Il Bologna F.C. 1909 festeggia oggi 106 anni di storia: il 3 ottobre 1909 fu fondato presso la birreria Ronzani in via Spaderie per iniziativa di un giovane boemo, Emilio Arnstein, che una volta capitato sotto alle due torri cercò giovani che condividessero la sua passione.
Fu eletto presidente Lous Rauch, odontoiatra svizzero, Arrigo Gradi fu il primo capitano e fu proprio lui ad ispirare di adottare come colori sociali il rosso e il blu, presentandosi agli allenamenti con una maglia a scacchi rossoblù di un collegio svizzero nel quale aveva studiato. L'anno seguente agli scacchi furono sostituite le strisce verticali, manenendo i colori originali.
E il mito ebbe inizio.
Da allora sono trascorsi 106 anni: anni gloriosi intrisi di storia, 7 scudetti (sarebbero otto se ci avessero assegnato quello revocato al Torino nel 1927), 85 campionati di serie A, due Coppe Italia, due coppe dell'Europa Centrale (l'equivalente all'epoca di quello che oggi è la Champions League), una Mitropa Cup, una Coppa di Lega Italo-Inglese, un Trofeo Internazionale dell'Expo Universale di Parigi, una Coppa Intertoto.
Tanti sono i campioni che hanno indossato i nostri colori: tra tutti Angelo Schiavio, Carlo Reguzzoni, Amedeo Biavati, Gino Cappello, Cesarino Cervellati, Gino Pivatelli, Giacomo Bulgarelli, Helmut Haller, Harald Nielsen, Ezio Pascutti, Giuseppe Savoldi, Carlo Nervo, Roberto Baggio, Giuseppe Signori, Marco Di Vaio.
Tra gli allenatori impossibile non citare Hermann Felsner, Arpad Weisz, Fulvio Bernardini, Edmondo Fabbri, Bruno Pesaola, Renzo Ulivieri, Carlo Mazzone.
Tra i presidenti, uno solo si erge sopra a tutti: il mitico Renato Dall'Ara, al quale è oggi intitolato il nostro stadio.
E' curioso e triste che tanti ragazzini di oggi pensino che siamo una squadra provinciale, a livello di Atalanta e Chievo, inferiore a Palermo e Udinese. Noi abbiamo fatto la storia del campionato italiano, noi rappresentiamo l'élite del calcio italiano.
Siamo la quinta squadra d'Italia come numero di scudetti, dietro solo a Juve, Milan, Inter e Genoa.
E anche se oggi i giorni di gloria sono lontani, noi abbiamo il DNA vincente e finché trasmetteremo ai nostri figli l'orgoglio di sventolare fieramente al cielo una bandiera rossoblù, consapevoli di ciò che quei colori hanno rappresentato, rappresentano e rappresenteranno sempre, il mito dello squadrone che fece tremare il mondo non morirà mai, ma resterà in eterno scolpito nella storia: nell'attesa di aggiungere nuove immagini di successi ad un album impolverato che merita di essere sfogliato dalla prima all'ultima pagina.
A seguire il bellissimo video diffuso dal canale You Tube della società che raccoglie in pochi minuti i filmati più rappresentativi di questa bellissima avventura.
Buon compleanno Bologna: noi saremo sempre con te, nel bene e nel male, finché morte non ci separi.
- Per visualizzare gli inni ufficiali e le canzoni dedicate al Bologna, clicca QUI
- Per i video e i testi dei cori dedicati al Bologna dai tifosi della curva Bulgarelli/Andrea Costa, clicca QUI
Fu eletto presidente Lous Rauch, odontoiatra svizzero, Arrigo Gradi fu il primo capitano e fu proprio lui ad ispirare di adottare come colori sociali il rosso e il blu, presentandosi agli allenamenti con una maglia a scacchi rossoblù di un collegio svizzero nel quale aveva studiato. L'anno seguente agli scacchi furono sostituite le strisce verticali, manenendo i colori originali.
E il mito ebbe inizio.
Da allora sono trascorsi 106 anni: anni gloriosi intrisi di storia, 7 scudetti (sarebbero otto se ci avessero assegnato quello revocato al Torino nel 1927), 85 campionati di serie A, due Coppe Italia, due coppe dell'Europa Centrale (l'equivalente all'epoca di quello che oggi è la Champions League), una Mitropa Cup, una Coppa di Lega Italo-Inglese, un Trofeo Internazionale dell'Expo Universale di Parigi, una Coppa Intertoto.
Tanti sono i campioni che hanno indossato i nostri colori: tra tutti Angelo Schiavio, Carlo Reguzzoni, Amedeo Biavati, Gino Cappello, Cesarino Cervellati, Gino Pivatelli, Giacomo Bulgarelli, Helmut Haller, Harald Nielsen, Ezio Pascutti, Giuseppe Savoldi, Carlo Nervo, Roberto Baggio, Giuseppe Signori, Marco Di Vaio.
Tra gli allenatori impossibile non citare Hermann Felsner, Arpad Weisz, Fulvio Bernardini, Edmondo Fabbri, Bruno Pesaola, Renzo Ulivieri, Carlo Mazzone.
Tra i presidenti, uno solo si erge sopra a tutti: il mitico Renato Dall'Ara, al quale è oggi intitolato il nostro stadio.
E' curioso e triste che tanti ragazzini di oggi pensino che siamo una squadra provinciale, a livello di Atalanta e Chievo, inferiore a Palermo e Udinese. Noi abbiamo fatto la storia del campionato italiano, noi rappresentiamo l'élite del calcio italiano.
Siamo la quinta squadra d'Italia come numero di scudetti, dietro solo a Juve, Milan, Inter e Genoa.
E anche se oggi i giorni di gloria sono lontani, noi abbiamo il DNA vincente e finché trasmetteremo ai nostri figli l'orgoglio di sventolare fieramente al cielo una bandiera rossoblù, consapevoli di ciò che quei colori hanno rappresentato, rappresentano e rappresenteranno sempre, il mito dello squadrone che fece tremare il mondo non morirà mai, ma resterà in eterno scolpito nella storia: nell'attesa di aggiungere nuove immagini di successi ad un album impolverato che merita di essere sfogliato dalla prima all'ultima pagina.
A seguire il bellissimo video diffuso dal canale You Tube della società che raccoglie in pochi minuti i filmati più rappresentativi di questa bellissima avventura.
Buon compleanno Bologna: noi saremo sempre con te, nel bene e nel male, finché morte non ci separi.
#BFC106: la storia rossoblù in un breve filmato
- Per visualizzare gli inni ufficiali e le canzoni dedicate al Bologna, clicca QUI
- Per i video e i testi dei cori dedicati al Bologna dai tifosi della curva Bulgarelli/Andrea Costa, clicca QUI
Nessun commento:
Posta un commento