Nell'ottava giornata del campionato di serie A 2010/2011 il Bologna riesce a conquistare un prezioso pareggio al Dall'Ara contro la Juventus, riscattando l'opaca prova di Palermo con una prestazione ordinata.
Uno 0-0 frutto di una partita senza grosse emozioni, eccezion fatta per il calcio di rigore fischiato a favore della Juventus al 34° del primo tempo: Krasic, entrato in area di rigore, è volato a terra su pressione di Portanova. Il penalty è un autentico abbaglio preso dall'arbitro De Marco e dal suo assistente (il quale, non pago, nel secondo tempo ha fermato Di Vaio per un inesistente fuorigioco): giusto per confermare la tradizione che vede la Juventus casualmente favorita dalla terna arbitrale ogni volta che mette piede al Dall'Ara. Fortunatamente ci ha pensato Emiliano Viviano a fare giustizia, neutralizzando la debole conclusione dagli undici metri di Iaquinta.
Episodio del rigore a parte, il match ha visto come da pronostico il predominio territoriale dei bianconeri, che però non hanno quasi mai impensierito il numero uno rossoblù. In avvio Amauri si è reso pericoloso di testa in due occasioni, ma non ha inquadrato la porta. L'occasione più limpida per la Juve è nata da un'ingenuità di Britos che al 19° ha tentato un rischioso disimpegno in pallonetto in area di rigore: Krasic ha intercettato il pallone ed ha servito Quagliarella dentro all'area piccola, ma sul tiro a botta sicura dell'ex napoletano Portanova ha salvato la porta con un ottimo intervento in scivolata. In chiusura di tempo ottimo intervento di Viviano su botta dalla distanza di Marchisio. La partita degli uomini di Delneri è tutta qui.
Il Bologna ancora una volta ha evidenziato la sua cronica difficoltà a costruire gioco nella metà campo avversaria, buttando via molti palloni. A parte due tiri dalla distanza di Paponi alti sulla traversa, l'unica gita in attacco meritevole di essere menzionata è un contropiede di Di Vaio al 90°, conclusosi con un tiro dal limite dell'area del neo entrato Mutarelli, reso insidioso da una deviazione di Felipe Melo: Storari, fino a quel momento inoperoso, non si è fatto sorprendere, bloccando a terra la sfera e guadagnandosi così il voto in pagella.
Troppo poco per poter pensare di portare a casa i tre punti, ma un notevole passo avanti rispetto alla prestazione indegna di Palermo. La difesa ha saputo soffrire senza concedere quasi nulla a quello che era e resta l'attacco più prolifico della serie A con 16 reti all'attivo: bravo Portanova a sbrogliare alcune situazioni complicate, dignitoso l'esordio in rossoblù di Cherubin, dirottato sulla fascia sinistra al posto di Rubin. L'unico della retroguardia apparso ancora incerto è stato Britos, protagonista di alcuni svarioni che potevano costare molto caro.
Finalmente il ciclo terribile si è chiuso: considerato il calendario, la media di un punto a partita è tutt'altro che disprezzabile. Ora ci attendono le sfide con le nostre dirette concorrenti per la salvezza, dove sono in palio punti che valgono doppio: nelle prossime giornate capiremo quanto vale davvero questo Bologna.
Gli uomini di Malesani sono infatti attesi da un'insidiosa trasferta: il Cagliari, oggi sconfitto dalla capolista Lazio e precipitato all'ultimo posto della classifica (appaiato al Parma a 7 punti), affronterà il Bologna con l'acqua alla gola. Malesani ha due scelte: far sfogare i sardi, per poi cercare di colpirli in contropiede, o tentare di fare la partita dal primo minuto, cosa finora mai riuscita, un po' per il valore degli avversari affrontati, ma soprattutto per un centrocampo votato più a difendere che ad offendere e perciò poco adatto a supportare capitan Di Vaio, l'unico rossoblù che ha dimostrato di avere il gol nel sangue.
Ma prima della sfida contro gli isolani c'è da onorare l'impegno in Coppa Italia: mercoledì sera al Dall'Ara sarà di scena il Modena.
- Per vedere gli highlights della partita clicca qui
- Per le pagelle clicca qui
Uno 0-0 frutto di una partita senza grosse emozioni, eccezion fatta per il calcio di rigore fischiato a favore della Juventus al 34° del primo tempo: Krasic, entrato in area di rigore, è volato a terra su pressione di Portanova. Il penalty è un autentico abbaglio preso dall'arbitro De Marco e dal suo assistente (il quale, non pago, nel secondo tempo ha fermato Di Vaio per un inesistente fuorigioco): giusto per confermare la tradizione che vede la Juventus casualmente favorita dalla terna arbitrale ogni volta che mette piede al Dall'Ara. Fortunatamente ci ha pensato Emiliano Viviano a fare giustizia, neutralizzando la debole conclusione dagli undici metri di Iaquinta.
Episodio del rigore a parte, il match ha visto come da pronostico il predominio territoriale dei bianconeri, che però non hanno quasi mai impensierito il numero uno rossoblù. In avvio Amauri si è reso pericoloso di testa in due occasioni, ma non ha inquadrato la porta. L'occasione più limpida per la Juve è nata da un'ingenuità di Britos che al 19° ha tentato un rischioso disimpegno in pallonetto in area di rigore: Krasic ha intercettato il pallone ed ha servito Quagliarella dentro all'area piccola, ma sul tiro a botta sicura dell'ex napoletano Portanova ha salvato la porta con un ottimo intervento in scivolata. In chiusura di tempo ottimo intervento di Viviano su botta dalla distanza di Marchisio. La partita degli uomini di Delneri è tutta qui.
Il Bologna ancora una volta ha evidenziato la sua cronica difficoltà a costruire gioco nella metà campo avversaria, buttando via molti palloni. A parte due tiri dalla distanza di Paponi alti sulla traversa, l'unica gita in attacco meritevole di essere menzionata è un contropiede di Di Vaio al 90°, conclusosi con un tiro dal limite dell'area del neo entrato Mutarelli, reso insidioso da una deviazione di Felipe Melo: Storari, fino a quel momento inoperoso, non si è fatto sorprendere, bloccando a terra la sfera e guadagnandosi così il voto in pagella.
Troppo poco per poter pensare di portare a casa i tre punti, ma un notevole passo avanti rispetto alla prestazione indegna di Palermo. La difesa ha saputo soffrire senza concedere quasi nulla a quello che era e resta l'attacco più prolifico della serie A con 16 reti all'attivo: bravo Portanova a sbrogliare alcune situazioni complicate, dignitoso l'esordio in rossoblù di Cherubin, dirottato sulla fascia sinistra al posto di Rubin. L'unico della retroguardia apparso ancora incerto è stato Britos, protagonista di alcuni svarioni che potevano costare molto caro.
Finalmente il ciclo terribile si è chiuso: considerato il calendario, la media di un punto a partita è tutt'altro che disprezzabile. Ora ci attendono le sfide con le nostre dirette concorrenti per la salvezza, dove sono in palio punti che valgono doppio: nelle prossime giornate capiremo quanto vale davvero questo Bologna.
Gli uomini di Malesani sono infatti attesi da un'insidiosa trasferta: il Cagliari, oggi sconfitto dalla capolista Lazio e precipitato all'ultimo posto della classifica (appaiato al Parma a 7 punti), affronterà il Bologna con l'acqua alla gola. Malesani ha due scelte: far sfogare i sardi, per poi cercare di colpirli in contropiede, o tentare di fare la partita dal primo minuto, cosa finora mai riuscita, un po' per il valore degli avversari affrontati, ma soprattutto per un centrocampo votato più a difendere che ad offendere e perciò poco adatto a supportare capitan Di Vaio, l'unico rossoblù che ha dimostrato di avere il gol nel sangue.
Ma prima della sfida contro gli isolani c'è da onorare l'impegno in Coppa Italia: mercoledì sera al Dall'Ara sarà di scena il Modena.
- Per vedere gli highlights della partita clicca qui
- Per le pagelle clicca qui
Nessun commento:
Posta un commento