al 45° va vicino al pareggio con il neo acquisto Lodi che, servito a centro area da Maxi Lopez, scocca un potente sinistro impegnando severamente Viviano.
Nella ripresa subito dentro Casarini al posto dell'acciaccato Mudingayi.
Al 61° rossoblù vicini al raddoppio: Di Vaio, ben lanciato da Meggiorini, calcia di sinistro da posizione defilata ma Andujar si fa trovare pronto respingendo la sfera indirizzata sul primo palo.
Al 66° occasionissima ancora sui piedi di Di Vaio, che tutto solo a centro area cerca la conclusione di potenza ma non trova lo specchio della porta.
Al 69° Britos ha la peggio in uno scontro aereo con Schelotto ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco con un vistoso ematoma sull'arcata sopraccigliare sinistra: al suo posto Malesani butta nella mischia Esposito.
Al 79° ultimo cambio per il Bologna: dentro Gimenez al posto di Meggiorini, volenteroso ma ancora poco incisivo.
Un minuto dopo tegola per i rossoblù: Ekdal accusa una fitta alla coscia, ma decide di stringere i denti e di restare sul terreno di gioco, seppur zoppicante.
Il Catania, tornato virtualmente in parità numerica, sale decisamente di tono e mette pressione alla retroguardia del Bologna arrivando alla conclusione con il neo entrato Martinho: palla sopra alla traversa.
Al 44° Moras è costretto ad abbandonare il campo in barella dopo un contrasto, lasciando momentaneamente la squadra in dieci: fortunatamente rientrerà in campo dopo pochi minuti per dare man forte ai compagni nelle concitate battute finali.
Il quarto uomo segnala che i minuti di recupero saranno ben 7: con Ekdal a mezzo servizio, il Catania prova gli ultimi assalti, ma è proprio il claudicante regista rossoblù che al 45° sfiora la rete con un diagonale dal limite che fa la barba al palo alla destra di Andujar.
Nel recupero occasione per il Catania: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Ricchiuti tutto solo a centro area prova il colpo di testa ma non inquadra lo specchio della porta.
I rossoblù riescono a respingere gli assalti etnei fino al triplice fischio dell'arbitro Banti che mette fine ad un match combattuto e nervoso: un Bologna meno brillante rispetto a quello ammirato nelle ultime uscite riesce così a portare a casa un successo fondamentale contro una diretta concorrente, affacciandosi nelle zone più nobili della classifica.
La sfida con i rossoazzurri rappresentava per il Bologna un appuntamento cruciale della stagione, assolutamente da non fallire: la vittoria è arrivata, anche se forse dopo l'ingenua espulsione di Alvarez al 21° il pubblico si sarebbe aspettato un finale meno sofferto. Anche se il Bologna non ha brillato, ha mostrato comunque una grande tenacia contro un avversario con l'acqua alla gola che era venuto al Dall'Ara con la chiara intenzione di fare il colpaccio.
In ogni caso, l'importante era conquistare i tre punti e così è stato.
Questo successo consente inoltre di esorcizzare la tradizione negativa che vedeva il Bologna fallire costantemente i match della svolta: da quel Bologna-Lazio 1-2 del lontano aprile 2005, con i rossoblù che veleggiavano tranquilli a metà classifica e avrebbero potuto chiudere definitivamente il discorso salvezza (sappiamo tutti com'è finita...), passando per le inopinate sconfitte interne con Reggina e Siena nell'era Mihajlovic, fino ad arrivare al clamoroso e discusso 2-3 della scorsa stagione sempre contro la Lazio, i rossoblù avevano palesato la preoccupante attitudine a fare fiasco negli appuntamenti importanti, come se avessero paura di uscire da quella nebbia di mediocrità che li avvolge ormai da anni.
Questa volta l'epilogo è stato differente: il Bologna vola a 29 punti in classifica e mette tra sé e gli etnei ben 6 lunghezze (virtualmente 7, visto che i rossoblù hanno conquistato il vantaggio negli scontri diretti), in attesa delle partite in programma nel pomeriggio.
Una nota di merito per Daniele Portanova, criticato giustamente nelle scorse settimane dopo le ultime apparizioni poco brillanti e oggi autore di una prestazione autorevole, impreziosita dalla rete che ha deciso il match: i gladiatori come lui possono finire a terra, ma trovano sempre la forza per rialzarsi. Un applauso.
Nel prossimo turno i rossoblù andranno a far visita alla Sampdoria, notevolmente ridimensionata dopo gli inaspettati addii di Cassano e Pazzini: sarà un'altra sfida ad alta tensione, nella quale Malesani non potrà contare su Della Rocca e Britos che, diffidati ed ammoniti, saranno fermati per un turno dal giudice sportivo. Bisognerà inoltre valutare le condizioni di Mudingayi, Ekdal e Moras, nella speranza che i rispettivi guai fisici si rivelino di poco conto.
Uscire dallo stadio Ferraris con un risultato positivo permetterebbe di tenere ancorati i doriani alla bagarre salvezza e di fare un altro passettino avanti in classifica, in vista di un tour de force che vedrà il Bologna opposto a Palermo, Roma e Juventus in una settimana.
In ogni caso questo Bologna se gioca come sa non deve avere paura di nessuno: ora come ora l'avversario più difficile da affrontare sarà l'appagamento.
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Nel Catania espulso Alvarez al 21° per doppia ammonizione.
Commento partita
Fin dalle prime battute il match si rivela nervoso, con le due squadre che appaiono condizionate dall'importanza dell'appuntamento.
Il Bologna non riesce ad impadronirsi del pallino del gioco e soffre l'aggressività del Catania, che all'8° trova la rete con Maxi Lopez, ma l'arbitro annulla giustamente per un netto fuorigioco dello stesso centravanti argentino.
Al 21° l'episodio chiave del match: Alvarez, precedentemente ammonito per un intervento falloso su Meggiorini, stende Ekdal al limite dell'area e viene giustamente sanzionato con il secondo cartellino giallo, lasciando i suoi in 10 uomini per più di un'ora.
Il Bologna tenta di spostare il baricentro in avanti, ma il Catania stoppa sul nascere ogni iniziativa, interrompendo spesso il gioco con falli tattici.
Al 40° il gol che decide l'incontro: Perez entra in area dalla destra e con un tiro cross trova sul secondo palo Portanova che tutto solo deposita la sfera in rete di sinistro. Prima rete stagionale per il centrale rossoblù che riscatta così l'errore commesso ad Udine e corre ad esultare sotto la curva mostrando una maglietta che esorta lo sfortunato compagno di squadra Garics a non mollare dopo il brutto infortunio al ginocchio patito in settimana.
Il Catania non ci sta e al 45° va vicino al pareggio con il neo acquisto Lodi che, servito a centro area da Maxi Lopez, scocca un potente sinistro impegnando severamente Viviano.
Nella ripresa subito dentro Casarini al posto dell'acciaccato Mudingayi.
Al 61° rossoblù vicini al raddoppio: Di Vaio, ben lanciato da Meggiorini, calcia di sinistro da posizione defilata ma Andujar si fa trovare pronto respingendo la sfera indirizzata sul primo palo.
Al 66° occasionissima ancora sui piedi di Di Vaio, che tutto solo a centro area cerca la conclusione di potenza ma non trova lo specchio della porta.
Al 69° Britos ha la peggio in uno scontro aereo con Schelotto ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco con un vistoso ematoma sull'arcata sopraccigliare sinistra: al suo posto Malesani butta nella mischia Esposito.
Al 79° ultimo cambio per il Bologna: dentro Gimenez al posto di Meggiorini, volenteroso ma ancora poco incisivo.
Un minuto dopo tegola per i rossoblù: Ekdal accusa una fitta alla coscia, ma decide di stringere i denti e di restare sul terreno di gioco, seppur zoppicante.
Il Catania, tornato virtualmente in parità numerica, sale decisamente di tono e mette pressione alla retroguardia del Bologna arrivando alla conclusione con il neo entrato Martinho: palla sopra alla traversa.
Al 44° Moras è costretto ad abbandonare il campo in barella dopo un contrasto, lasciando momentaneamente la squadra in dieci: fortunatamente rientrerà in campo dopo pochi minuti per dare man forte ai compagni nelle concitate battute finali.
Il quarto uomo segnala che i minuti di recupero saranno ben 7: con Ekdal a mezzo servizio, il Catania prova gli ultimi assalti, ma è proprio il claudicante regista rossoblù che al 45° sfiora la rete con un diagonale dal limite che fa la barba al palo alla destra di Andujar.
Nel recupero occasione per il Catania: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Ricchiuti tutto solo a centro area prova il colpo di testa ma non inquadra lo specchio della porta.
I rossoblù riescono a respingere gli assalti etnei fino al triplice fischio dell'arbitro Banti che mette fine ad un match combattuto e nervoso: un Bologna meno brillante rispetto a quello ammirato nelle ultime uscite riesce così a portare a casa un successo fondamentale contro una diretta concorrente, affacciandosi nelle zone più nobili della classifica.
La sfida con i rossoazzurri rappresentava per il Bologna un appuntamento cruciale della stagione, assolutamente da non fallire: la vittoria è arrivata, anche se forse dopo l'ingenua espulsione di Alvarez al 21° il pubblico si sarebbe aspettato un finale meno sofferto. Anche se il Bologna non ha brillato, ha mostrato comunque una grande tenacia contro un avversario con l'acqua alla gola che era venuto al Dall'Ara con la chiara intenzione di fare il colpaccio.
In ogni caso, l'importante era conquistare i tre punti e così è stato.
Questo successo consente inoltre di esorcizzare la tradizione negativa che vedeva il Bologna fallire costantemente i match della svolta: da quel Bologna-Lazio 1-2 del lontano aprile 2005, con i rossoblù che veleggiavano tranquilli a metà classifica e avrebbero potuto chiudere definitivamente il discorso salvezza (sappiamo tutti com'è finita...), passando per le inopinate sconfitte interne con Reggina e Siena nell'era Mihajlovic, fino ad arrivare al clamoroso e discusso 2-3 della scorsa stagione sempre contro la Lazio, i rossoblù avevano palesato la preoccupante attitudine a fare fiasco negli appuntamenti importanti, come se avessero paura di uscire da quella nebbia di mediocrità che li avvolge ormai da anni.
Questa volta l'epilogo è stato differente: il Bologna vola a 29 punti in classifica e mette tra sé e gli etnei ben 6 lunghezze (virtualmente 7, visto che i rossoblù hanno conquistato il vantaggio negli scontri diretti), in attesa delle partite in programma nel pomeriggio.
Una nota di merito per Daniele Portanova, criticato giustamente nelle scorse settimane dopo le ultime apparizioni poco brillanti e oggi autore di una prestazione autorevole, impreziosita dalla rete che ha deciso il match: i gladiatori come lui possono finire a terra, ma trovano sempre la forza per rialzarsi. Un applauso.
Nel prossimo turno i rossoblù andranno a far visita alla Sampdoria, notevolmente ridimensionata dopo gli inaspettati addii di Cassano e Pazzini: sarà un'altra sfida ad alta tensione, nella quale Malesani non potrà contare su Della Rocca e Britos che, diffidati ed ammoniti, saranno fermati per un turno dal giudice sportivo. Bisognerà inoltre valutare le condizioni di Mudingayi, Ekdal e Moras, nella speranza che i rispettivi guai fisici si rivelino di poco conto.
Uscire dallo stadio Ferraris con un risultato positivo permetterebbe di tenere ancorati i doriani alla bagarre salvezza e di fare un altro passettino avanti in classifica, in vista di un tour de force che vedrà il Bologna opposto a Palermo, Roma e Juventus in una settimana.
In ogni caso questo Bologna se gioca come sa non deve avere paura di nessuno: ora come ora l'avversario più difficile da affrontare sarà l'appagamento.
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