Prendo spunto dalla lettera aperta pubblicata il 4/12/2010 sul sito del Centro Bologna Clubs e indirizzata agli attuali azionisti del Bologna F.C. 1909 (riportata in calce a questo post) per fare qualche personale riflessione dopo la ridicola bagarre scatenatasi negli ultimi giorni davanti al capezzale del Bologna, sprofondato in una crisi societaria senza apparente via d'uscita.
Sarebbe opportuno che l'imprenditoria locale unisse le forze e remasse per una volta dalla stessa parte, piuttosto che perdere tempo prezioso in dichiarazioni, controdichiarazioni e querele: è in gioco il futuro del glorioso Bologna e a questo deve essere dedicato ogni singolo secondo di chi può realisticamente fare qualcosa per tirarlo fuori dal pozzo senza fondo nel quale è precipitato (o, per meglio dire, è stato fatto precipitare). Per togliersi i sassolini dalla scarpa ci sarà eventualmente tempo dopo, quando qualcuno avrà finalmente dimostrato COI FATTI da che parte sta la ragione e chi dei protagonisti di questa telenovela infinita sta lavorando concretamente per garantire un futuro a questa società. La confusione è già troppa, il malato è morente: in questi casi la prima procedura da applicare è invitare tutti i curiosi e coloro che non possono dare una mano a stare lontani per farlo respirare meglio. Se c'è qualcuno che può davvero salvarlo si faccia avanti con trasparenza e correttezza, metta le carte in tavola una volta per tutte e pretenda il medesimo trattamento, ricordando sempre e solo una cosa: col Bologna non si può più giocare, il tempo delle parole e della pubblicità gratuita è finito.
Servono solo ed esclusivamente dei fatti e in fretta: in caso contrario, sarebbe il caso di restare in rispettoso silenzio.
A seguire, come promesso, il testo del comunicato.
Fonte: www.centrobolognaclubs.it
Sarebbe opportuno che l'imprenditoria locale unisse le forze e remasse per una volta dalla stessa parte, piuttosto che perdere tempo prezioso in dichiarazioni, controdichiarazioni e querele: è in gioco il futuro del glorioso Bologna e a questo deve essere dedicato ogni singolo secondo di chi può realisticamente fare qualcosa per tirarlo fuori dal pozzo senza fondo nel quale è precipitato (o, per meglio dire, è stato fatto precipitare). Per togliersi i sassolini dalla scarpa ci sarà eventualmente tempo dopo, quando qualcuno avrà finalmente dimostrato COI FATTI da che parte sta la ragione e chi dei protagonisti di questa telenovela infinita sta lavorando concretamente per garantire un futuro a questa società. La confusione è già troppa, il malato è morente: in questi casi la prima procedura da applicare è invitare tutti i curiosi e coloro che non possono dare una mano a stare lontani per farlo respirare meglio. Se c'è qualcuno che può davvero salvarlo si faccia avanti con trasparenza e correttezza, metta le carte in tavola una volta per tutte e pretenda il medesimo trattamento, ricordando sempre e solo una cosa: col Bologna non si può più giocare, il tempo delle parole e della pubblicità gratuita è finito.
Servono solo ed esclusivamente dei fatti e in fretta: in caso contrario, sarebbe il caso di restare in rispettoso silenzio.
A seguire, come promesso, il testo del comunicato.
Fonte: www.centrobolognaclubs.it
LETTERA APERTA AGLI ATTUALI AZIONISTI DEL BOLOGNA F.C.1909
Sono ormai passati 15 giorni e 1 punto di penalizzazione dalla nostra ultima richiesta di far chiarezza nel rispetto della tifoseria e della città tutta, ma ad oggi nulla è stato fatto;
Il Bologna fc 1909 non è una semplice impresa da utilizzare per secondi fini, è un patrimonio radicato nella vita, nella cultura e nell’ economia cittadina che merita rispetto, rispetto che dalle ultime indiscrezioni è stato piu’ volte ignorato, figlio di una discutibile gestione degli ultimi 2 anni.
ADESSO BASTA!
è il momento di scoprire le carte per far capire a nuovi potenziali acquirenti quali sono le reali necessità economiche per salvare il salvabile….con TRASPARENZA.
Se gli attuali azionisti hanno sbagliato devono rendere conto alla città, dando chiari e TRASPARENTI mandati alle società di intermediazione incaricate, assumendosi le necessarie responsabilità come fece il Dott. Gazzoni nel 2005.
CHIEDIAMO
- che chi è effettivamente interessato alle sorti della squadra cittadina, si attivi con decisione e tempi stretti, sapendo che può contare sulla tifoseria rossoblu, qualora siano presentate proposte serie e certe e non semplici proclami;
- che chi ha ricevuto il mandato di intermediazione si comporti in modo serio e imparziale, esaminando tutte le offerte proposte comportandosi da figura al di sopra delle parti.
x il Direttivo CBC
il Presidente
Stefano Dalloli
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