Alla vigilia di Natale, in silenzio come nel suo stile, se ne è andato un numero uno: Sergio Buso, portiere rossoblù degli anni '70 e poi preparatore dei portieri e in seguito allenatore della prima squadra nel 1999.
In rossoblù ha disputato tre stagioni, vincendo la Coppa Italia del 1974.
Negli occhi di molti tifosi però è rimasta fissa un'immagine: il penalty parato a Cuccureddu in Bologna-Juventus, prima giornata del campionato 1974-75.
Nel 1999 la grande occasione in panchina: il Bologna, reduce dalla stagione più esaltante degli ultimi anni (vittoria del torneo Intertoto, semifinale di Coppa Uefa, semifinale di Coppa Italia e successo contro l'Inter nello spareggio-Uefa), decise di affidargli la guida tecnica della prima squadra, ma un avvio difficile costrinse a malincuore la società a sostituirlo con Francesco Guidolin.
Ci ha lasciati un vero signore, un uomo che è stato definito l'enciclopedia del calcio da tutti coloro che hanno collaborato con lui e che ha impostato tutta la sua carriera sulla serietà e sulla dedizione al lavoro.
Un autentico gentiluomo che, purtroppo, col mondo del calcio di oggi non aveva nulla a che fare.
Ciao Sergio, per sempre uno di noi.
Negli occhi di molti tifosi però è rimasta fissa un'immagine: il penalty parato a Cuccureddu in Bologna-Juventus, prima giornata del campionato 1974-75.
Nel 1999 la grande occasione in panchina: il Bologna, reduce dalla stagione più esaltante degli ultimi anni (vittoria del torneo Intertoto, semifinale di Coppa Uefa, semifinale di Coppa Italia e successo contro l'Inter nello spareggio-Uefa), decise di affidargli la guida tecnica della prima squadra, ma un avvio difficile costrinse a malincuore la società a sostituirlo con Francesco Guidolin.
Ci ha lasciati un vero signore, un uomo che è stato definito l'enciclopedia del calcio da tutti coloro che hanno collaborato con lui e che ha impostato tutta la sua carriera sulla serietà e sulla dedizione al lavoro.
Un autentico gentiluomo che, purtroppo, col mondo del calcio di oggi non aveva nulla a che fare.
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