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lunedì 30 agosto 2010

Bologna-Inter 0-0: commento partita

Bologna F.C. 1909
Il Bologna, con la rosa ancora incompleta, largamente rimaneggiato e addirittura privo della guida tecnica a causa dell'improvviso esonero di Franco Colomba alla vigilia del match (in panchina sedeva il mister della formazione primavera Paolo Magnani) ha strappato ai campioni d'Italia e d'Europa un preziosissimo punto, che gli permette di iniziare nel migliore dei modi la stagione 2010-11.
Alla vigilia era la tipica sfida da Davide contro Golia: ma contro ogni pronostico Davide (il Bologna), per giunta cieco e zoppo, è riuscito a frenare Golia (l'Inter), che però oggi ha dato l'impressione di avere qualche problemino di salute. Ne è scaturito uno 0-0 soffertissimo, con i nerazzurri di Benitez che, nonostante un forcing continuo nel secondo tempo, non sono riusciti a trovare la via del gol, soprattutto a causa di un super-Viviano.
Nel primo tempo più Bologna che Inter: i rossoblù sono andati vicini alla rete in due occasioni, entrambe capitate sui piedi di Gimenez: al 13' l'uruguaiano si è mangiato un gol spedendo la sfera sopra alla traversa a porta praticamente sguarnita e poi al 41' ha calciato alto un buon pallone messo in mezzo da Di Vaio. I nerazzurri invece si sono resi pericolosi solo con un tiro a girare di Sneijder, ben bloccato a terra da Viviano.
Nel secondo tempo il Bologna si è afflosciato e in campo c'è stata solo l'Inter, che ha creato numerosissime palle gol: su tutte segnalo il calcio di punizione di Sneijder, sul quale il numero uno rossoblù si è superato volando sulla sua destra, e l'occasionissima capitata sui piedi di Eto'o, che da pochi passi ha colpito a botta sicura trovando sulla sua strada un grandissimo Viviano che con un buon riflesso e molta fortuna è riuscito ad intercettare la palla con la testa, facendola carambolare sulla traversa. Al fischio finale, dopo 6 lunghissimi (e ingiustificati) minuti di recupero, il pubblico che affollava numeroso il Dall'Ara ha tirato un grosso sospiro di sollievo per un pareggio che, vista la vigilia a dir poco movimentata e per come è maturato, sa tanto di vittoria.
Da segnalare il curioso siparietto tra mister Magnani e Marco Di Vaio: l'allenatore a circa 15 minuti dal termine ha richiamato in panchina Gaby Mudingayi, apparso fino a quel momento l'unico centrocampista in grado di arginare il forcing nerazzurro (e a mio avviso il miglior in campo insieme a Viviano), e il capitano rossoblù ha bloccato la sostituzione, costringendo il mister "in prestito" dalla primavera a far riaccomodare in panchina Siligardi che era già pronto ad entrare in campo (il giovane centrocampista prenderà poi il posto di Garics, ma solo all'89'). A fine partita Magnani ha spiegato ai giornalisti che aveva erroneamente creduto che Mudingayi fosse stato colpito dai crampi: fortunatamente il cambio non è andato in porto, altrimenti la difesa difficilmente avrebbe retto la pressione degli uomini di Benitez senza il gladiatore belga a spezzare sul nascere le trame offensive di Sneijder e compagni. Questo singolare episodio testimonia il caos che attualmente regna nella società rossoblù: per questo motivo il punto conquistato ha il sapore di impresa.
Ultimo commento sulle dichiarazioni post partita del patron Sergio Porcedda: lui è il proprietario e può fare e dire ciò che vuole, ma è apparso alquanto ingeneroso attribuire il 99% del merito del risultato positivo a Magnani (e il restante 1% diviso a metà tra Viviano e Gimenez): sarebbe stato decisamente più signorile evitare all'esonerato Colomba quest'inutile frecciata e dribblare la domanda limitandosi a fare i complimenti alla squadra, poiché è palese che il mister della primavera non possa aver stravolto in due giorni l'intero lavoro fatto in ritiro.
Mi auguro che il presidente sia così pungente e sfrontato anche in sede di mercato: per piazzare gli ultimi colpi c'è tempo solo fino alle ore 19 di domani 31 agosto. Il risultato positivo di oggi non cambia le cose: servono necessariamente tre giocatori di esperienza (ed un buon allenatore...) per affrontare la stagione appena cominciata con qualche certezza in più.

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