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domenica 6 ottobre 2013

Bologna-Verona 1-4: le pagelle rossoblù [2013/14]

Bologna F.C. 1909 vs. Verona
Ecco le pagelle della partita tra Bologna e Verona, disputata domenica 06/10/2013 allo stadio Renato Dall'Ara e valida per la settima giornata del campionato di serie A 2013/2014.



Curci 3/4: ogni palla che ruzzola verso la porta va in rete. Anche uno spaventapasseri per sbaglio intercetterebbe un pallone con uno stinco, con un gomito, con una chiappa. Lui no. Testimonial perfetto di Poltrone & Sofà. Avanti con Stojanovic o con un seggiolino della panchina, a scelta.

Garics 4: una sola immagine definisce la sua partita, quando sull'1-3 si allunga goffamente la palla sul fondo invece di crossare.

Antonsson 3,5: birillo.

Sorensen 3: birillo più alto.

Morleo 3: ridicolo in entrambe le fasi, il primo gol nasce da una sua dormita clamorosa e quasi tutti i pericoli provengono dal suo lato. Ma perchè non gioca Cech?

Della Rocca 4-: lento nell'impostazione e impacciato nel controllo di palla, tutte caratteristiche che non dovrebbe avere un centrocampista centrale. Della sua partita si ricorda solamente un tiro in porta in avvio di gara.

Perez 4: mettere lui come regista è come mettere Francesca Menarini sulla copertina di Playboy.

Kone 4,5: schierato come interno con compiti anche di contenimento, viene subito ammonito e graziato dopo pochi minuti. Qualche sgroppata nel finale, quando tutti giocavano per conto proprio.

Diamanti 5-: la trasformazione del rigore è l'unica cosa che gli è riuscita. Non è un uomo squadra, lo si sapeva, infatti nelle difficoltà è uno dei primi a perdere la testa e a cercare sempre la giocata individuale snobbando i compagni. Capisco che servire un Bianchi marmoreo o allargare in fascia per fare crossare un Garics che non riesce a mettere in mezzo un pallone decente dai tempi degli allievi alla lunga sia frustrante, ma in serie A un uomo solo non può vincere le partite, nemmeno se si chiama Alessandro Diamanti. Gli serve un bel bagno di umiltà.

Bianchi 3: tocca un solo pallone e inciampa goffamente. Cristaldo che gli arriva sotto ad un'ascella riesce a prendere più palle alte di lui. La sostituzione prima dell'intervallo lo umilia pubblicamente, non sarà facile recuperarlo. Dopo sette partite così è indifendibile: che non faccia lo stesso mestiere di Gilardino ormai è palese, ma il suo valore non può essere nemmeno questo.

Cristaldo 5/6: combina poco sotto porta, ma corre, recupera palloni e almeno ci prova. Da lui si deve ripartire.


Moscardelli 5: entra al 40° al posto di Bianchi, se non altro si procura il rigore.

Laxalt 6+: entra in avvio di secondo tempo al posto di Della Rocca, corre e svaria a destra e sinistra, in mezzo ai suoi compagni zombie sembra di un'altra categoria. La sua esclusione dalla formazione titolare, oggi, non trova spiegazioni logiche.

Acquafresca 4/5: entra al 68° al posto di Perez. Della serie, toccato il fondo si inizia a scavare: noi siamo arrivati alla falda acquifera.


Allenatore Pioli 3: sbaglia tutto. Formazione iniziale senza logica, con il centrocampo lasciato totalmente nelle mani dei gialloblù. Continua ad insistere su un Morleo impresentabile, escludendo Cech che seppur non al 100% è sempre stato uno dei meno negativi in questo inizio di stagione. Ripropone Curci, ormai impresentabile sotto tutti i punti di vista. Lascia fuori Laxalt, l'unico che una volta entrato ha dimostrato di essere in palla. Al 40°, sotto di due gol, boccia senza appello un Bianchi evanescente: il cambio ci stava tutto, ma bruciare la punta considerata titolare inamovibile dopo sole sette partite non è una grande mossa, avrebbe se non altro potuto aspettare l'intervallo e rivoltare l'assetto della squadra tra le mura degli spogliatoi.
Se, come pare, sarà riconfermato, dovrà accantonare le sue idee e i suoi uomini e ricominciare da zero senza avere più punti fermi e cercando di coinvolgere anche quei giocatori che fino ad oggi ha messo ai margini della rosa. Tre nomi dai quali ripartire? Laxalt, Cristaldo e Diamanti.


Arbitro Valeri 6: quando c'è un divario simile tra due squadre, l'operato del direttore di gara non può incidere più di tanto. Il rigore a favore del Bologna comunque c'era.



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