Nella sedicesima giornata del campionato di serie A 2010/2011, il Bologna ha subito la sua prima sconfitta interna stagionale contro il Milan: 0-3 il risultato allo stadio Renato Dall'Ara grazie alle reti di Boateng all'9°, di Robinho al 35° e di Ibrahimovic al 60°.
Commento partita
Dopo due vittorie consecutive in campionato, la marcia del Bologna si è fermata contro la corazzata rossonera: gli uomini di Allegri con una prestazione convincente hanno spezzato l'imbattibilità del Dall'Ara e inflitto una dura lezione ai rossoblù, che fino ad oggi vantavano la miglior difesa nelle partite casalinghe con sole tre reti subite in 7 match.
Il primo tiro in porta dell'incontro è però targato Bologna: al 4° Ramirez si libera sulla trequarti ed esplode un potente sinistro che Abbiati respinge in calcio d'angolo.
Ma al 9° è il Milan a passare in vantaggio: cross al bacio di Ibrahimovic per Boateng che si infila tra Moras e Britos e batte Viviano con un tocco di destro al volo. Il Bologna fatica a reagire e al 35° i rossoneri allungano: Robinho ben lanciato da Boateng buca la difesa rossoblù e a tu per tu con Viviano trova il raddoppio facendo passare la palla tra le gambe dell'estremo difensore. In campo c'è solo il Milan, che nel recupero del primo tempo va vicino al tris con Zambrotta, che si libera di Esposito (prestazione decisamente sottotono) e da posizione defilata centra la traversa a Viviano battuto.
Nella ripresa dentro Ekdal e Meggiorini per Della Rocca e Buscé. Il Bologna cerca di reagire, nella speranza che la statistica che vede i rossoblù segnare il 69% delle reti nell'ultima mezz'ora di gioco possa trovare conferma anche oggi. Ma il Milan è davvero uno schiacciasassi e al 60° mette la parola fine all'incontro: Ibrahimovic ben lanciato da Pirlo si libera di Britos e batte Viviano con un preciso tocco sul primo palo. Al 75° ultimo cambio per Malesani: fuori Ramirez (calato vistosamente nella ripresa), dentro Gimenez.
Al 77° il Bologna avrebbe la possibilità di accorciare le distanze: Di Vaio viene atterrato in area di rigore da Seedorf e l'arbitro Rocchi concede il penalty, ma dal dischetto il capitano rossoblù si fa ipnotizzare da Abbiati che si tuffa alla sua destra e respinge. Non è proprio giornata. Il fischio finale mette fine ad un match a senso unico.
Oggi il Milan era davvero troppo forte per questo Bologna: niente drammi, la sconfitta era preventivabile. L'importante è ricaricare le pile in vista della trasferta di Parma, nella quale Malesani dovrà fare a meno di Mudingayi che, diffidato e ammonito, sarà fermato dal giudice sportivo.
In settimana l'attenzione sarà tutta rivolta alle ormai note vicende societarie: la priorità è trovare una soluzione rapida alla crisi, dopo la messa in mora del club da parte dei giocatori: la vera partita si gioca tutta qui.
- Per vedere il video con i gol della partita clicca qui
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Dopo due vittorie consecutive in campionato, la marcia del Bologna si è fermata contro la corazzata rossonera: gli uomini di Allegri con una prestazione convincente hanno spezzato l'imbattibilità del Dall'Ara e inflitto una dura lezione ai rossoblù, che fino ad oggi vantavano la miglior difesa nelle partite casalinghe con sole tre reti subite in 7 match.
Il primo tiro in porta dell'incontro è però targato Bologna: al 4° Ramirez si libera sulla trequarti ed esplode un potente sinistro che Abbiati respinge in calcio d'angolo.
Ma al 9° è il Milan a passare in vantaggio: cross al bacio di Ibrahimovic per Boateng che si infila tra Moras e Britos e batte Viviano con un tocco di destro al volo. Il Bologna fatica a reagire e al 35° i rossoneri allungano: Robinho ben lanciato da Boateng buca la difesa rossoblù e a tu per tu con Viviano trova il raddoppio facendo passare la palla tra le gambe dell'estremo difensore. In campo c'è solo il Milan, che nel recupero del primo tempo va vicino al tris con Zambrotta, che si libera di Esposito (prestazione decisamente sottotono) e da posizione defilata centra la traversa a Viviano battuto.
Nella ripresa dentro Ekdal e Meggiorini per Della Rocca e Buscé. Il Bologna cerca di reagire, nella speranza che la statistica che vede i rossoblù segnare il 69% delle reti nell'ultima mezz'ora di gioco possa trovare conferma anche oggi. Ma il Milan è davvero uno schiacciasassi e al 60° mette la parola fine all'incontro: Ibrahimovic ben lanciato da Pirlo si libera di Britos e batte Viviano con un preciso tocco sul primo palo. Al 75° ultimo cambio per Malesani: fuori Ramirez (calato vistosamente nella ripresa), dentro Gimenez.
Al 77° il Bologna avrebbe la possibilità di accorciare le distanze: Di Vaio viene atterrato in area di rigore da Seedorf e l'arbitro Rocchi concede il penalty, ma dal dischetto il capitano rossoblù si fa ipnotizzare da Abbiati che si tuffa alla sua destra e respinge. Non è proprio giornata. Il fischio finale mette fine ad un match a senso unico.
Oggi il Milan era davvero troppo forte per questo Bologna: niente drammi, la sconfitta era preventivabile. L'importante è ricaricare le pile in vista della trasferta di Parma, nella quale Malesani dovrà fare a meno di Mudingayi che, diffidato e ammonito, sarà fermato dal giudice sportivo.
In settimana l'attenzione sarà tutta rivolta alle ormai note vicende societarie: la priorità è trovare una soluzione rapida alla crisi, dopo la messa in mora del club da parte dei giocatori: la vera partita si gioca tutta qui.
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Fermo restando il divario tecnico incolmabile allo stato dei fatti tra le due squadre, cosa si può dire di questa partita? mi è parso un Bologna un po' stanco. Due gli episodi a mio giudizio emblematici: la traversa colpita da Zambrotta impossessatosi di un pallone respinto da Viviano e passato sotto gli occhi di un difensore rossoblu (al campetto la prima cosa che ti insegnano è spazzare via la palla che carambola nella tua area di rigore), la poca convinzione nel contrastare non dico Ibra, che lanciato a rete puoi solo sperare che sbagli o che il portiere faccia il miracolo (a proposito, Viviano merita di stare in nazionale con il n.1, non me ne voglia Buffon) ma Robinho e Boateng dovevano sentire un po' di più il fisico del loro marcatore.
RispondiEliminaSperiamo che la squadra ricarichi in fretta le pile. A Parma è obbligatorio tornare a fare risultato in vista dei prossimi (e amarissimi) punti di penalizzazione.
Hai ragione Enrico, oggi la difesa rossoblù è stata decisamente sottotono. Ha deluso soprattutto Esposito: sul gol di Robinho e in occasione della traversa di Zambrotta è stato davvero troppo morbido in marcatura.
RispondiEliminaPeccato, un altro risultato positivo sarebbe stato molto importante soprattutto per il morale: in ogni caso non bisogna fare drammi, la sconfitta è pesante ma contro il Milan ci può stare.
Bisogna però ricominciare subito a far punti, perchè le vittorie di Lecce e Brescia hanno ridotto il margine che ci separa dalla zona retrocessione. Io firmerei per 4 punti nelle prossime tre partite contro Parma, Fiorentina e Bari: significherebbe chiudere il girone d'andata a 21 (24 senza le penalizzazioni), un bottino di tutto rispetto per una squadra che non vede l'ombra di un quattrino da luglio.
La cosa più importante resta però la risoluzione in tempi rapidi della crisi societaria: dopo la messa in mora il BFC ha davvero i giorni contati.