Ecco le pagelle della partita tra Bologna e Lecce, disputata domenica 18/09/2011 allo stadio Renato Dall'Ara e valida per la terza giornata del campionato di serie A 2011/2012.
Gillet 6: incolpevole sui gol.
Raggi 5-: inizia discretamente, poi si perde. Si addormenta sul primo gol del Lecce.
Portanova 4: tiene in gioco Di Michele nell'azione del primo gol ed è sempre in affanno.
Loria 4: preso per far numero, si ritrova titolare e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Morleo 4,5: dal suo lato partono quasi tutte le azioni più pericolose dei pugliesi. Bisognerebbe spiegargli che un difensore può stare con l'avversario alle spalle solo quando è in linea con i compagni: scuola calcio, lezione numero uno.
Mudingayi 5: leone senza artigli. In affanno anche in fase di interdizione, figuriamoci nei panni del regista...
Perez 4: in queste condizioni non deve giocare.
Pulzetti 5+: ha avuto sulla testa la palla del vantaggio, Julio Sergio si è superato. Per il resto tanto impegno ma pochi risultati.
Diamanti 5,5: nei primi 33 minuti mette una sfera deliziosa sulla testa di Pulzetti e prova il tiro da fuori. Peccato che abbia giocato anche gli altri 57.
Acquafresca 5/6: va vicino al gol approfittando di un'amnesia difensiva del Lecce ed è l'unico che riesce a controllare qualche pallone in avanti. Sostituito per far posto a Ramirez.
Di Vaio 4: la crisi continua. Irriconoscibile.
Kone 5: entra nella ripresa al posto del fantasma di Perez, ma non fa molto meglio del compagno.
Ramirez 5+: prende il posto di Acquafresca al 57°, un passaggio filtrante per Di Vaio e poco altro. Da uno che si ritiene pronto per una grande squadra ci si aspetta ben altro.
Casarini 5,5: entra al 68° al posto di Raggi e si perde nel grigiore generale.
Allenatore Bisoli 4: i giocatori sono quello che sono, ma lui ci mette molto del suo. Togliere Acquafresca, l'unico che in avanti riusciva ad arpionare qualche pallone, ha di fatto spento la luce e messo in ulteriore difficoltà un centrocampo che per caratteristiche non è a proprio agio con la palla tra i piedi. Ora che è sulla graticola deve tirare fuori tutto quello che ha per ridare dignità e credibilità ad un ambiente che è sull'orlo di una crisi di nervi.
Arbitro Russo 5: non vede un evidente pugno di un giocatore leccese ai danni di Casarini in area di rigore.
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Gillet 6: incolpevole sui gol.
Raggi 5-: inizia discretamente, poi si perde. Si addormenta sul primo gol del Lecce.
Portanova 4: tiene in gioco Di Michele nell'azione del primo gol ed è sempre in affanno.
Loria 4: preso per far numero, si ritrova titolare e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Morleo 4,5: dal suo lato partono quasi tutte le azioni più pericolose dei pugliesi. Bisognerebbe spiegargli che un difensore può stare con l'avversario alle spalle solo quando è in linea con i compagni: scuola calcio, lezione numero uno.
Mudingayi 5: leone senza artigli. In affanno anche in fase di interdizione, figuriamoci nei panni del regista...
Perez 4: in queste condizioni non deve giocare.
Pulzetti 5+: ha avuto sulla testa la palla del vantaggio, Julio Sergio si è superato. Per il resto tanto impegno ma pochi risultati.
Diamanti 5,5: nei primi 33 minuti mette una sfera deliziosa sulla testa di Pulzetti e prova il tiro da fuori. Peccato che abbia giocato anche gli altri 57.
Acquafresca 5/6: va vicino al gol approfittando di un'amnesia difensiva del Lecce ed è l'unico che riesce a controllare qualche pallone in avanti. Sostituito per far posto a Ramirez.
Di Vaio 4: la crisi continua. Irriconoscibile.
Kone 5: entra nella ripresa al posto del fantasma di Perez, ma non fa molto meglio del compagno.
Ramirez 5+: prende il posto di Acquafresca al 57°, un passaggio filtrante per Di Vaio e poco altro. Da uno che si ritiene pronto per una grande squadra ci si aspetta ben altro.
Casarini 5,5: entra al 68° al posto di Raggi e si perde nel grigiore generale.
Allenatore Bisoli 4: i giocatori sono quello che sono, ma lui ci mette molto del suo. Togliere Acquafresca, l'unico che in avanti riusciva ad arpionare qualche pallone, ha di fatto spento la luce e messo in ulteriore difficoltà un centrocampo che per caratteristiche non è a proprio agio con la palla tra i piedi. Ora che è sulla graticola deve tirare fuori tutto quello che ha per ridare dignità e credibilità ad un ambiente che è sull'orlo di una crisi di nervi.
Arbitro Russo 5: non vede un evidente pugno di un giocatore leccese ai danni di Casarini in area di rigore.
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