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venerdì 17 ottobre 2014

Conferenza stampa di Joe Tacopina e Joey Saputo al Dall'Ara: i punti chiave

Stemma-Logo Bologna F.C. 1909
Ecco l'elenco dei punti chiave trattati nella conferenza stampa della cordata americana capitanata da Joe Tacopina e Joey Saputo, tenutasi il 16/10/2014 presso la Terrazza Bernardini dello stadio Renato Dall'Ara, la casa del Bologna F.C. 1909.


- Serie A primo obiettivo, da raggiungere nel minor tempo possibile. Successivamente si avvierà un progetto per riportare il Bologna "alla gloria del passato" e gettare le basi per un grande futuro, raggiungendo stabilità e successo.

- L'impegno nel BFC sarà a lungo termine, ultradecennale.

- Non è stata svelata la ripartizione delle quote all'interno della società, né il nome degli altri investitori della cordata e nemmeno la composizione del CDA, rimarcando come ciò non sia importante ma che quello che conta davvero è che vi sia unità d'intenti.

- Non vi saranno stravolgimenti nell'area tecnica, il lavoro della squadra viene apprezzato e si interverrà sul mercato a gennaio se sarà necessario per il raggiungimento della promozione.

- Riapertura della campagna abbonamenti prevista per la prossima settimana.

- L'intenzione è di ristrutturare il Dall'Ara e non di costruire un nuovo stadio.

- Il ruolo di Marco Di Vaio all'interno della società verrà valutato solo dopo il ritiro dell'ex capitano rossoblù al termine dell'attuale stagione con il Montreal Impact.

- Verrà realizzato un museo del Bologna F.C., una "Hall of fame", ma non sono stati ancora decisi né il luogo né la tempistica.

- Se sarà prevista la carica di presidente onorario, Giuseppe Gazzoni Frascara sarà la prima persona alla quale verrà proposta.

- Per Tacopina il momento più difficile della trattativa è stato quando al suo ritorno a New York ha appreso dell'intenzione di Zanetti di rilevare la maggioranza del club (affermando che qualcuno gli ha parlato di un caffè...)

- Incalzato su Juventus-Roma, Tacopina ha risposto di non voler parlare di arbitri per non inimicarseli da subito.

- L'esperienza alla Roma è un capitolo chiuso, semmai verrà presa come modello.

- Sulla presunta telefonata di Saputo che avrebbe svegliato Zanetti durante il riposo pomeridiano, il canadese si è detto stupito e poi ha deciso di buttarla sull'ironia, dichiarando che se l'imprenditore trevigiano dormiva ancora alle tre del pomeriggio evidentemente non aveva bevuto abbastanza caffè.

- Ripetuti i ringraziamenti ai tifosi, rimarcando quanto il loro calore li abbia stupiti e aiutati a condurre a termine con successo la trattativa: spicca su tutte la frase "i vostri sogni sono i nostri sogni".
I fans e i cittadini dovranno far parte della rinascita del Bologna: i tifosi sono stati invitati a riempire il Dall'Ara sabato contro il Varese (a tal proposito è stato lanciato sui social network l'hashtag #‎TuttiAlDallAra‬).



Presenti alla conferenza stampa anche Marco Di Vaio, Diego Lopez e Filippo Fusco.

L'ex capitano nelle interviste successive è apparso visibilmente emozionato e felice per l'opportunità che anche grazie alla sua intercessione è stata regalata al Bologna e ai suoi tifosi: la sua presenza in società sarebbe la migliore garanzia circa la bontà delle intenzioni degli investitori.

Lopez e Fusco invece non si sono sbilanciati, preferendo come è giusto che sia restare concentrati su quello che concerne il rettangolo di gioco e il lavoro ancora da fare.


Molti i momenti di ilarità, molti anche quelli imbarazzanti: assistendo in diretta alla conferenza stampa era evidente l'inadeguatezza linguistica della maggior parte dei giornalisti appartenenti alle testate locali, pochissimi dei quali sapevano parlare un inglese accettabile.
Che non fosse questo uno dei motivi dello scetticismo manifestato a più riprese nei confronti della cordata americana e della loro preferenza per Guaraldi prima e Zanetti poi?
Un futuro luminoso per il Bologna dovrebbe valere la fatica di un corso d'inglese accelerato...

Una cosa è certa: sentir affermare con convinzione dal neo presidente del Bologna che è sua intenzione riportare il club a rivivere la gloria del passato è stato emozionante e ci ha riempito di orgoglio.
Oltreoceano hanno capito in pochi giorni cosa rappresenta il BFC per la città e quale debba essere il suo posto, mentre il predecessore "bolognese" non perdeva occasione per sminuire il nostro blasone con dichiarazioni che rimarcavano il fatto che in passato avessimo fatto anche due giri di valzer in serie C: sono passate solo poche ore, ma il vento è decisamente cambiato sia dal punto di vista della comunicazione che dell'immagine.
Basti pensare che lo stemma del Bologna disegnato sul pavimento della terrazza Bernardini è stato transennato per evitare che i presenti lo calpestassero: il messaggio di discontinuità col passato è chiaro, il BFC 1909 non si calpesta più!
Professionisti seri vs. dilettanti allo sbaraglio: il paragone è impietoso.

Un unico rammarico: sarebbe stato opportuno chiedere a Tacopina, avvocato molto stimato in patria, se fosse al corrente della questione "ottavo scudetto", ossia quello revocato al Torino nel lontano 1927 e mai assegnato ai rossoblù che si erano piazzati al secondo posto.
In attesa di festeggiare qualche vittoria sul campo, sarebbe un ottimo biglietto da visita richiedere ufficialmente alla federazione di attribuire al Bologna un titolo che gli spetta di diritto.

E' l'alba di una nuova ed emozianante avventura, l'inizio di un sogno: adesso sì che il cielo è rossoblù sopra Bologna!

Ora speriamo che alle parole seguano i fatti. La presentazione è stata senza dubbio ottima, adesso servono riscontri concreti e risultati: il credito si guadagna sul campo.

Nell'attesa, tutti allo stadio sabato contro il Varese: adesso il Bologna è una tela pregiata che aspetta di essere dipinta e un Dall'Ara pieno sarebbe la giusta cornice da abbinare ad una potenziale opera d'arte.

Presto il mondo tornerà a tremare: nell'attesa, TUTTI AL DALL'ARA e FORZA BOLOGNA!


- QUI il video della conferenza stampa

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